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Henri Rousseau
detto "Il Doganiere"
Vaso di fiori
1895-1900
Olio su tela
61X49cm
The Trustees of the Tate Gallery - Londra
Rispetto ai paesaggi e ai ritratti, le nature morte tout court nell'opera di Henri Rousseau hanno un posto esiguo e sono quasi esclusivamente risolte nel motivo del vaso di fiori.
Anche questi dipinti erano tele fatte su commissione o realizzate per pagare piccoli debiti con i negozianti del quartiere.
"Vaso di fiori" esposto al Salon des Indépendents del 1902 e poi nelle due edizioni successive, costituisce la sola natura morta presentata nelle esposizioni pubbliche, sebbene la sua realizzazione risalga agli anni novanta, il periodo in cui il pittore compie le prime composizioni di fiori.
Proprio all'aprirsi dell'ultimo decennio dell'Ottocento si colloca anche "Fiori di poeta"; non un recipiente per esporre fiori recisi opportunamente sistemati, ma un grande vaso circolare di ceramica con una decorazione che ha tutta l'aria di un paesaggio, un sentiero che corre lungo il margine di un bosco verde cupo contro il cielo chiarissimo.
Le piante dei fiori, per via della distorsione prospettica, sono disposte tutte in fila come se germinassero dal cielo, con singolare effetto surrealista prossimo ai quadri di Magritte.
L'esempio londinese in oggetto invece, è quello più caratteristico nella produzione delle nature morte floreali del Doganiere, nelle quali si esprime il grande colorista che gioca componendo i gruppi delle margherite, delle mimose, dei tulipani, dei narcisi, dei gigli e di altri fiori dai grandi petali, apparecchiati per contrasto o per rispondenza di colore e di forma.
Inoltre, comune a tutte queste tele è la disposizione centrale dei bouquets; l'assenza di movimento dovuta all'assoluta simmetria conferisce a questa produzione un aspetto seriale e una monotonia rotti solo dalle vibrazioni dei colori brillanti e densi. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 19/8/2021, 14:29 |
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