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Palau de la Música Catalana, 1905
Lluís Doménech i Montaner (Barcellona, 1850-1923)
Il Palau de la Música Catalana, dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è un monumento eccezionale del Modernismo catalano ed è il capolavoro dell’architetto e storiografo Lluis Doménech i Montaner. Aperto ai visitatori tutto l'anno, è stato concepito come "giardino della musica". In realtà, questa costruzione simboleggia la confluenza del sentimento nazionalista catalano e della cultura internazionale, una delle ambizioni della borghesia catalana di quel cambio di secolo.
L'area designata ad ospitare il Palau si trova nel quartiere di Sant Pere in una via adiacente alla via Laietana. L’edificio fu costruito tra il 1905 e il 1908 su commissione dell’Orfeó Català, una istituzione fondata da Lluís Millet per diffondere e promuovere la musica popolare catalano. La costruzione coniuga in maniera squisita l’opera architettonica e la arti plastiche, come si può osservare nella facciata principale, dove risaltano le diverse sculture e la policromia dei mosaici di ceramica.
La stessa sensazione la si prova nel vestibolo, dove gli archi, le colonne e le maestose scalinate si armonizzano con la delicatezza delle vetrate interne e dei mosaici delle pareti e dei soffitti.
Si tratta indubbiamente di una cornice incomparabile per l’audizione di un concerto, dal momento che la fusione della musica con lo spazio interno crea un’atmosfera quasi celestiale. Nel 1971 il Palau venne dichiarato monumento nazionale.
Dal 1982 al 1989 il Palau l’edificio venne restaurato e ampliato rispettando lo stile originale. Nel 2000 iniziò la seconda fase dei lavori di ampliamento che dotarono il Palau di un edificio contiguo di sei piani di altezza in cui trovarono posto i camerini, la biblioteca, un archivio, una sala riunione e gli uffici. Per non togliere luce al palazzo, fu costruita una piazzetta sul lato sinistro dello stesso, operazione che costò l'abbattimento di un'ala di una chiesa attigua al Palau.
Concepito come uno spazio aperto, fruibile, annovera tra i materiali utilizzati per la costruzione il vetro smaltato ed il cristallo. Lo stesso ingresso ne è un esempio: studiato per non ostacolare lo sguardo, non nasconde le strutture interne delle scalinate e di altri ambienti che rimangono quindi a vista.
Esternamente, il Palau si presenta come un'architettura insolita e di spicco. Sulla facciata principale, che dopo i lavori di restauro non ospita più l'ingresso al foyer originale, vi è sopra il portone un doppio colonnato che sorregge una ricca e complessa serie di archi e balconcini. La decorazione delle colonne è a mosaico a motivi floreali non casuali: una precisa ricostruzione della flora catalana è infatti il leitmotiv di tutte le decorazioni.
La sala concerti è rettangolare con la disposizione semi-ellittica dei posti a sedere. All’interno della sala, tutti i dettagli decorativi vengono esaltati dalla luce naturale che penetra attraverso la grande cupola a goccia, di vetro policromo e le magnifiche vetrate a parete. I motivi floreali e i colori utilizzati nelle vetrate e negli arredi richiamano un giardino artificiale, di cui il lucernario rappresenterebbe il sole.
Tutta la superficie del soffitto è adornata da rose in ceramica bianca e rosa.
Il palco, sul quale è presente un organo del 1908, è decorato con statue femminili che suonano strumenti musicali: ciò rende inutile l'utilizzo di scenografie ed abbellimenti, difatti scarsamente utilizzati durante i concerti.
Diverse sculture adornano gli interni della sala e la facciata del Palau: nella sala sono presenti due gruppi scultorei, uno raffigurante un gruppo di fanciulle dedite a cantare una ballata catalana e l'altro raffigurante la Cavalcata delle Valchirie di Richard Wagner.
Esternamente, situato in angolo, a modo di cardine dell'edificio, posto sopra quello che era l'ingresso delle carrozze, vi è invece un gruppo scultoreo dedicato ai personaggi delle canzoni popolari catalane. (M.@rt)
Edited by Milea - 5/10/2021, 20:32
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