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Edouard Manet
L'evasione di Henri Rochefort
1881
Olio su tela
146X116cm
Kunsthaus - Zurigo
Henri Rochefort era un intellettuale liberale, divenuto celebre durante il Secondo impero per i suoi pamphlets pungenti, indirizzati soprattutto contro l'imperatore Napoleone III.
Dopo la caduta della Comune, fu imprigionato e deportato nel 1873 in Nuova Caledonia, da dove fuggì rocambolescamente l'anno successivo.
Rientrò a Parigi nel 1880, grazie a un'amnistia, diventando però un acceso antisemita.
Manet, che ammirava in lui il repubblicano radicale, lo incontrò certamente al più tardi, nello stesso 1880, per il tramite dell'amico Desboutin.
Il pubblicista, che era ormai circondato da un alone di leggenda ( in una lettera a Manet, Desboutin lo chiama "Robinson-Rochefort", con una chiara allusione a Robinson Crusoe ) era evaso assieme a quattro compagni, con i quali era riuscito a imbarcarsi su una baleniera e a raggiungere la costa americana.
Manet ha però romanzato l'evento onde caricarlo di ulteriore drammaticità ed eroismo: la fuga non avvenne infatti in mare aperto, bensì nel porto commerciale dell'isola ove erano tenuti prigionieri: non era inoltre Rochefort a tenere il timone, alla cui conduzione, girato silenziosamente verso lo spettatore, lo rappresenta invece l'artista.
Manet intendeva proporre il quadro al Salon, riprendendo l'idea di una marina a carattere storico, come già aveva fatto in precedenza con "Il combattimento tra la 'Kersage' e l''Alabama'", ma radicalizzando la composizione.
La piccola imbarcazione di legno è al centro della tela, completamente circondata dalle acque increspate; queste occupano quasi tutta l'estensione del quadro, interrotte soltanto dalla linea dell'alto orizzonte, che mostra sullo sfondo il cielo notturno e due imbarcazioni in lontananza.
Il pittore cambiò poi idea, presentando alla giuria un ritratto dello stesso Rochefort, probabilmente per prevenire le critiche circa la verosimiglianza dello svolgimento della fuga. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 17/9/2021, 09:56 |
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