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| Hospital de la Santa Creu i Sant Pau
Lluís Doménech i Montaner, 1902 (Barcellona, 1850 - 1923)
Hospital de la Santa Creu i Sant Pau (nome catalano dell'ospedale della Santa Croce e San Paolo), è stato costruito dall'architetto catalano tra il 1902 ed il 1930. Con il suo edificio principale e i numerosi padiglioni, è la più grande costruzione di architettura modernista catalana. Il progetto fu iniziato da Lluís Domènech i Montaner, che concepì quello che viene considerato il miglior complesso modernista d’Europa, poi portato a termine da suo figlio. Nonostante l'attuale edificio sia stato edificato nel ventesimo secolo, l'ospedale di Sant Pau venne fondato nel 1401 attraverso la fusione di sei piccoli ospedali medievali. I vecchi edifici dell'ospedale, situati nel centro di Barcellona, risalgono al quindicesimo secolo ed al momento ospitano la Escola Massana e la Biblioteca de Catalunya.
I terreni su cui sorge, vennero acquistati grazie a una donazione del banchiere Pau Gil i Serra, che dispose che, al momento della sua morte, si costruisse un centro sanitario. Verso la fine del XIX secolo la città era cresciuta notevolmente ed i progressi della medicina moderna richiedevano sempre più servizi. I lavori iniziarono nel 1902 e, nel 1926, venne qui trasferito l’ospedale de la Santa Creu, che si trovava nella parte antica della città. Spesso i lavori si bloccarono per mancanza di finanziamenti e si conclusero definitivamente 1930.
L’insieme ospedaliero prevedeva 48 padiglioni disposti in una trama urbanistica di città giardino, con vie larghe 30 metri e due viali di 50 metri che fungevano da assi. L’edificio centrale ospitava gli uffici dell' amministrazione. Tutti gli edifici sono collegati da passaggi sotterranei, per il trasporto di pazienti. Le strutture tecniche si trovano all'aperto, al fine di facilitare la manutenzione.
Risalta la concezione della distribuzione degli edifici, che configura il complesso come se si trattasse di un giardino, creando un’atmosfera tanto gradevole quanto moderna per l’epoca, e risolvendo il problema della funzionalità mediante tunnel sotterranei che connettono le diverse dipendenze.
Architettonicamente, spicca la ricchezza dei materiali impiegati ( pietra ferro e ceramica) e dei lavori decorativi, con stilizzazioni floreali e ceramiche applicate. Di particolare interesse i riferimenti alla storia della Catalogna, che si possono osservare in affreschi murali e in dettagli architettonici.
Da un punto di vista urbanistico, è significativo come l’ospedale si orienti in diagonale con la Sagrada Familia, di fronte alla avenida Gaudì e spezzando in questo modo la rigidità della quadratura urbanistica dell’Eixample.
Sulla facciata principale vi sono quattro sculture di Pablo Gargallo che rappresentano le tre virtù teologali (da sinistra: fede, speranza e carità) più un quarto, il lavoro con il quale Domènech pensava che l’uomo potesse provare queste tre virtù, attraverso le azioni o le opere.
Le sculture e la torre dell'orologio che domina il corpo principale dell'edificio donano alla struttura una grande solennità. Sui lati vi sono le sale della biblioteca e il Segretariato. Il padiglione con le sale operatorie, nel bel mezzo della grande via centrale, è dedicato ai santi patroni della Medicina San Cosma e San Damiano. La sua struttura è completamente diversa dal resto dei padiglioni e si compone di tre piani e piano interrato.
La chiesa è impressionante se si tiene conto che è la chiesa di un ospedale. Sorprende per la sua dimensione, la ricchezza delle vetrate, la Via Crucis, e soprattutto i due pulpiti con le scale sostenute da figure colossali di alabastro (un leone e un bue).
Nel 1997 è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Ciò che colpisce dell'edificio è l'eleganza, la modernità e la funzionalità dei servizi, tutti sotterranei. Sono state intavolate discussioni sull'opportunità di convertire in futuro questo edificio in museo. (M.@rt)
Edited by Milea - 1/10/2021, 21:33
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