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Andy Warhol Hammer and Sickle 1976 Vernice di polimeri sintetici e inchiostro serigrafico su tela 182,9X218,4cm MoMa - New York
Pare che la prima idea per questa serie sia venuta a Warhol in Italia, osservando sui muri di Roma i numerosi graffiti che rappresentavano il simbolo per eccellenza del comunismo.
Tornato negli Stati Uniti, l'artista si procura da un ferramenta i due oggetti, e li fotografa cercando di tenere sempre in primo piano il nome del modello e la marca del prodotto, impressi sul manico della falce, "Champion n° 15 by True Temper".
Quindi stampa le fotografie su tela, intervenendo col colore in maniera sobria e distaccata, con campiture regolari in cui privilegia, ovviamente il colore rosso. In questo caso, la scelta cromatica non è intesa a colorare gli oggetti stessi, quanto piuttosto la loro ombra lunga, generando un singolare effetto di duplicazione; in altri verrà invece a coincidere blandamente con gli oggetti, colorandoli sullo sfondo bianco.
Più rari sono i casi in cui l'artista sperimenta l'utilizzo di altri colori, distaccandosi totalmente dal valore simbolico degli oggetti per puntare semplicemente sulla loro realtà di "natura morta".
Warhol esporrà la serie con grande successo nel gennaio 1977 da Leo Castelli , dopo più di undici anni dalla sua ultima personale.
Scriverà David Bourdon su "Village Voice": "I quadri 'falce e martello' di Warhol sono stati probabilmente pianificati per sollecitare certi capitalisti che si compiacciono di mostrare questo genere di trofei nei loro salotti e nelle sale dei loro consigli d'amministrazione. Ma Warhol, da acuto stratega qual era, deve avere certamente considerato la possibilità che i quadri potessero attrarre anche chi pendeva a sinistra. La serie 'Hammer and Sickle' di Warhol è forte e traboccante di umorismo". ( Mar L8v )
Edited by Milea - 31/8/2021, 13:56
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