|
|
|
Giotto Croce Dipinta, 1301 tempera su tavola, 430x303 cm Rimini, Tempio Malatestiano (già nella chiesa di San Francesco)
Citata nelle guide locali degli anni sessanta dell’Ottocento, la croce è giunta priva dei tabelloni e in precario stato di conservazione. Esposta nel 1935 alla mostra su “La pittura riminese del Trecento” come “opera di Pittore riminese attorno al 1310-1315”. Sebbene gli storici siano stati d’accordo sull’alta qualità dell’opera, l’attribuzione a Giotto trova qualche adesione soltanto nella mostra giottesca a Firenze del 1937.
Nel 1957 Federico Zeri identifica la cimasa tagliata con una testa di Redentore conservata in una collezione privata londinese, ribadendo l’appartenenza a Giotto del dipinto, in una data verso il 1310. La cronologia, discussa, come il riferimento a Giotto, è stata protratta sino al 1317, per essere poi stabilizzata, a ragione, all’inizio del Trecento, prima della decorazione della cappella degli Scrovegni a Padova.
L’elegante croce è probabilmente da collegare a un soggiorno di Giotto a Rimini dove, secondo il contemporaneo Riccobaldo Ferrarese, il pittore avrebbe lavorato nella chiesa di San Francesco (poi Tempio Malatestiano), in un periodo collocabile tra Assisi e Padova. Restaurato più volte, il dipinto appare più evoluto della, Croce di Santa Maria Novella per il modellato dolce e fuso, di stampo classico, che avrà fortuna presso i pittori riminesi e fiorentini. (M@rt)
Edited by Milea - 29/8/2021, 10:57
|
| |