Madonna delle Perle

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view post Posted on 8/2/2011, 15:31     +1   +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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madonna_delleperle

Madonna delle Perle, anteriore al 1171
Palermo, Museo Diocesano




L'icona della Madonna delle Perle, è così denominata per via delle numerosissime perle che, come ex-voto, ne ricoprivano la sacra immagine; fu donata da Matteo Ajello, Gran Cancelliere di Guglielmo II e di Tancredi e fondatore, nel 1171, della chiesa e del monastero palermitano di Santa Maria de Latinis. Per secoli l'icona rimase in questa chiesa ove ricevette la venerazione dei fedeli. La splendida chiesa ed il suo monastero furono però distrutti durante l'ultima guerra, ma questa icona non rimase danneggiata poiché fu trasferita poco prima del fatidico 9 maggio 1943, giorno in cui gli alleati distrussero la chiesa del Gran Cancelliere, dove la sacra immagine era venerata da otto secoli.

Nel marzo o nel maggio del 1171 Matteo d'Ajello, vicecancelliere di Guglielmo II re di Sicilia, consegnava a Marotta, prima badessa del monastero di S. Maria de Latinis, e sua parente per parte di madre, i beni immobili e mobili dettagliatamente elencati in due documenti notarili, nei quali, su entrambi i fogli, particolare attenzione era stata riservata alla grande icona delle Madonna delle Perle:

“Abbiamo donato anche un'altra icona grande, nella quale è l'immagine della Gloriosissima Vergine Maria, che tiene Cristo sulle braccia (Cristum in ulnis tenents). Essa nella corona di Cristo, nella corona della Vergine e tutt'intorno ha cinque libre ed once tre d'argento e nella corona della Vergine ci sono sette smeraldi grandi ed otto perle grandi a modo di lupini e nella corona di Cristo ci sono quattro smeraldi grandi ed altri 12 smeraldi piccoli e sedici perle della qualità di un cece, e nella corona di Cristo e della Vergine ci sono 1492 (millequattrocentonovantadue) perle.”

madonna_Viso

Originariamente il titolo della Madre di Dio raffigurata in questa icona, era “Madonna dell'Udienza”.
La tradizione, riportata in un racconto del 1654 di Ottavia Caierano, vuole che una donna "vinta da cieca cupidigia (...) involassi una delle perle più grandi della corona e nel pugno chiuso seco la portò via (...) ma ecco che non potè più aprire la mano", fintanto che, dopo essersi pentita, "di tutto cuore del commesso fallo" non tornò in chiesa a restituire la perla sottratta.

Una curiosa anomalia nella tradizione di questa icona, vuole la rivendicazione dell'opera direttamente alla committenza normanna in terra di Sicilia, a discapito di una più diffusa tradizione che attribuisce quasi sempre la fattura di questi sacri dipinti all'Oriente, in modo tale da aumentarne il carisma.
Il dipinto, ferma restando la sua datazione entro il 1171, potrebbe essere stato importato.


madonna_perle_Gesu

La fronte alta di Gesù, così come il suo atteggiamento pensoso, sono i chiari simboli della divina sapienza, assieme al classico rotolo, simbolo della Suo ruolo di Maestro, mentre il colore rosso intenso della Sua tunica prefigura la Sua futura passione.
ll curioso drappo di un rosso diverso che cinge la vita del Bambino, vuole simboleggiare l'Amore della Madre che passando al figlio si sublima acquistando luce divina, cioè intensificando il tono di rosso. Questo “perfetto abbraccio d'amore” si combina in maniera singolare con i clavi della Sua tunica, di regola allusivi alla regalità, e richiama l'abbigliamento (veste con cintola e bretelle) indossato tipicamente da Gesù nelle raffigurazioni della presentazione al tempio, quando il profeta Simeone svela alla Vergine la missione del Figlio di Dio e la sua futura sofferenza di madre.

Il forte contrasto fra la dolcissima tenerezza della Madre, unita alla sua malinconica espressione del viso, ed il volto corrucciato e imperioso di Gesù con il Suo braccio decisamente e fermamente proteso nel gesto della benedizione esprimono, come solo l'arte sa fare, il sublime mistero dell'Amore fra Madre e Figlio e Umanità intera.
Nell'icona, la Madre ci offre, con malinconica dolcezza, le sofferenze del Figlio e il Suo Amore; il Cristo offre la sua forza e la solida certezza della Sua Fede, sicuro rifugio e salvezza per ogni essere umano.




Edited by Milea - 29/7/2021, 21:32
 
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