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Trittico degli eremiti, dal 1493 olio su tela 86,5x60 (tavola centrale) - 86,5x 29 cm (tavole laterali) Venezia, Palazzo Ducale
Il trittico - purtroppo molto sofferente per il fuoco che lo ha danneggiato e per le ridipinture e le manomissioni - ornava, secondo alcuni critici, l’altare dedicato al santo nella cattedrale di s’-Hertogenbosch. I tre eremiti raffigurati rappresentano i gradi di elevazione del misticismo dell’anima. Nel pannello centrale Bosch raffigura san Gerolamo, utilizzando un’iconografia affatto differente rispetto a quella dell’identico soggetto di Gand (ma anche rispetto a quella del serio studioso immerso tra i libri).
Qui il santo non è in prostrazione, quanto piuttosto in profonda meditazione davanti al crocifisso, in uno scenario fatto di ruderi pagani. L’altare è stato ricavato in una sorta di trono e sul suo fianco si scorge un bassorilievo con la raffigurazione di Giuditta e Oloferne ( metafore della vittoria di Cristo sul paganesimo) e un altro con un cavaliere e un unicorno (simbolo di purezza virginale e attributo della Madonna).
A confermare il prevalere del cristianesimo si verifica anche un evento straordinario, la caduta dell’idolo pagano dal piedistallo sul quale un uomo è raffigurato in adorazione del sole e della luna (vi si scorge significativamente anche un’”eretica” civetta nel foro del basamento).
Alle sue spalle si innalza una sinistra capanna dalla quale spuntano escrescenze vegetali. Nell’anta di sinistra è affrontato il consueto tema di sant’Antonio, alle prese con le tentazioni della carne ( la donna nuda dietro il drappo) e i demoni infestanti la città in fiamme.
Sant’Egidio è il soggetto dello sportello di destra: ai suoi piedi è la cerbiatta, sua unica compagna d’ eremitaggio ( la freccia nel suo petto era in realtà per l’animale). (M.@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 08:51
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