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L’adorazione dei Magi, dal 1474 circa Tempera e olio su tela, 71,1x56,5 cm New York, The Metropolitan Museum of Art
Solo di recente questa tavola è stata condotta con una cauta sicurezza all’interno del catalogo boschiano. Di volta in volta considerata opera giovanile, di bottega, copia o pastiche, fa propendere oggi per una cronologia molto precoce, agli esordi dell’attività del pittore, con o senza l’ausilio dell’atelier. Confermano questa datazione l’uso di figurine piuttosto arcaiche e della foglia d’oro per il tappeto su cui siede la Vergine e per le suppellettili dei Magi, nello stile dei pittori fiamminghi più antichi.
La tavola sarebbe stata composta più o meno durante la stessa fase creativa dell’Ecce Homo di Francoforte: non può sfuggire la stretta somiglianza tra i volti del re barbuto di questa tavola e di Ponzio Pilato nella composizione tedesca.
Paul Vandenbroeck ha anzi sostenuto, considerando l’analoga dimensione dei due dipinti, la datazione coincidente e la forte somiglianza tra i particolari delle architetture, che facessero parte, insieme ad altre perdute composizioni, di un ciclo sulla vita di Cristo.
Occorre tuttavia sottolineare le analogie: il paesaggio di sfondo, la coppia che balla, gli uomini a cavallo e la tettoia infestata dal muschio, con il soggetto analogo conservato al Prado: ciò farebbe invece supporre la derivazione del dipinto in oggetto dal prototipo più celebre.
Una tavola di identico soggetto, conservata a Rotterdam e un tempo considerata prototipo, a un’analisi di datazione del legno è risultata una copia posteriore di molti decenni. (M@rt)
Edited by Milea - 25/8/2021, 11:18
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