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Francisco José de Goya y Lucientes Antonia de Zarate, 1811 olio su tela, 71x58 cm San Pietroburgo, Museo dell'Ermitage
Goya realizza nel giro di pochi anni due ritratti di questa celebre e bellissima attrice madrilena, uno a figura intera seduta, oggi a Blessington, l’altro a mezzo busto, passato a San Pietroburgo dopo una donazione dell’industriale statunitense Hammer. I due dipinti, eseguiti poco prima della morte dell’attrice avvenuta a soli trentanove anni, sono notevolmente diversi non solo per il taglio compositivo, ma soprattutto per l’intensità e il vigore psicologico.
In quello a figura intera, la donna sembra racchiusa in se stessa, un po’ troppo rigida sul divano e lontana dal riguardante (il volto è posizionato nella parte più alta della tela) in un dolore evidente, che segna l’inesorabile distanza tra la sua interiorità e l’osservatore.
Francisco José de Goya y Lucientes Portrait of Antonia Zarate, 1805 Olio su tela, 103,5x81,9 cm Blessington, County Wicklow (Irlanda), Russborough House
Nella tela di San Pietroburgo, invece, il taglio ravvicinato, lo sguardo languido e l’espressione di struggente malinconia e di profonda tristezza comunicano, cercano, interrogano lo sguardo dell’osservatore, come a chiedere una risposta, una partecipazione umana.
Poche volte si è assistito nell’opera di Goya alla messa in pratica di un legame psicologico così stretto, che tra l’altro non tralascia di dare il dovuto spazio alla bellezza reale. Ma qui l’artista si esibisce a un punto della sua esperienza professionale dove capiamo quanto l’uomo e il pittore siano maturati insieme, e considerino nell’insieme i valori pittorici e gli aspetti umani. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/9/2021, 10:26
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