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Giotto
Madonna col Bambino in trono e due angeli, 1295
(Madonna di San Giorgio alla Costa)
tempera su tavola, 180x90 cm
Firenze, Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte
Ricordata come opera di Giotto nei Commentari di Lorenzo Ghiberti, proviene dalla chiesa fiorentina di San Giorgio alla Costa. Mutilata da tutti i lati nel Settecento per essere inserita in un altare barocco. Ha perso l’aspetto originario che, con l’ampio trono dai braccioli protesi in avanti, doveva suggerire una nuova dimensione spaziale. La plasticità delle figure e dei panneggi degli abiti, ricorda la scultura contemporanea di Antonio di Cambio, presente a Firenze nel 1295 per i lavori di Santa Reparata, mentre la raffinatezza cromatica anticipa le opere più mature di Giotto.
Il primo a riscoprire l’opera negli anni Trenta del Novecento era stato Richard Offner, che l’aveva attribuita all’anonimo Maestro di Santa Cecilia, per passarla nel 1956 al Maestro della Croce di Santa Maria Novella. Sulla paternità giottesca la critica pare oggi unanimemente concorde, come per la cronologia intorno al 1295.
La Madonna siede su un elegante trono cuspidato, ricoperto da una stoffa preziosa sotto cui spunta un vivace cuscino rosso.
L’atteggiamento ha perso ormai la rigidità delle Madonne bizantine per un nuovo naturalismo, visibile anche negli atteggiamenti degli angeli. E’ evidente in quest’opera la prima grande rivoluzione pittorica, che dalla stilizzazione innaturale dei secoli XII e XIII apre a un mondo nuovo. (M@rt)
Edited by Milea - 29/8/2021, 11:10 |
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