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Tronchi d’albero nell’erba, aprile-maggio 1890
(Pine Trees and Dandelions in the Garden of Saint-Paul Hospital)
olio su tela, 72x90 cm
Otterlo: Kröller-Müller Museum
Dopo l’ultimo e il più lungo dei suoi ricoveri a Saint-Rémy, da metà febbraio alla fine di aprile 1890, Van Gogh sembra avere una rapida ripresa e porta a termine questo magnifico paesaggio.
Nella complessa stesura cromatica dei tronchi ci sono pennellate color lilla, azzurre e aranciate: l’insieme dà comunque all’imagine una verosimiglianza che riesce persino a comunicare la sensazione della scabra ruvidità della corteccia.
“Ho appena terminato
un angolo di prato al sole,
che penso
sia piuttosto vigoroso”.
Nel periodo trascorso all’ospedale di Saint-Rémy, la pittura di Vincent cambia radicalmente.
Adesso Van Gogh si pone al centro della natura, meno sensibile ai suoi colori che alle forme che la animano.
Le cromie accecanti di Arles lasciano il posto a una tavolozza più sottile e a una maggiore attenzione spaziale.
Il verde tenero dell’erba è ottenuto lavorando attentamente azzurro e giallo insieme sulla tela. E’ questo uno dei primi quadri moderni in cui non è visibile la chioma degli alberi, ma in cui si vedono le radici. Più tardi Egon Schiele, Gustav Klimt e altri pittori di matrice espressionista faranno la medesima scelta compositiva, rappresentando non i rami ma la terra, le origini stesse della vita.
Quasi in alternanza musicale, accanto ai tronchi, di cui si avverte l’antichità, ecco le piccolo erbe, effimere e sussurranti, eterne solo nel succedersi delle generazioni. I minuti fiori di radicchio sembrano appoggiarsi agli alberi, in cerca di protezione. (M.@rt)
Edited by Milea - 8/8/2021, 08:51 |
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