Notte stellata (Starry Night), Vincent Willem van Gogh, 1889

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 9/4/2011, 23:12     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,053
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:




VanGogh-starry_night_P

Notte stellata, gennaio 1889
(Starry Night)
olio su tela, 73,7×92,1 cm
New York City, Museum of Modern Art



In quest’opera, senz’altro tra le sue più celebri, il cielo puntellato di stele diventa un turbinio vorticoso e il paesaggio ritratto dal vero si evolve in una manifestazione di genialità compositiva ed espressiva.
L’insieme è l’estremo tentativo di trascendere la rappresentazione della natura con un’elaborazione interiorizzata, ricca di monumentalità e di elementi concreti.
La complessa composizione è tutta strutturata sulla verticalità dell’imponente cipresso e del campanile sullo sfondo, sulle diagonali suggerite dal digradare delle colline e sulle incredibili evoluzioni del cielo stellato.

Letter Sketches,
Amsterdam, Saint-Rémy, 17 giugno 1890

vincentvangoghletter643



Quello che Van Gogh concepisce è un viaggio onirico, dove il paesaggio diventa percezione immaginifica, esperienza trascendente, nella appagata distensione dei sensi, in una reale, concreta avventura poetica. Nella memoria di Vincent, l’idea del cielo di certe grandiose pagine bibliche si somma con le poesie epiche di Walt Whitman.


Starry Night, drawing


Van_Gogh_Starry_Night_Drawing



Il suo pensiero, e di conseguenza il suo fare pittorico, non andrà mai nella direzione del simbolismo dichiarato, per esempio dai colleghi Gauguin e Bernard: Vincent rimane fedele al dato di natura anche se lo interiorizza fino allo spasimo.
Certo che rimaniamo spaesati e presi nel vortice del movimento notturno della mente del pittore, nella energia cosmica che si sprigiona nel cielo sopra Arles: queste pennellate roteanti sono tra le più potenti e famose di tutta la pittura moderna.

starry_night_cipresso

I cipressi sono mediatori
tra cielo e terra,
tra vita e morte.
Quegli alberi severi e gentili
che i pittori del Quattrocento
avevano dipinto
con meticolosa regolarità,
divengono fiamme scure
che cercano il cielo.


starry_night_Borgo






Benchè si tratti di Saint-Rémy,
Van Gogh qui pensa
ai borghi olandesi
della sua infanzia,
con quella tensione verso l’alto
che è propria
delle piane del Nord,
ma certo improbabile
nell’universo classico del Sud.

La nostalgia per la sua terra
segna Vincent
sempre più profondamente.








Dopo un periodo di crisi e di allucinazioni religiose, in Van Gogh la violenza del sentire, forza il limite del visibile e determina le proiezioni fantastiche: la nebulosa che si avvolge a spirale, le stelle e la luna arancione, forse ricordo di un’eclissi o bisogno di fondere insieme luna e sole.

starry_night_vortice



C’è sull’orizzonte come una scia luminosa, che lascia al buoi la fascia sottostante: le rocce hanno profili biomorfici e sono contornate con linee nere che ne sottolineano l’appartenenza alla sfera terrena. (M.@rt)


starry_night_orizzonte



“Guardare le stelle mi fa sempre sognare,
così come lo fanno i puntini neri
che rappresentano le città e villaggi su una cartina.
Perché, mi chiedo,
i puntini luminosi del cielo
non possono essere accessibili
come quelli sulla cartina della Francia?
Come prendiamo il treno
per andare a Tarascona o a Rouen,
così prendiamo la morte per raggiungere le stelle…”


( Lettera a Theo del 1888 )







Edited by Milea - 8/8/2021, 18:22
 
Web  Top
0 replies since 9/4/2011, 23:12   373 views
  Share