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Francisco José de Goya y Lucientes
Il colosso, 1808-1810
olio su tela, 106x105 cm
Madrid, Museo Nacional del Prado
L’opera è tra le più enigmatiche dell’intero catalogo goyesco e ha di conseguenza, suscitato innumerevoli quanto controverse interpretazioni sull’esatto significato allegorico.
Lo studioso Glendinning ha giustamente rilevato come l’opera sia ispirata a un poema datato al 1808 e scritto da Arriaza, intitolato Profecia del Pireneo, nel quale si narra dell’apparizione di un gigante, che sarebbe la metafora dello spirito indomito della Spagna nonchè il genio tutelare spagnolo, posto a difendere il popolo dalle armate sanguinarie di Napoleone.
E allora, sotto questa luce, è quindi possibile osservare come il colosso si erga, nel quadro di Goya, contro un nemico invisibile che sta al di là delle colline, dando le spalle, o meglio proteggendo le spalle alla fuga della popolazione inerme, tra uomini disarcionati dai cavalli imbizzarriti, braccia che implorano aiuto, carovane impazzite alla deriva.
Le scene di disperazione in basso, abilmente descritte con una tecnica di stesura quasi futurista, trovano equilibrio formale e contenutistico con la monumentale ed energica mole del gigante, praticamente fermo, ma assai minaccioso, nel momento che precede lo scontro.
Ancora una volta Goya sembra farsi accorato interprete dei sentimenti di un’intera nazione, che è poi la sua propria, esprimendo le paure e le inquietudini suscitate dalla fondata preoccupazione della tirannia e delle atrocità connaturate a una futura oppressione straniera. (M.@rt)
Edited by Milea - 25/9/2021, 10:32 |
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