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Henri Rousseau
detto "Il Doganiere"
Eva
1905-1907
Olio su tela
61X46cm
Hamburger Kunsthalle - Amburgo
"Cosa sarebbe, occorre dirlo, un'esposizione degli Indépendants senza Rousseau ?".
Nell'aprile del 1906 sulle pagine del "Soleil" il critico Furetières sottolineava così la costante presenza del Doganiere a quella manifestazione che ogni anno dava spazio all'arte di quel particolare primitivo, in un tempo in cui il Primitivismo in pittura non era certo una novità, venendo coniugato secondo l'interpretazione offerta da Gauguin nell'esperienza della scuola di Pont-Aven e in modo particolare nell'esotismo mitico e sensuale delle isole del Pacifico.
Anche altri grandi postimpressionisti seguirono negli stessi anni l'esempio di Gauguin cercando nei climi esotici la componente primitiva della loro pittura.
Matisse ad esempio, si recò ad Algeri, ponendosi in linea con gli interessi orientalisti vivi nella pittura francese già da molto tempo.
Negli anni in cui Rousseau dipinse "Eva", in tutti questi personaggi, cui va aggiunto Picasso, l'influenza formale delel culture non europee era molto forte e dirigeva a una semplificazione estrema derivante dalle icone russe come dalla scultura africana e oceanica.
Matisse fra il 1906 e il 1907 dipinse il bellissimo ritratto "Marguerite" con esiti formali non lontani da quelli delle figure del Doganiere, di gran valore decorativo e iconico, ma più intellettualistici.
Rousseau nelle esposizioni pubbliche certamente vide i risultati cui approdavano gli sforzi di questi grandi artisti, riconosciuti come tali anche dai critici più accorti, e subì l'influenza di Gauguin in particolare.
Così, ferme restando tutte le fonti che si potrebbero citare per il dipinto in discussione fino a risalire al rilievo con "Eva" della cattedrale di Autun, la critica riconosce nella "Eva esotica" (1890) di Gauguin la fonte più prossima alla Eva di Rousseau. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 19/8/2021, 13:33 |
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