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Long Grass with Butterflies, 1890
olio su tela, 64,5 80,7 cm
Londra, National Gallery
Van Gogh è un paziente al manicomio di Saint-Rémy, nei pressi di Arles. Durante questo periodo il suo lavoro è limitato entro il parco del manicomio. Poco dopo il suo arrivo inizia a dipingere i “giardini abbandonati” in cui “cresce l'erba alta e incolta, mischiata con ogni tipo di erbacce”. La tela è stata eseguita nell’ultimo periodo del suo soggiorno a St-Rémy; mostra un prato primaverile pieno di nuova vegetazione, e punteggiato di farfalle.
L'orizzonte non è visualizzato, ma il prato è contenuto, nella parte superiore, dallo scorcio di un viale alberato. In questo periodo le tele di Van Gogh ritraggono in gran parte il parco del manicomio, mandorli e fiori.
Emperor Moth, maggio 1889
(Great Peacock Moth)
olio su tela, 33,5x24,5 cm
Amsterdam, Van Gogh Museum
Van Gogh trovò questa grande falena - che egli ritiene giustamente essere una falena «testa di morto»- nel giardino dell'ospedale di Saint-Rémy. “Aveva meravigliosi colori: nero, grigio, un colore sfumato di bianco con una lucentezza rossa che, invece, a volte sembrava essere verde oliva. Per essere in grado di dipingerla, l’ho dovuta uccidere… era un peccato con una bestia così bella. Ho fatto un disegno dettagliato di essa, e anche questo dipinto, in cui ho posto la falena in un contesto di Lords and Ladies “(Arum maculatum).
Farfalle e papaveri, aprile-maggio 1890
(Butterflies and Poppies)
olio su tela, 34,5x 25,5 cm
Amsterdam, Van Gogh Museum
Vincent e Theo avevano una notevole collezione di stampe giapponesi, e le influenze dell'arte giapponese sono chiaramente visibili in questo dipinto decorativo floreale. Il primo piano dei fiori e insetti è tipicamente giapponese, così come la composizione asimmetrica e la mancanza di profondità. In mezzo a una confusione di foglie verdi, Van Gogh ha creato farfalle con pochi tocchi di colore, un contrappunto ai due fiori nella parte superiore del dipinto. La profusione vegetativa in basso a destra contrasta con il vuoto a sinistra, dove restano, non verniciate, intere aree di tela.
Due farfalle bianche, maggio 1889
Amsterdam, Van Gogh Museum
Vincent osservava gli insetti con dedizione. Un nuovo libro di insetti di Yoshimaro stimolò in lui ancora di più l’attenzione al microcosmo dei campi.
Grass and Butterflies, aprile 1889
Francia, Collezione privata
Come un artista giapponese, Van Gogh si vuole avvicinare all’infinitamente piccolo e sentire pulsare la forze cosmiche nel dettaglio. Passava ore sdraiato tra l’erba, per sentire direttamente i profumi. (M.@rt)
Edited by Milea - 8/8/2021, 18:58 |
