La Maja desnuda, Francisco José de Goya y Lucientes, 1797-1800

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view post Posted on 31/5/2011, 14:45     +1   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Francisco José de Goya y Lucientes
La Maja desnuda, 1797-1800
olio su tela, 97x190 cm
Madrid, Museo Nacional del Prado



Quest’opera e la corrispondente Maja vestida sono tra le più famose (meritatamente sotto il profilo pittorico) dell’arte europea di tutti i tempi. Non è certo che il committente sia stato il potente ministro Godoy, che forse potè approfittare della sua posizione per richiedere un soggetto tanto inconsueto e “proibito” (nell’inventario dei suoi beni si fa precisa menzione di due tele con una “Venus sobra el lecho, otro una maja vestida”), certo è che il ministro ha acquistato i due dipinti prima del 1803 (anche se esistono dubbi che la vestida sia stata dipinta entro quella data e non oltre). Per certo la modella non è la Maria Teresa Cayetana de Alba, per quanto donna di temperamento e atteggiamento anticonvenzionale, ma probabilmente un’amica del pittore (l’iconografia della posa come Venere doveva essere così imbarazzante che nel 1945 il duca de Alba “del momento” si sentì spinto a far riesumare i resti della sua antenata per dissipare ogni dubbio).


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Si deve presumere che la tela con la vestida dovesse servire anche a coprire la desnuda, per potenziare l’effetto di stupore rispetto al valore della bellezza: entrambe sono montate in una doppia cornice. Qualche anno dopo la Camera segreta dell'Inquisizione chiamerà il pittore a dare notizia e giustificazione circa le due tele.

La desnuda rimarrà celata per molti decenni. Nessuna visione ideale: solo una magnifica realtà fisica, sensuale e sconvolgente, al limite dell’erotismo.
L’opera trae ispirazione dalla Venere di Urbino di Tiziano (1538, Firenze Galleria degli Uffizi) e dalla Venere allo specchio di Velázquez (1650, Londra National Gallery) ma fissa un nuovo modello e sarà molto apprezzata da significativi artisti dell’Ottocento, in primis Édouard Manet nella sua celebre Olympia, quasi ancora “timida” (1863). Le due tele sono esposte al Museo Nacional del Prado del 1901.
Negli anni trenta il governo spagnolo, con orgoglio, le immortalò in francobolli commemorativi nonché di normale diffusione, che le poste americane respingevano se la busta era affrancata con la desnuda. (M.@rt)


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Edited by Milea - 25/9/2021, 11:17
 
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