Ritratto di giovane donna (La Fornarina), Raffaello, 1518 - 1519

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view post Posted on 17/3/2011, 13:46     +4   +1   -1
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raphael_FornarinaPR

Ritratto di giovane donna (La Fornarina), 1518-1519
olio su tavola, 85×60 cm
Roma,Galleria Nazionale d'Arte Antica, Palazzo Barberini



La tavola si trovava, alla fine del Cinquecento, nella dimora romana della contessa di Santafiora, dalla cui casa passò nella collezione del duca Buoncompagni ed infine in Palazzo Barberini.
« Fornarina è il nome con cui è nota, forse nell’accezione settecentesca di “amante”, data l’impudica presentazione, ma forse proprio per indicare Margherita, la donna appassionatamente amata da Raffaello, figlia di un fornaio» - scrivono Ferino Padgen e Zancan - della contrada romana di Santa Dorotea, Francesco Luti, colei a cui venivano imputati, dai biografi del pittore, gli eccessi amorosi che avrebbero condotto Raffaello alla sua morte precoce.

Nelle postille cinquecentesche ad una edizione di Vasari del 1568 posseduta dal notaio Giuseppe Vannutelli in Roma sarebbe stato chiaramente indicato il nome proprio della donna di Raffaello a cui fa riferimento il Vasari, il nome riportato era Margherita. Esisteva inoltre a Roma una tradizione orale sulle case dove avrebbe vissuto la donna amata da Raffaello. R. Lanciani (1907), che riporta la leggenda, ne indica tre: la prima accanto all'angolo tra via S. Dorotea e la porta Settimiana, al piano terra, la seconda a vicolo del Cedro (già via del Merangolo) vicino alla chiesa di S. Egidio in Trastevere, la terza sarebbe stata il palazzetto Sassi in Parione, in via del Governo Vecchio 48 e nell'androne di questo fu posta nell'Ottocento una lapide - che dicevano rinnovasse una più antica - con la scritta "Raphaeli Sancti Quae claruit dilecta Hic fertur incoluisse". Oltre alla tradizione, confermata poi dalla lapide, quest'ultima dimora divenne la più attendibile in seguito alla scoperta di una indicazione proveniente dall'Archivio Vaticano, "una casa di Messer Benedetto Sacco abita Franco senese fornaro", indicazione immediatamente messa in relazione alla leggenda della Fornarina e Franco, "senese" come il Chigi, e per di più "fornaro", non poteva essere che il padre della Fornarina.

L'identificazione fu perfezionata dalla scoperta di un documento pubblicato dal Valeri (1897) che avrebbe indicato il presunto ritiro nel Convento di S. Apollonia in Trastevere della Fornarina, quattro mesi dopo la morte di Raffaello: "al dì 18 agosto 1520. Hoggi è stata ricevuta nel nostro Conservatorio MA Margherita vedoa figliuola del quodam Francesco Luti di Siena". L'epoca, il nome, la paternità e l'origine senese concorsero a far sì che il nome della Fornarina fosse definitivamente stabilito in Margherita Luti, senese, e determinarono la leggenda.



Sebbene firmata “RAPHAEL URBINAS”, sul bracciale che impreziosisce il braccio sinistro della giovane donna, non tutta la critica in passato aveva riconosciuto all’opera l’autografia raffaellesca e si era speso, infatti, il nome di uno dei suoi più importanti allievi, quello di Giulio Romano, in piena attività nella bottega del maestro negli ultimi anni del secondo decennio del secolo.
Tuttavia, anche in base a indagini diagnostiche, attualmente si è propensi a riconoscere all’opera - nella quale sono rielaborate, partendo da uno spunto leonardesco, suggestioni classiche - la piena autografia di Raffaello, fatto salvo forse per il volto che potrebbe essere frutto di un intervento di Giulio Romano. Naturalmente uno dei motivi che hanno maggiormente suscitato l’interesse della critica è se la Fornarina e la Velata rappresentino la stessa persona amata dal pittore. (M.@rt)


Fornarina Velata





Edited by Milea - 25/8/2021, 14:26
 
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Il Gioiello



Gioiello_Fornarina

Il gioiello che adorna il turbante della Fornarina appare del tutto analogo al gioiello che compare sul velo della "velata" della Galleria Palatina di Palazzo Pitti, stilisticamente molto simile ad un pendente da collo, ma di dimensioni inferiori; con una grossa pietra centrale, un rubino di taglio quadrato, sormontata da una più piccola, uno zaffiro o uno smeraldo, incastonati con un motivo a piccole volute tutto intorno.

In basso termina con una perla scaramazza forata e trattenuta da un filo d'oro. Le due pietre sono incorniciate presumibilmente da un nastro attorcigliato, in oro con lumeggiature in smalto bianco.

Tutti i pittori che hanno ripreso l'iconografia del dipinto, da Giulio Romano a Ingres, hanno dato risalto a questo particolare.

Gioielli simili a questo, utilizzati come pendenti da collo, sono dipinti da Raffaello nel ritratto di Maddalena Doni di palazzo Pitti o nel dipinto della Borghese con la Dama con Liocorno.


L' Anello




Anello

Il piccolo anello in oro con incastonata una pietra, portato all'anulare della mano sinistra, fermato alla seconda falange, è un anello da sposa. Questa interpretazione nuziale dell'anello non è accettata da J. Croven che vede nell'iconografia del dipinto un diretto riferimento ad una immagine petrarchesca legata ai sonetti di Raffaello.
Una notazione curiosa è che l'anello nuziale, posto secondo l'usanza dell'epoca alla falange dell'anulare della mano sinistra, risulta in origine ricoperto da una velatura del colore dell'incarnato, che lo cancella come fosse un pentimento. Infatti a riprova che non era visibile, le copie antiche del dipinto, come la copia Borghese, non riportano questo particolare, che compare solo quando il colore originale cade in parte, ed è quindi presente nelle incisioni settecentesche.




Edited by Milea - 25/8/2021, 14:28
 
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L'Acconciatura



Acconciatura1


L'acconciatura da testa della Fornarina si configura come una foggia del velo tipico delle donne romane.

Il tessuto del "panno alla romana" era spesso in seta, con la caratteristica sfumatura giallastra che si riscontra nella "Velata" oppure "vergato" a colori con la trama talvolta in oro, come in numerose figure femminili dei dipinti di Raffaello quali la Madonna Sistina, la Maddalena nella Santa Cecilia, e soprattutto come nella "sciarpa romana" che cinge il capo della Madonna della Seggiola.

In particolare Isabella d'Este mette in voga, alla corte di Mantova, l'acconciatura detta della "capigliara" che raccoglieva i capelli in una massa trattenuta da una reticella o da un velo e che sembra influenzare la foggia del velo della Fornarina, attorcigliato come un turbante e annodato alla nuca, con un lembo bordato di una fitta frangia, assicurata al capo da un cordoncino dorato ed adornato da un gioiello del tutto simile a quello che ferma il manto sulla testa della "Velata".







Acconciatura-2






Edited by Milea - 25/8/2021, 14:30
 
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Analisi Botanica dello sfondo



Mirto

Il Mirto - Myrtus communis L.

Arbusto sempreverde della flora mediterranea, fa parte della famiglia delle Mirtaceae; presente nella boscaglia dei territori litoranei, certamente più abbondante e denso, allora, assieme ad altre sempreverdi, costituiva folti e lussureggianti boschi. Ripetutamente citato da Ovidio e Claudio come pianta sacra a Venere, divenne emblema di amore e desiderio. Plinio lo considerò anche simbolo di fecondità e lo cita già presente ed utilizzato in circostanze e cerimonie sin dai primi anni della fondazione di Roma.




Mela_cotogna



Il Melo Cotogno - Cydonia oblonga Mill.



Arbusto cespuglioso allo stato spontaneo, appartiene alla famiglia delle Rosaceae (Pomoideae) e presenta quindi, un frutto a pomo.
La descrizione potrebbe essere in sintonia con le forme botaniche del dipinto anche per le interpretazioni che nella simbologia offre il frutto del cotogno.
Frutto che essendo nel dipinto piccolo e quindi acerbo, starebbe a significare il non totale compimento dell'amore e della felicità di cui è simbolo.
Tale frutto infatti era dedicato a Venere e utilizzato nei riti matrimoniali come buon auspicio anche di fecondo amore.




Edited by Milea - 25/8/2021, 14:32
 
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Il Colore e i Pigmenti



Viso_Fornarina


Sulla tavola è stesa una sottile preparazione a gesso e colla, sulla cui superficie si vedono dei segni a andamento parallelo, dovuti ad una rasatura eseguita con un raschietto a denti fitti.

Il dipinto è stato eseguito dal pittore in maniera diretta e immediata, probabilmente di fronte ad una modella; il disegno sulla preparazione mostra una diversa impostazione del braccio, corretta direttamente con la stesura pittorica.

Il viso è dipinto con sottilissime pennellate, leggere velature e un continuo gioco di trasparenza delle stesure che dà una particolare levigatezza e luminosità al volto.

Il busto e le braccia sono condotti con una tecnica simile a quella descritta, ma meno minuziosa è la tessitura delle pennellate e talvolta il colore acquista più corpo come per catturare diversamente la luce.










Braccio_Fornarina








Una campitura grigio chiaro,
visibile lungo il bordo inferiore
e in un'abrasione sul braccio destro,
fa da base
alla stesura dell'incarnato
e del manto rosso
e già costruisce
alcuni passaggi chiaroscurali.












Ventre_Fornarina






La definizione
dei chiari e degli scuri
sul ventre e sul velo
che lo copre
è più sommaria,
con passaggi netti
dall'uno all'altro:
alcune delle luci sono eseguite
al di sopra dell'ombra
senza costruire i mezzi toni.











Labbra_Fornarina




L'incarnato è stato dipinto con impasti di colore a base di biacca e di cinabro, cui si aggiungono terra d'ombra e nero a base di carbonio per le parti in ombra; nelle gote e nelle labbra i valori rilevati con la fluorescenza X relativi al mercurio, minerale che caratterizza il cinabro, aumentano considerevolmente e la presenza di ferro e manganese nel punto di misura sulle labbra potrebbe indicare che il rosso sia stato velato con terra d'ombra nelle parti più scure.


Occhio_Fornarina




Nell'occhio è stata registrata biacca con modeste aggiunte d'azzurrite e lapislazzuli, che rendono più freddo il bianco della sclera. I capelli sono dipinti con nero a base di carbonio e piccole quantità di terre, pigmenti che sono stati impiegati anche per il marrone dell'iride.



Turbante_Fornarina


Il turbante è costruito
partendo dalla definizione di larghe fasce
campite in ocra e in azzurro,
sulle quali sono dipinte,
in giallo sull'azzurro e viceversa,
le righe che formano il disegno del tessuto;
sottili pennellate,
sovrapposte alle campiture di base,
rendono le luci e le ombre delle fitte pieghe.
I gialli sono ottenuti con ocra e giallo
di piombo e stagno,
cui si aggiungono cinabro
per i toni più caldi e terre negli scuri;
le campiture azzurre di base
sono ad azzurrite mentre le righe
sono eseguite con lapislazzuli.









Bracciale_Fornarina





Il lapislazzuli
costituisce anche l'azzurro del bracciale,
la cui iscrizione
è eseguita con oro in polvere.







Il cielo ha una prima stesura a base di biacca e azzurrite ed è finito con una campitura sempre a biacca, ma con l'aggiunta di lapislazzuli, pigmento di maggior pregio, con il quale si ottiene un tono più brillante di azzurro. La vegetazione è dipinta impiegando colori a base di rame, spesso utilizzando una stesura di fondo bruno - rossastra, assai trasparente.


Cielo_Sinistro Cielo_destro




Edited by Milea - 25/8/2021, 14:36
 
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Il Supporto



Retro_Fornarina


Il dipinto misura 85,5x61,5 cm ed è formato da un'unica asse di pioppo, di spessore compreso tra 1,8 e 2 cm, con due traverse orizzontali, quella superiore in legno di pioppo, l'inferiore in castagno. Le traverse sono inserite in scassi a coda di rondine, leggermente rastremati ad una delle estremità, in verso opposto l'uno all'altro.

Le due traverse sono state notevolmente assottigliate con grossolano lavoro d'ascia, che ha asportato quasi completamente la parte emergente della traversa mettendo in vista alcune gallerie di tarlo: si tratta quindi di un intervento effettuato in tempi recenti, forse per l'inserimento in una nuova cornice.

La mancanza di significative deformazioni (si rileva infatti solo un leggero imbarcamento), fa pensare che il legno fosse ben stagionato al momento del suo utilizzo.
Numerosi piccoli fori rotondi, dovuti allo sfarfallamento d'insetti xilofagi, sono presenti in particolare nella metà destra del dipinto, dove il legno ha le fibre più regolari. Fonte



Edited by Milea - 25/8/2021, 14:38
 
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