Temple de la Sagrada Familia, Antoni Gaudì, inizio dei lavori 1881

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Temple de la Sagrada Familia, 1881

Antoni Gaudì
(Riudoms or Reus,1852 - Barcellona,1926)



Sagrada_Familia2



La Sagrada Familia (in lingua catalana Temple Expiatori de la Sagrada Família -Tempio espiatorio della Sacra Famiglia) è il progetto più ambizioso e importante di Gaudì. Dopo averla trasformata nell’opera della sua vita, vi lavorò per 43 anni,dedicandosi completamente a questa impresa gli ultimi 15 anni della sua vita. Oggi i suoi resti mortali riposano nella cappella del Carmine, all’interno della cripta della Sagrada Família, che oggi racchiude anche un museo e un laboratorio dove artisti e scultori preparano i calchi di gesso per la facciata della Gloria.


Tomba_Gaudi



Nel 1866 nacque l'Associació Espiritual de Devots de Sant Josep (Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe), con l'intento di promuovere la fabbricazione di un tempio dedicato alla Sacra Famiglia. Tramite le donazioni che riceveva, l'associazione comprò il terreno su cui ora sorge la chiesa. Nel 1881 la costruzione fu commissionata all’architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano, il quale abbozzò i primi progetti, secondo i principi dell’arte neogotica, e iniziò l’edificazione. Quando si stava ultimando la cripta, per disaccordi tra l'associazione e l'architetto originale, l’opera venne affidata a Gaudì, che si propose di creare un nuovo stile nell’ambito dell’architettura religiosa.

Progetto Sagrada Familia



Progetto_sagrada_familia



Portò quindi a termine la cripta e poi incominciò a modificare il progetto elevandolo in grandezza, in difficoltà tecnica e in originalità. La grande quantità di esperimenti si spinge oltre il campo della costruzione per addentrarsi in quello della musica, dell’arte e della religione.


Sagrada_Dal_cielo


Per lui, la presenza personale nell'opera era di fondamentale importanza; curò personalmente tutti i dettagli dell’opera che considerava la sua vita, modificando di continuo il piano iniziale con il proseguire dei lavori, separandosi definitivamente dal gotico tradizionale e facendo dell’originalità e del simbolismo i suoi migliori argomenti. Gaudí definiva molti particolari man mano che la costruzione avanzava, anziché concretizzarli in piani e istruzioni.


SagradaFamilia_Nativita


La facciata della natività, terminata nel 1904, è la parte più completa del progetto, con rappresentazioni della Fede, della Speranza e della Carità e scene della Natività e infanzia di Cristo, oltre ad altri elementi come le colombe bianche, che simboleggiano i fedeli.

Sagradafamilia_Colombe

Con l'avanzare dell'innalzarsi della costruzione, lo stile divenne sempre più fantastico, con quattro torri affusolate che ricordano i termitai o i gocciolanti castelli di sabbia dei bambini. Le torri sono coronate da cuspidi di forma geometrica alte 115 m, coperte di ceramiche con colori vivaci, che vennero probabilmente influenzate dal cubismo (furono concluse attorno al 1920).
Vi si ammirano anche un gran numero di decorazioni elaborate che vengono ricondotte allo stile dell'Art Nouveau.
Durante la guerra civile spagnola alcune parti dell'edificio e del laboratorio di Gaudí vennero distrutti ( andarono perse molte tavole progettuali del celebre architetto).

Gaudí non lasciò ulteriori progetti e i lavori della chiesa proseguirono in modo sporadico per diversi anni. Solo in seguito al recupero ed al restauro dei grandi modelli originali del laboratorio, basandosi anche su foto dell'epoca, è stato possibile ricostruire buona parte del progetto originale. Gaudí, comprendendo che i lavori sarebbero andati avanti molti decenni, anche dopo la sua morte, invece di esaurire le risorse allora disponibili impostando tutto il gigantesco perimetro, preferì completare alcune sezioni dell'edificio in altezza (specie nell'abside), per lasciare una testimonianza precisa dell'idea originale ai suoi successori.

Dal 1940 gli architetti Francesc Quintana, Puig Brdosanada e Lluis Gari hanno portato avanti i lavori. Le sculture di J. Busquets e del controverso ma possente Josep Subirachs decorano le fantastiche facciate.
La Sagrada Familia non assomiglia a nessun altro edificio nel mondo. Tenendo conto che l’attuale costruzione rappresenta solo una piccola parte del progetto originario ( sono state ultimate le porte laterale e manca ancora la guglia centrale molto più alta e voluminosa di quelle già erette), non è facile farsi un’idea, neppure approssimativa di quella che sarà la sua portata una volta terminata.


Rosone_Sagrada


Ogni parte del progetto è ricca di allegorie e simbolismi cristiani mistici. Sono già state realizzate 8 guglie ma in totale saranno 18 e rappresenteranno in ordine ascendente: i 12 apostoli, i 4 evangelisti, la Madonna e, la più alta di tutte, Gesù.
Le guglie degli evangelisti saranno sormontate da sculture dei loro simboli tradizionali: un angelo, un toro, un'aquila e un leone. La guglia della Madonna sarà sormontata dalla Stella del Mattino mentre quella centrale del Cristo, che sarà innalzata sulla base della cupola sovrastante la navata centrale, avrà un'altezza di 170 metri e sarà sormontata da una grandissima croce. Le otto guglie più basse già realizzate sono sormontate da grappoli d'uva, che rappresentano il frutto spirituale.


Pinnacolo_Fiocco


Sagrada_guglia


Pinnacoli



BellTower-Finia



La chiesa avrà tre grandi facciate, due delle quali già realizzate. La facciata della Natività, che presenta un aspetto neogotico, fu realizzata con le sculture previste da Gaudí e realizzate da J. Busquets.


Facciata


La facciata della Passione venne terminata da Josep Maria Subirachs negli anni ottanta, e rappresenta meno ricorsi visivi alla natura, con un predominio inusuale di angoli e spigoli.
Opera controversa, colpisce in modo particolare per i suoi personaggi sottili, emaciati, tormentati, dalle forme inquietanti; questa facciata è molto interessante per la presenza di numeri che sommati per linee, colonne e diagonali danno come risultato sempre "33", gli anni di Cristo.


Facciata_Passione





Da ultima la facciata della Gloria, non ancora realizzata.Attualmente sono in costruzione le navate centrali, caratterizzate da colonne che ricordano enormi alberi ramificati, un soffitto che sembra composto da giganteschi girasoli, e il transetto, compreso il coro e il rosone che gli darà luce. Con il completamento di queste parti, si procederà alla costruzione della cupola centrale.


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I temi di tutta la decorazione includono parole della liturgia. Le torri sono decorate con parole come “Hosanna”, “Excelsis”, e “Sanctus”; la grande porta della facciata della Passione riproduce parole della Bibbia in svariate lingue, compreso il catalano; è previsto che la facciata della Gloria venga decorata con parole tratte dal Credo degli apostoli.


Torre



Aree specifiche del santuario saranno designate a rappresentare vari concetti religiosi come santi, virtù, peccati e concetti secolari come le regioni della Spagna; presumibilmente ognuno avrà delle decorazioni corrispondenti.
A oltre un secolo dall'inizio, la costruzione è a poco più di metà. Ma la complessità prevedeva tempi lunghi. Quando si completeranno le dodici guglie previste, rifinite con mosaici veneziani, ci sarà la rappresentazione definitiva dei dodici apostoli. Al momento, si può salire per qualcuna di queste guglie attraverso un’ impressionante scala a chiocciola formata da 400 ripidi gradini di pietra.


Sacrada_Stairway_To_Heaven



Chi in ascensore sale alle torri del Tempio espiatorio della Sacra Famiglia apprende con l'audio guida che Gaudí stava recandosi alla Messa quando fu investito dal tram, il 7 giugno 1926. Aveva 74 anni. I soccorritori lo scambiarono per un barbone, vedendo il suo aspetto trasandato. Non aveva moglie, dormiva ormai in una stanzetta del cantiere per non allontanarsi mai dal lavoro. Pochi giorni dopo morì, e soltanto allora fu riconosciuto e sepolto nella Sagrada Familia. Aveva vissuto tutto preso dall'opera grandiosa che modificava ad ogni estasi e ha concepito l'edificio come una specie di poema mistico. (M.@rt)


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Adorazione-Pastori





Edited by Milea - 1/10/2021, 09:30
 
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Romanzesca è la morte di Gaudì, ma anche la vita dell'architetto considerato ora un grande artista; le sue opere sono capolavori, e non soltanto d'architettura.
Geniale e allucinato quanto concreto e appassionato, Gaudí intuì qualcosa che lo fece proseguire ostinatamente in un’impresa al limite dell’impossibile.

Va tenuto presente che un secolo fa -non diversamente da ora- era crescente l'ottimistica convinzione che il progresso tecnico scientifico avrebbe portato qualsiasi problema a soluzione.




Il Portico della Fede


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Però tale medaglia, d'indubbio valore, ha anche un rovescio: lo sviluppo senz'anima rischia d'inaridire l'umanità fino a ucciderne la spiritualità. Nelle chiese antiche spiccavano affreschi e quadri, perché il popolo, che non sapeva leggere, imparasse dalle figure. L'architetto, aggiornando tale concezione, mise mano a un edificio monumentale che rinnovasse le emozioni, fin da subito. Non era portato per la scrittura, sono stati i seguaci ad averne raccolto le osservazioni.

Il Portico della Speranza



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Gaudí proveniva da una famiglia d'artigiani: il bisnonno, il nonno e il padre erano calderai: davano rilievo alla lamiera e al rame, aggiungendo quindi una dimensione. Così imparò a lavorare con le mani, ma anche - alla scuola d'architettura a Barcellona - con la testa. Aveva 31 anni quando, dopo divergenze tra il mecenate Bocabella e l'architetto Del Villar, ebbe l'incarico di continuare il lavoro - appena iniziato - alla Sagrada Familia. Era il novembre del 1883, forse proprio il giorno 7, un mercoledì. Successivamente, dopo quarantatré anni, alla sua morte, l'edificazione del grandioso tempio passò ad altri, anche se i modelli di Gaudí andarono distrutti nel luglio 1936.

Il Portico della Carità


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Il lavoro è finora continuato tra caratterizzazione gotica e spiritualità fantastica. La “Cattedrale dei poveri”, incompiuto testamento, è valso a Gaudí il soprannome di “architetto di Dio”. Così da una decina d'anni è in corso il suo processo di beatificazione, non culturale ma religioso. Gaudí voleva che la costruzione durasse... all'infinito.

L’albero della vita


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Infatti l'uomo alla ricerca della divinità considera la propria natura finita e limitata, mentre quella divina è infinita e onnipotente. Lo spirito del cristianesimo, pur se nato in Medio Oriente, dall'Europa ha sviluppato il mondo. In esso il trascendentale esiste.

L’Adorazione dei Magi


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Gaudí sapeva bene che nelle cattedrali medievali niente è casuale. Nella sua cattedrale gotica di stile moderno, stando al progetto originale, dopo essere partito dalla costruzione della cripta, aveva in animo di realizzare un pozzo, la cui profondità doveva essere uguale all'altezza della guglia principale (170 metri), in modo da creare una risonanza spirituale tra cielo e terra.

L’incoronazione di Maria


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Le cattedrali gotiche hanno infatti disposizioni precise, che le trasformerebbero in casse di risonanza: sia della potenza solare (calda, discendente dal cielo), sia di quella lunare (fredda, proveniente dalle viscere della terra). (Luciano Gianfranceschi, Il Giornale dei Misteri n° 465 - novembre 2010)

La strage degli Innocenti


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Oggi, mentre milioni di persone accorrono da tutto il mondo per visitarla, i lavori della Sagrada Familia proseguono, non senza polemiche e finanziati attraverso una sottoscrizione pubblica e ora anche coi proventi dei biglietti di ingresso.

La fuga in Egitto



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Attualmente al capolavoro di Gaudí sta lavorando freneticamente una squadra di quasi duecento persone, tra architetti, scultori, decoratori, muratori.

Disegno e immagine della basilica, quando sarà completata


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Anche se non conclusa, la chiesa è stata consacrata da Papa Benedetto XVI il 7 novembre 2010, nel corso della sua visita a Santiago di Compostela e Barcellona.




Alle 10.45 circa del 19 aprile 2011 un piromane ha applicato un incendio all'interno della cripta della navata centrale della basilica. Ciò ha comportato l'immediata evacuazione dei turisti presenti all'interno della chiesa, circa 1500, e all'intossicazione di 4 persone. Il rogo ha annerito 40 metri di parete, ma ha risparmiato le opere di Gaudì.



Edited by Milea - 1/10/2021, 09:35
 
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La statua d'oro di Gesù, campeggia nel mezzo
della costruzione, tra le due guglie




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Edited by Milea - 1/10/2021, 09:37
 
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Guglie




Esterno_Navata



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Navate1



Navate



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Soffitto_Sagrada



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Altare



Altare2



organo



Interni_Bianco



Vetrate11



Edited by Milea - 1/10/2021, 09:42
 
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view post Posted on 26/9/2013, 18:20     +1   +1   -1
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La Sagrada Familia sarà terminata nel 2026,
per il centenario della morte di Gaudì


La cattedrale di Barcellona è stata cominciata nel 1882 e consacrata
nel 2010 da Benedetto XVI. Ma manca ancora un terzo dell’edificio



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È in costruzione da più di un secolo ma sta per essere terminata. La Sagrada Familia, la cattedrale di Barcellona cominciata nel 1882, sarà terminata nel 2026, in occasione del centenario della morte di Antoni Gaudì.

MANCA UN TERZO DELLA CHIESA.
Nonostante sia stata consacrata da Benedetto XVI nel 2010, un terzo della cattedrale cominciata dal grande architetto catalano deve ancora essere terminato. Il direttore dei cantieri, Jordi Fauli, ha però dichiarato: «Se continuiamo con questo ritmo, i lavori saranno conclusi per il 2026».

«IL MIO CLIENTE NON HA FRETTA»
. Se i tempi di costruzione della Sagrada Familia sono così lunghi è perché dipendono dalle donazioni di privati e dai proventi del biglietto d’entrata per le visite dei turisti. Ogni anno, in questo modo, vengono raccolti tra i 13 e i 20 milioni di euro. Alla domanda sui tempi lunghissimi che ci sarebbero voluti per costruire la cattedrale, Antoni Gaudi era solito rispondere così, riferendosi a Dio: «Il mio cliente non ha nessuna fretta».

Nel 2026 l'icona di Barcellona dovrebbe essere finita. Questo video, prodotto dalla stessa Basilica, mostra in un minuto e mezzo i lavori in corso e come saranno ultimati nei prossimi anni. Alla fine ecco comparire la nuova immagine del profilo della città spagnola.



la-sagrada-familia-completata-nel-2026


sagrada-familia-gaudi-gmg
Fonte






Edited by Milea - 1/10/2021, 09:46
 
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view post Posted on 13/11/2015, 12:04     +1   +1   -1
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Sagrada Familia, finalmente !

La chiesa lasciata incompiuta da Gaudí dovrebbe
essere pronta nel 2026, dopo quasi 150 anni di lavori






Il cantiere della Sagrada Família è aperto al centro di Barcellona dal 1882.
Pochi giorni fa è stata annunciata l'entrata nella fase finale dei lavori


È cominciato il conto alla rovescia: la Sagrada Familia sarà completata. Mancano altri 11 anni - la data prevista è il 2026, centenario della morte dell'architetto Antoni Gaudí - ma è un'attesa da nulla per un cantiere che è aperto ufficialmente da 133 anni.

Jordi Faulí, l'attuale direttore dei lavori, ha annunciato che l'edificio è completo al 70 per cento, e che sta per iniziare la costruzione delle sei nuove torri, che porteranno il totale a 18. La più alta misurerà 172 metri, il che renderà la Sagrada Familia l'edificio religioso più alto d'Europa. Altre rifiniture potranno richiedere un massimo di sei anni in più per essere completate. I responsabili dei lavori hanno postato un video con la simulazione dell'opera completa.




Consacrata solo nel dicembre 2010 da papa Benedetto XVI, la Sagrada Familia resta uno stravagante work in progress, una sorta di visione da sogno fatta di guglie che sembrano liquefarsi e vetrate dai colori accesi, facciate meticolosamente decorate e archi elaborati. Pur incompleta, la chiesa attira circa tre milioni di visitatori l'anno. Impossibile calcolare il costo totale dell'opera: attualmente il bilancio annuale è di 25 milioni di euro l'anno, finanziati in parte dai biglietti d'ingresso e dalle donazioni private.

La costruzione è andata per le lunghe fin dall'inizio: a chi gliene chiedeva ragione, lo stesso Gaudí rispondeva: "Il mio cliente non ha fretta". Parlava di Dio. Quando l'architetto morì, investito da un tram, nel 1926, era stata completata solo una facciata, e meno di un quarto dell'esterno. Da allora la costruzione è stata rallentata da ogni sorta di intoppo: proteste, rivolgimenti politici (tra cui la Guerra civile spagnola degli anni Trenta), problemi di soldi.



Nato nel 1852 vicino alla città di Reus, Gaudí crebbe affascinato dalle geometrie e dalle meraviglie naturali della campagna catalana. Dopo gli studi di architettura, elaborò un suo stile, una sintesi di neogotico, art nouveau ed elementi di origine orientale. Per lui, forma e funzione erano inseparabili: si poteva raggiungere la perfezione estetica solo dopo aver perseguito l'efficienza strutturale, criterio predominante nel mondo naturale. "Nulla è arte se non viene dalla natura", concluse.

Nel 1883 Gaudí ereditò la Sagrada Família da un altro architetto, che l’aveva impostata secondo tradizionali forme neogotiche. Gaudí concepì un racconto per immagini, sviluppato in altezza, della vita di Cristo, ma sapeva che l’opera non avrebbe potuto essere completata nel corso della sua esistenza. Morì nel 1926: da un anno viveva nel cantiere, e da più di 12, invece di disegnare i suoi progetti sulla carta, costruiva modelli tridimensionali. Molti di essi furono distrutti nel corso della Guerra civile spagnola, ma quelli che sono rimasti hanno avuto un’importanza fondamentale per i successori di Gaudí.

«Contengono il DNA strutturale dell’intera costruzione», spiega Mark Burry, un architetto che vive in Australia ma lavora per la Sagrada Família da 36 anni, usando anche la tecnologia digitale per tradurre i progetti di Gaudí in istruzioni per gli artigiani di oggi. «Anche dai frammenti si può estrarre l’architettura del tutto. Con i suoi modelli, Gaudí vinse la sfida che qualsiasi architetto deve affrontare:spiegare la sua idea complessiva in modo che altri possano metterla in pratica, anche dopo la sua morte».


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Eccentrica come del resto lo era lo stesso Gaudí, la Sagrada Familia è una visione ispirata dalla fede religiosa e dall'amore per la natura del suo architetto. Gaudí osservò che il mondo naturale è pieno di linee curve, non rette, e che i suoi "materiali da costruzione" sono spesso resistenti ma elastici, come il legno, i tendini, i muscoli. Con in mente questi modelli organici, Gaudí progettava i suoi edifici su una premessa semplice, quasi un sillogismo: se la natura è opera di Dio, e le forme architettoniche sono derivate dalla natura, allora il miglior modo di onorare Dio è progettare edifici basati sulla sua opera. Commenta lo studioso Joan Bassegoda Nonell, “La famosa frase di Gaudí, 'originalità è ritorno alle origini', vuol dire che all'origine di tutto c'è la natura, creazione di Dio. Con la sua fede nell'efficiente bellezza dei modelli naturali, il religiosissimo Gaudí ha chiaramente anticipato una disciplina scientifica moderna: la biomimetica.

Adrian Bejan, docente di ingegneria meccanica alla Duke University, sostiene che le facciate della Sagrada Família sono basate sulla sezione aurea, la proporzione che governa, dice, «tutta l’arte esteticamente soddisfacente». Per Bejan, Gaudí fu un precursore, «un funambolo che camminava sulla sottile linea che unisce l’arte alla scienza. Sapeva che tutte le forme della natura obbediscono a leggi matematiche. Le costruzioni più forti sono le più leggere, le più efficienti, e di conseguenza, le più belle».







Edited by Milea - 1/10/2021, 10:09
 
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