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Tamara de Lempicka
Nature morte au lys e tau drapé gris, 1944 circa
(Natura morta con gigli e drappeggio grigio)
olio su tela, 65x54 cm
Collezione Georgy e Tatiana Khatsenkov
Raffinatissimo compendio di alcune passioni della Lempicka: il colore grigio, adottato negli allestimenti delle mostre e nelle sue case, quella di Parigi e quella di New York; le stoffe lucide, rasi e sete, anch’esse in abbondanza e descritte dagli intervistatori statunitensi; i gigli, fiori amati dalla Lempicka più delle calle.
Quest’ultime, presenti nei suoi quadri degli anni Trenta, sono state identificate con l’artista forse anche per il loro rimando sessuale. In realtà la Lempicka ha dipinto in egual misura i gigli bianchi, con i quali si è anche fatta fotografare da Camuzzi nel 1932 e portava spesso appuntato sugli abiti un giglio.
Se è vero, come scrisse a Puglisi in una lettera del 5 giugno 1936, che ogni suo quadro è un autoritratto, questa natura morta raffigura uno stato interiore, una Lempicka senza volto che mostra le sue passioni.
Dipinto con grande maestria, di ogni elemento restituisce le particolarità materiche: i riflessi cangianti della stoffa, ricca di zone lucide e opache, il riflesso sul vetro della caraffa, la carnosità fragile dei petali dei gigli. (M.@rt)
Edited by Milea - 1/8/2021, 18:44 |
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