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Andy Warhol Hammer and Sickle 1976 Vernice di polimeri sintetici e inchiostro serigrafico su tela 182,9X218,4cm The Andy Warhol Foundation - New York
Rispetto all'opera precedente, quest'altro sviluppo della serie dedicata al simbolo del comunismo sovietico si caratterizza per una semplificazione del rapporto tra stampa serigrafica e distribuzione del colore, compensata peraltro da un'apparente trascuratezza della stampa, che sembra duplicare la figura del martello.
Operando la trasformazione delle componenti di un simbolo standardizzato negli elementi di una natura morta, Warhol sembra imboccare una direzione opposta rispetto a quella intrapresa negli anni Sessanta: là si trattava della ripetizione meccanica e indifferenziata di un mito, qui dell'ironica demolizione di un simbolo.
Profondamente scettico nei confronti di qualsiasi utopia, Warhol sembra leggere una sorta di identità tra le democrazie mediatiche e i regimi comunisti: entrambi per lui portano al vuoto, all'omologazione della vita e del pensiero, ed entrambi si costruiscono sulla stessa violenza e sugli stessi simboli.
Così, nonostante l'ironia da Bourdon, la serie ha un'innegabile qualità luttuosa, evidente anche ne l suo costruirsi, come molti "Disasters", sugli accordi del bianco, del nero e del rosso.
Strumenti di lavoro, la falce e il martello, sembrano anche delel armi insanguinate e deposte, quasi a simboleggiare un sogno sfociato nel sangue, l'altra faccia della medaglia che porta sul recto le sedie elettriche degli anni Sessanta. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 31/8/2021, 13:58
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