Il tempio di BOROBUDUR, Indonesia, Provincia di Yogjakarta

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view post Posted on 15/8/2011, 15:08     +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Il tempio di Borobudur



borobudur

Indonesia, Provincia di Yogjakarta



Personaggio poliedrico e carismatico, Sir Thomas Stanford Raffles, nobiluomo al servizio di Sua Maestà britannica, ha legato per sempre il suo nome alla natura e alla storia del Sudest asiatico. Si chiama Rafflesia, in suo onore, il fiore più grande del mondo, che egli scoprì avventurandosi nelle foreste della Malesia, e fu suo anche il merito della riscoperta di uno dei più interessanti e misteriosi monumenti buddhisti del pianeta. La gente di Giava favoleggiava da sempre a proposito del tempio di Borobudur, il nome è un’abbreviazione di Bhumisan Brabadura, ovvero l’ ”ineffabile montagna delle virtù accumulate” , ma quando, nel 1814, Sir Raffles arrivò nella vallata che gli era stata indicata come luogo di quel fantastico monumento, non trovò che massi sparsi disordinatamente nella foresta, semisepolti da strati di cenere vulcanica.


borobudur-temple



Ci vollero sei settimane e il lavoro di 200 uomini per ripulirli dai detriti e dalla vegetazione e alla fine i blocchi di granito nero, moltissimi dei quali recavano raffinati bassorilievi e sculture, vennero numerati e catalogati. Un magnifico puzzle, non restava che rimetterlo insieme. L’opera iniziata da Sir Raffles è stata portata a termine, con successo, più di un secolo e mezzo più tardi, grazie all’Unesco.


Oggi il tempio di Borobudur si erge maestoso sulla valle, in tutto il suo antico splendore. Si sa che venne commissionato nell’VIII secolo da Samargunta, sovrano della dinastia Sailendra che governò sull’isola di Giava dal VI al X secolo. I Sailendra erano un ramo della dinastia indiana dei Chandella (famosi per aver eretto i templi di Khajuraho), che aveva abbandonato il subcontinente dopo aver abbracciato la religione buddhista. Si sa, dunque, che erano “indiane” la tecnica di costruzione e l’iconografia.
Quello che appare ancora incerto è il motivo per cui il tempio venne costruito, così come è ancora oggetto di speculazioni l’insieme vertiginoso di significati simbolici e messaggi esoterici racchiusi nell’edificio.


borobudur2



Borobudur è una sorta di piramide che ricorda nella forma un fiore di loto, sacro a Buddha, con sei piani a gradoni a pianta quadrangolare su cui poggiano altri tre piani che culminano in uno stupa centrale. Il piano alla base del monumento è decorato con 160 splendidi pannelli a bassorilievo che raffigurano il mondo degli umani, governato dal desiderio; i cinque successivi, invece, recano 1300 pannelli che rappresentano la vita del Buddha e dei 43 bodhisattva con episodi narrati nel sacro testo dei Jataka.


borobudur3



Le terrazze superiori, invece, non presentano bassorilievi ma ornate da piccoli stupa con aperture quadrate o a forma di diamante che racchiudono le statue di 92 Vajrasattva o Buddha Dhyani.
Ognuna di queste statue ha le mani forgiate in un gesto (mudra) che indica una delle cinque direzioni: l’est, con il gesto che simboleggia la chiamata a testimoniare; il sud, con il gesto della benedizione; l’ovest, con il gesto della meditazione; il nord, con il gesto che indica la liberazione da ogni paura; e infine il contro, con il gesto dell’insegnamento della verità.


Borobudur_buddha



Su tutto, imponente si staglia la stupa che rappresenta il Buddha, l’Illuminazione, l’Infinito. A Borobudur il volto del Buddha è sempre ritratto con le caratteristiche che lo contraddistinguono dagli umani: la protuberanza sul cranio (ushinisha), gli occhi socchiusi, il sorriso appena accennato, le orecchie lunghe e i riccioli acconciati a spirali che seguono il senso orario.
Se si osserva una pianta del Borobudur appare evidente che esso è stato eretto a imitazione di un mandala, il “sacro disegno” che le religioni buddhista, induista e giainista (le tre grandi fedi dell’India) considerano una mappa del percorso tantrico verso la purificazione.


Buddha



E dunque, al di là della magnificenza del monumento e della raffinatezza dei bassorilievi e delle sue sculture, il tempio è innanzitutto un’opera filosofica, attraverso la quale i sovrani della dinastia Sailendra vollero affermare se stessi, ricordando tuttavia che solo attraverso azioni giuste gli uomini possono aspirare alla vita eterna.
Nei bassorilievi uno degli episodi illustrati, si riferisce al testo sacro chiamato Jataka, che narra le vicende vissute da Buddha nelle varie reincarnazioni, prima di raggiungere l’Illuminazione. Nella loro ascensione alla cima del Borobudur, effettuata camminando in senso orario, i pellegrini percorrono poco meno di sei chilometri e osservando i bassorilievi, ottengono una graduale purificazione.


borobudur_Bassorilievi



Come gli altri bassorilievi del monumento, che nel complesso ricoprono il tempio per una superficie di 8235 metri quadrati, anche questo pannello raffigurante un gruppo di musicanti, in origine era accuratamente dipinto a colori vivaci.


borobudur_Musicanti



Suonatori di tamburo seguono una processione nuziale nel particolare di uno dei bassorilievi delle terrazze intermedie del Borobudur; in esse è rappresentato il mondo degli umani, ancora governato dai sensi e dalla lotta tra il bene e il male.


Buddha_Musici



Gli straordinari bassorilievi con leggiadre figure femminili tra la vegetazione, hanno fornito informazioni sull’architettura, la vita quotidiana, l’arte della guerra, i valori morali, l’abbigliamento, la danza e i commerci nella Giava del VIII secolo.(M.@rt)


borobudur_elephant


borobudur_Bassoriliev1i


Borobudur_ship





Edited by Milea - 26/9/2021, 13:16
 
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