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Edouard Manet L'asparago 1880 Olio su tela 16X21cm Musée d'Orsay - Parigi
Il piccolo dipinto ha una storia curiosa.
Manet aveva rappresentato un mazzo d'asparagi ( oggi a Colonia, Wallraf-Richartz-Museum ), contro uno sfondo nero e su un letto di foglie, alla maniera delle nature morte olandesi del Seicento.
L'opera era stata acquistata per 800 franchi dall'amico, storico dell'arte e banchiere, Charles Ephrussi, che ne aveva però inviati 1000 all'artista.
Manet, che era altrettanto galantuomo, scelse di ringraziarlo come meglio sapeva fare, omaggiandolo di un dipinto. Realizzò pertanto il quadretto, inviandolo a Ephrussi con un biglietto di accompagnamento: "Ne mancava uno al vostro spazio".
A differenza dalla prima opera, convenzionale e strutturata, "L'asparago" dimostra una libertà espressiva e compositiva straordinaria.
Il minuto ortaggio è appoggiato sul bordo di un piano di marmo, che corre leggermente in diagonale rispetto alla superficie della tela.
Il tavolo si sviluppa in verticale lungo tutto lo spazio a disposizione, scevro di ogni altra indicazione di luogo o tempo.
Anche il partito cromatico dà prova di grande raffinatezza: Manet sceglie un'elegante variazione tono su tono, riecheggiando nel materiale la tinta avorio dell'asparago e riprendendo nelle venature la punta di quest'ultimo, tinta di viola, rosa e verde.
L'opera, pur scaturita da un'occasione particolare, si lega a un piccolo gruppo di analoghe creazioni contemporanee, spesso nate come piccoli doni, quali il già menzionato bouquet di violette per Berthe Morisot, o le tre mele dipinte per un'amica, Mery Laurent.
Simili motivi, perlopiù acquerellati, si ritrovano anche nelle lettere scritte dall'artista, quale accompagnamento alle parole. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 17/9/2021, 10:08
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