Corteo degli Indignati, guerriglia con i Black Bloc, Inferno nel centro di Roma:un black bloc distrugge la statua della Madonna

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Milea
view post Posted on 18/10/2011, 21:44 by: Milea     +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Giovani e donne, i curriculum dei violenti

Indagini sui video amatoriali girati a Roma. Rivendicazioni sul web


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Giovani sotto i 30 anni o addirittura liceali. A mettere a ferro e fuoco il centro di Roma, infiltrandosi nel corteo degli Indignati sono stati, soprattutto donne e minorenni: i 12 arrestati sono tutti sotto i 30 anni. Tra gli otto denunciati, i minorenni sono sei, tra i quali anche quattro donne.
Una violenza giovanissima e anche al femminile, dunque, quella che ieri ha devastato la Capitale e impegnato le forze dell'ordine in una guerriglia senza quartiere. I fermati saranno interrogati entro il 19 ottobre: rischiano al massimo un' accusa di danneggiamento e devastazione. La procura di Roma non esclude però anche l'aggravante del terrorismo.

I video amatoriali degli indignati e le rivendicazioni sul web


Il pm inoltrerà al gip la richiesta di convalida dei fermi per resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale e chiederà di emettere ordinanze di custodia in carcere. Ma la detenzione potrebbe terminare presto per i 12 fermati, proprio come successe a molti dei 23 teppisti arrestati nella precedente manifestazione del 14 dicembre 2010, quando il cuore della Capitale fu egualmente sconvolto dai cosiddetti black bloc.
In questura continua il lavoro per identificare altri teppisti, grazie anche alla collaborazione dei cittadini pacifici, che stanno inviando alla polizia video amatoriali girati con cellulari e telecamere.

AMBIENTI ANTAGONISTI E ULTRAS. Anche sul web circolano decine di filmati dei cittadini, che denunciano gli atti di teppismo, ma anche video autoprodotti dagli autori delle violenze.
Digos e polizia scientifica stanno visionando inoltre molte immagini registrate dalle telecamere in strada o realizzate dagli stessi agenti: milioni di fotogrammi che potrebbero fornire informazioni per portare ad altri arresti. Si setacciano infine gli ambienti antagonisti e degli ultras. La galassia di estremisti finora emersa dai fermati e dai denunciati è inedita, per l'alto numero dei minori e la significativa presenza di donne.

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ESPERTI DI GUERRIGLIA URBANA. Tra i teppisti identificati, però, ci sono anche esperti della agitazioni di piazza, entrati in azione durante altre manifestazioni e con un curriculum penale già segnato. Un 22enne anarchico di Lecce, studente a Bologna, per esempio è stato fermato dalla Digos in via Merulana. Un altro ragazzo di 22 anni è risultato essere stato già denunciato, per aver preso parte a un rave in passato. Una romana di 29 anni, un ragazzo di 21 anni di Brindisi, un catanese di 23 anni e un giovane di Trento avevabi, infine, altri precedenti. I più grandi erano esperti di tattica e violenza urbana, i più giovani armati soprattutto di rabbia e incoscienza.

Il black bloc F.:
«Abbiamo fatto un 'master' in Grecia»


«Il movimento sa benissimo chi siamo», ha raccontato F., il black bloc 30enne intervistato da Repubblica, «sapeva quello che intendevamo fare. Così come lo sapevano gli sbirri. Lo abbiamo annunciato pubblicamente. Prima, abbiamo fatto un 'master' in Grecia».
«Per un anno, una volta al mese, siamo partiti in traghetto da Brindisi, con biglietti di posto ponte. I compagni ateniesi ci hanno fatto capire che la guerriglia urbana è un'arte, nella quale vince l'organizzazione. Un anno fa avevamo solo una gran voglia di sfasciare tutto. Ora sappiamo come sfasciare. A Roma abbiamo vinto perché avevamo un'organizzazione», ha raccontato il giovane.

«ERAVAMO DIVISI IN DUE FALANGI». Nei dettagli, il gruppo era «diviso in due falangi. I primi 500, armati a inizio manifestazione, avevano il compito di devastare via Cavour. Altri 300 li proteggevano alle spalle». «Quando ci hanno attaccato in via Labicana», ha proseguito l'anonimo black bloc, «anche la seconda falange dei 300 ha cominciato a combattere». La sera del 13 ottobre, i blocchi neri avevano «lasciato un furgone Ducato bianco all'altezza degli archi che portano a via Sannio. Dentro avevamo le armi per vincere», ha concluso F., «dal G8 di Genova in poi, le forze dell'ordine si muovono sempre più lentamente. I loro blindati sono bersagli straordinari. Prenderli ai fianchi è uno scherzo. Squarci due ruote, infili un fumogeno o una bomba carta vicino al serbatoio ed è fatta».


indignatimanifestazione
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