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Henri Rousseau detto ''Il Doganiere'' Natura morta con caffettiera, frutta e lanterna 1910 Olio su tela 38X46cm Collezione privata
Quarant'anni dopo l'esecuzione della tela, in ''Ricordi su Rousseau il Doganiere'', pubblicato in ''Trenta artisti italiani e stranieri'', parlando del pittore francese, Ardengo Soffici scrisse: ''un certo anno poi ( e fu intorno al 1910 ) uno dei paesaggi di codesto Rousseau, rappresentante una prateria con grandi querce e una pastora che vi pascolava tre o quattro vacche, mi piacque talmente che mi venne voglia di conoscere di persona il pittore e di ottenere da lui ( poichè quello che era già venduto ) almeno una replica o una copia del quadretto. Sapevo ch'egli abitava al numero 2 della rue Perrel, una traversa di rue Vercingétorix, dalle parti di Vaugirard, e vi andai senz'altro...Venni a parlargli del paesaggio con le vacche che avevo visto al Cours-la-Reine. - L'ho già venduto a un signore russo. - Lo so, ma io mi accontenterei di una copia, di una replica. - E' un bel quadro...Cercherò di rifarglielo a memoria. Intanto potrei farle una natura morta; della frutta, una vaso di fiori. C'era vicino a noi un tavolino con sopra un lume a petrolio e un bricco smaltato di bianco. - Potrei dipingere quello - disse Rousseau - Con un tappetino rosso sotto''.
Il 7 aprile 1910 Soffici ricevette una lettera in cui Rousseau diceva di aver terminato la natura morta e che gliela avrebbe venduta per trenta franchi.
''Corsi da lui al più presto per prendere la mia natura morta. Al lume e al bricco Rousseau aveva aggiunto, sul tappetino rosso, un'arancia, due limoni con la loro fronda, due pere ben mature; il tutto contro un fondo verde scuro, di un effetto bellissimo''.
L'equilibrio della tela rende la realtà in una luce magica: un procedimento portato alla massima potenza espressiva negli anni Venti. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 19/8/2021, 08:26
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