La nascita dello spiritual

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 5/7/2011, 17:18     +1   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,052
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:




Spiritual

La nascita dello spiritual,
frutto dell’incontro fra due culture



I negri vissero schiavi in America per oltre duecento anni. Furono forzati ad abitudini di vita che li portarono necessariamente verso uno sfogo di carattere emotivo e verso l’esaltazione religiosa. L’esistenza non dava loro nulla in cui sperare, se non fatica senza fine e dolore. La vita era una pena continua, la terra era un luogo di tristezza. Come ogni razza oppressa e soffocata, nulla avevano da scoprire dentro di sé che assicurasse emancipazione e scampo. Tutte le loro rivolte risultarono inefficaci; soltanto la fede nell’aldilà fornì loro un motivo di conforto. Gli spiritual sono canti di argomento religioso, nati proprio come espressione di questo bisogno di Paradiso.

All’epoca dello schiavismo, i proprietari delle piantagioni cercavano di giustificare l’esistenza stessa della schiavitù come mezzo attraverso cui i neri potevano convertirsi alla religione cristiana.
Nei camp meetings i fedeli si incontravano e leggevano il Vecchio Testamento, come da tradizione protestante. Gli schiavi venivano portati nelle chiese ad assistere alle cerimonie religiose e ad ascoltare la parola del Signore. Si parlava loro del Paradiso, di una vita dopo la morte, con la convinzione che la prospettiva di una salvezza nell’aldilà avrebbe contribuito a renderli più tolleranti e sottomessi nella vita terrena.


Camp_Meeting



Da parte sua lo schiavo accettava di buon grado gli insegnamenti della Bibbia: in essa si raccontava di altri popoli che avevano subito, come loro stessi, gravi torti prima di raggiungere la Terra promessa, la libertà. Inoltre accettavano la religione cristiana, vedendo nella promessa del Paradiso, il riscatto da tutte le loro pene e sofferenze.

La sofferenza patita dal popolo d’Israele era la loro sofferenza, la speranza della Terra promessa (identificata per gli schiavi africani col Paradiso, luogo dove finalmente si sarebbero potuti ricongiungere ai loro cari, il premio agognato che li avrebbe liberati delle atroci sofferenze terrene).

Nella nuova religione i neri trovavano così la forza per esprimere i propri ideali e le proprie speranze di libertà. Gli spiritual non erano puri e semplici inni religiosi scritti o recitati per rendere più piacevole ed efficace il rito della Messa: erano il dolorante, acuto grido di tutto un popolo. Gesù era per gli schiavi neri, l’incarnazione stessa dell’anima sofferente di una razza. La disperazione domina negli spiritual, spostando la speranza in un regno ultra terreno.


“Non fate caso alle sue lacrime, è solo uno dei suoi trucchetti.
550… chi offre 600?
E’ in salute, forte, ben messa.
Se ne può fare una buona domestica se viene adeguatamente frustata.
Forza, fatemi un’offerta!”



Vendita_schiava



Alcuni elementi della religiosità cristiana si avvicinavano alle usanze africane; per esempio nella religione battista e metodista il battesimo avveniva per immersione totale e questo era gradito agli africani che, nella loro tradizione, adoravano il fiume come divinità purificatrice.

Da un punto di vista musicale, gli spiritual conservavano lo stile dei work songs, tratti dai corali protestanti che gli schiavi ascoltavano in chiesa.
A causa del comune argomento religioso, agli spiritual viene spesso accostato il gospel o canto del Vangelo. Esso è in realtà molto più tardo; si sviluppa infatti negli anni trenta del Novecento, in ambiente urbano, come rivelano i testi che raccontano le gravi condizioni di emarginazione sociale in cui si trovano a vivere i neri delle città. Nei testi riportati in questa sezione si noteranno errori ortografici, poiché gli schiavi non potendo scrivere la lingua inglese, non ne conoscevano l’ortografia. (M.@rt)


diritti_umani_schiavitu






Edited by Milea - 23/7/2021, 16:47
 
Web  Top
0 replies since 5/7/2011, 17:18   345 views
  Share