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| Casa Terrades, 1903 (Casa de les Punxes)
Josep Puig i Cadafalch (Matarò,1867-Barcellona,1956)
La casa Terrades è popolarmente conosciuta come la casa de les Punxes (la casa delle punte) per la forma delle sue sei torri circolari, simili ai cappelli delle streghe, che si elevano da ciascuno dei suoi angoli. Sorge nel centro di Barcellona, in Avinguda Diagonal, a pochi isolati dalla Casa Milà di Antonì Gaudì.
E’ un complesso residenziale costruito a forma di castello medievale, uno dei punti di riferimento più riconoscibili nello skyline modernista di Barcellona e tra le opere più spettacolari da vedere nella città catalana, unico non solo per le sue dimensioni imponenti, ma anche a causa della sua facciata che si espande in tutte e quattro i punti cardinali.
Josep Puig i Cadafalch fu incaricato di riqualificare gli edifici e collegare in un unico palazzo, le tre proprietà delle sorelle Terrades, che occupavano un lotto triangolare delimitato da Avenida Diagonal, Carrer Rossello e Carrer Bruc. L'edificio, che sembra uscito da una fiaba dei fratelli Grimm, è una miscela: vi sono guglie gotiche sulle sei torrette, mentre la facciata in mattone rosso e la sua decorazione sono in stile modernista.
Il progetto di Puig i Cadafalch, completato nel 1905, ha comportato un’ imponente struttura triangolare che si erge come un grande castello medievale con le grandi torri, una per ogni angolo. Questa è la maggior opera di Puig i Cadafalch, il cui risultato forma un palazzo molto singolare nelle sue linee e veramente eccezionale nell’ambito dell’Eixample per due motivi: primo perché mostra le sue sei facciate ai quattro venti, estendendosi in un isolato di forma irregolare, mentre di solito ci troviamo davanti a un volume rettangolare che lascia intravedere solo una facciata ( o al massimo quelle che formano l’angolo).
In secondo luogo, perché è concepito con una straordinaria spaziosità. Inoltre questa originalità si completa con una ricca combinazione d’influenze: la stilizzazione dei tratti medievali tradizionali, la singolarità delle torrette di ispirazione gotica nordeuropea e le ascendenze rinascimentali, fino al punto di trasformare un edificio di alloggi in un castello in mezzo alla città.
Più propriamente modernista è l’impiego del mattone rosso e anche il modo in cui sono integrati i diversi stili architettonici con le arti plastiche, le opere in ferro battuto e di ceramica smaltata a motivi geometrici floreali.
Sempre modernista è la figura di Sant Jordi (San Giorgio), patrono della Catalogna, con la scritta “Sant Patró de Catalunya torneu-nos la liberta” (Santo Patrono di Catalogna ridateci la libertà). Anche gli altri pannelli di ceramica che sormontano la facciata si riferiscono ai simboli patriottici della Catalogna: un altro esempio di nazionalismo che spesso impregna il Modernismo catalano.
La casa è di proprietà privata e non visitabile, ma l'esterno delizia chi va a dare un'occhiata più da vicino. La muratura sulla facciata si fonde con il ferro battuto dei balconi, progettato da Manuel Ballarin, in stile neo-gotico con rilievi scultorei di Alfons Juyol, vetro e vetrate da Eduard Amigo. Nel 1975 fu dichiarata Monumento Storico Nazionale e nel 1980 si realizzò un completo restauro dell'edificio. (M.@rt)
Edited by Milea - 2/10/2021, 11:42
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