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MONT-SAINT-MICHEL e la sua baia
Francia, Dipartimento di Manche
Ille-et-Vilaine, Bassa Normandia e Bretagna
L’isola di Tombe, che ospita l’abbazia di Mont-Saint-Michel, è stata per millenni inaccessibile a causa della potenza delle maree. Situato alla foce del Couesnon, il fiume che segna il confine tra Bretagna e Normandia, questo luogo straordinario appare come sospeso tra terra e cielo quando lo si ammira da lontano. E’ un manoscritto del X secolo a raccontare come il culto di San Michele sia arrivato nella baia che segna il confine tra Bretagna e Normandia. Secondo la Revelatio ecclesiae sancti Michaelis, nell’anno 708 apparve in sogno a Oberto, vescovo di Avranches, e, aprendogli la mente con l’imposizione di un dito, gli ordinò di costruire una chiesa sulla rocca di Mont-Tombe, che s’innalzava nel mezzo della foresta di Scissy.
Proprio a quell’epoca deve risalire il fenomeno geologico che provocò lo sprofondamento del terreno e la conseguente inondazione che fece del Mont-Saint_Michel e di Tombelaine, due isole in balìa delle maree.
Due secoli più tardi il duca Riccardo I di Normandia incaricò 12 monaci benedettini venuti da Saint Wandrille di fondare un monastero là dove Oberto aveva edificato la sua chiesa, Notre-Dame-sous-Terre. Nel 1023 fu iniziata la costruzione della navata dell’abbazia, con la crociera del transetto localizzata sulla sommità della rocca. I benedettini diedero vita a una comunità di eccezionale statura spirituale.
Quel monte, che non apparteneva né alla terra, né al mare, minacciato e difeso al tempo stesso dalle forze della natura, era per chi lo raggiungeva un rifugio perfetto. La pace che vi regnava propiziava la contemplazione dei misteri divini.
Una parte dell’abbazia fu distrutta da un incendio nel 1204 e al suo posto fu eretto il celebre edificio della Merveille, una struttura su tre piani, composta da due corpi contigui e rivolta verso il mare a nord della chiesa. Il piano terreno, il più umile, ospitava la dispensa e il refettorio riservato ai pellegrini.
Al primo piano erano situati la sala da pranzo per gli ospiti di rango e lo Scriptorium in cui i monaci vergavano preziosi codici miniati, poi denominato “Sala dei Cavalieri”. All’ultimo piano, illuminato da altissime finestre, l’austero refettorio dei monaci si trova a destra della chiesa abbaziale e comunica con il chiostro, un giardino pensile circondato da gallerie sostenute da colonne decorate a motivi floreali. Lo splendido chiostro delle Merveille, scandito dalle eleganti colonne in granito rosa, è considerato uno dei capolavori del Gotico anglo-normanno del XIII secolo.
La simbologia dello schema architettonico è chiara: i tre livelli corrispondono ad altrettanti gradi di elevazione dell’uomo. Il più basso individua le pulsioni materiali, quello intermedio identifica l’erudizione e le scienze razionali e il più alto segna la comunione con Dio. Fu in quest’epoca che Mont-Saint-Michel , considerate l’immagine terrena della Gerusalemme Celeste, divenne meta di innumerevoli pellegrinaggi, spesso ispirati dalla devozione dei sovrani. Più tardi sarà l’emblema dell’unità nazionale. Nel 1346, infatti, gli inglesi avevano occupato la vicina isola di Tombelaine e nel 1417, dopo una breve tregua, tornarono a minacciare la terra di Francia.
Nel 1426 strinsero d’assedio il monastero, difeso solo da 119 cavalieri guidati da Louis d’Estouteville. Con l’aiuto dei religiosi la rocca resistette fino al 1450, quando gli inglesi abbandonarono Tombelaine e la Normandia fu liberata.
Sulla sinistra della rocca sorge la Tour Gabriel, realizzata nel 1524 da Gabriel Tower, ingegnere militare francese, eretta per difesa dagli attacchi inglesi durante la guerra dei Cent’anni.
Dopo la fine della guerra dei Cent’anni re Luigi XI istituì l’ordine dei cavalieri di Saint-Michel e l’arcangelo stesso divenne il santo protettore del regno di Francia. Durante il lungo assedio il coro della chiesa era crollato, ma, ritornata la pace, fu ricostruito secondo i canoni estetici del Gotico fiammeggiante. Con quell’aggiunta, l’abbazia divenne uno splendido inventario di tutti gli stili dell’architettura medievale.
Nel 1790 i monaci lasciarono Mont-Saint-Michel, che per tutto il XVIII secolo era stato utilizzato dai re come luogo di confino per i detenuti politici.
Solo vent’anni dopo la rocca venne ufficialmente affidata all’amministrazione penitenziaria, diventando un carcere per i criminali comuni. Il destino dell’abbazia sembrava tristemente segnato, ma in sua difesa intervenne una campagna che vide in prima fila intellettuali del calibro di Victor Hugo. Si dovette tuttavia aspettare il 1863 perché un decreto di Napoleone III sopprimesse la casa circondariale.
Nel 1874 Mont-Saint-Michel fu iscritto nel catalogo dei monumenti storici francesi e furono avviati imponenti lavori di restauro, che coinvolsero anche le case a graticcio del villaggio medievale sorto ai piedi dell’abbazia a partire dal XIII secolo. Risale a tre anni più tardi l’inaugurazione di una diga con una strada sopraelevata, che congiunge la rocca alla terraferma: grazie a quest’aggiunta moderna, da oltre un secolo i turisti e i viaggiatori che hanno sostituito gli antichi pellegrini non sono più esposti alla rischiosa impresa di sfidare la potenza delle maree. (M.@rt)
Edited by Milea - 26/9/2021, 20:19 |
