Come prima, Ogni giorno, ogni istante, dolcemente ti dirò...

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view post Posted on 31/12/2010, 21:31     +1   -1
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Sulla genesi di ''Come prima'' ci sono versioni contrastanti...

Una è quella raccontata da Giorgio Berti e riferita da Gianni Borgna nella sua "Storia della canzone italiana": gli autori (Di Paola, Taccani e Panzeri) la proposero a Gürtler, alla ricerca di materiale italiano da incidere. Si trattava di un brano lento che non incontrò i favori dell'editore, alla ricerca di una "Only you" italiana. La canzone gli era parsa troppo melensa, tanto da fargli commentare: "Una nenia così è capace di cantarla anche il mio fattorino". Al che, secondo la leggenda, un collaboratore avrebbe suggerito di fare il tentativo e chiamare il fattorino - Antonio Lardera, che con un'interpretazione in stile Platters conquistò la stima del datore di lavoro.
Tuttavia Bruno De Filippi, chitarrista dei Campioni, ricorda la faccenda in modo molto diverso. Sull'onda del buon riscontro delle incisioni in napoletano, Gürtler accarezzò l'idea di ripetere l'esperimento in italiano. "Come prima" sarebbe dunque nata incaricando gli autori di sfornare una canzone sulla falsariga del lavoro già svolto dal gruppo. Inoltre, a quanto ricorda De Filippi, Tony Dallara non è mai stato il fattorino di Gürtler, anche se ad occupare tale mansione fu effettivamente un aspirante cantante. Si trattava infatti di Michele Scommegna, diventato in seguito famoso con il nome d'arte di Nicola Di Bari.

Nel 1958, l'Italia canora è scossa da una piccola rivoluzione:

Ad innescarla è Antonio Lardera, un 22enne di Campobasso che incide, col nome d'arte di Tony Dallara, "Come prima". In contrasto con i dettami del bel canto all'italiana, Dallara grida a pieni polmoni il testo della canzone, "singhiozzandone" le sillabe alla maniera di Tony Williams, la voce principale dei Platters. La canzone era stata sottoposta alla commissione selezionatrice del Festival di Sanremo, della quale faceva parte anche il poeta Giorgio Caproni, ma era stata scartata per le sue caratteristiche anomale. In effetti, molti critici gridarono allo scandalo per la aperta rottura con la tradizione del bel canto - ma buona parte del pubblico, soprattutto i più giovani, rimasero affascinati dal nuovo stile, i cui interpreti vennero sprezzantemente definiti "urlatori".
Si trattava in effetti della versione italiana di un fenomeno di origine statunitense. "Come prima" infatti era ispirata al successo dei già citati Platters, la cui "Only you" era diventata inaspettatamente un best seller anche in Italia: 400 mila copie vendute (per il nostro mercato, un record. All'epoca, solo 40.000 copie costituivano un miracolo). Il successo del quintetto americano aveva indotto molti a pensare che si potesse azzardare una versione italiana della loro formula. Primo fra tutti, Walter Gürtler, il discografico che li aveva lanciati in Italia.

Le due piccole rivoluzioni di "Come prima" sono allora le stesse di "Only you" e di "The great pretender" dei Platters. Dallara, invece di "porgere" la canzone la interpreta ad alta voce, intercalando qua e là alcuni tipici "singhiozzi" alla Tony Williams. Inoltre in sottofondo si sente il piano dividere la nota in tre rapidi colpi che ne fanno uno strumento da accompagnamento ritmico in grado di trainare il brano più del contrabbasso, e conferire movimento a una canzone lenta, un cosiddetto "slow". E' il cosiddetto stile "terzinato", ovvero una sequenza di brevi note uguali tra loro che consentono di tenere il tempo contando "un, due, tre, un, due tre".

Un successo povero:

Nonostante le 250.000 copie vendute, qualche anno fa Tony Dallara ebbe a dire che da "Come prima" aveva ottenuto una cifra equivalente a 100.000 lire di oggi. A quanto pare, dopo il "boom", Gürtler si pentì e gli regalò una Mercedes, ma come spesso succedeva all’epoca, con l’industria discografica ai primi passi e cantanti non ancora smaliziati come quelli odierni, tutti i diritti andarono alla casa discografica. Fu solo a partire dagli anni ’70 che gli interpreti cominciarono a guadagnare cifre davvero ragguardevoli. Non è questo pensiero tuttavia a suscitare i maggiori rimpianti a Dallara, che in un’intervista tratta dal volume "Sanremo 50" afferma: "Sono amareggiato quando non mi riconoscono come il primo innovatore, l’artista che picconò la canzone italiana. Sono stato anche l’unico cantante ad avere in classifica contemporaneamente sette brani: oltre a "Come prima", erano in hit-parade anche "Ti dirò", "Julia", "Ghiaccio bollente", tanto per dirne alcuni. E mi dispiace quando fanno una trasmissione su Raiuno per celebrare i 50 anni di Sanremo e non solo non mi invitano, ma non ricordano neanche che ho vinto nel 1960 con ‘Romantica’. Queste cattiverie mi amareggiano. I guadagni no. Sono importanti, ma non contano".

Interpreti:

Tony Dallara
: vero nome Antonio Lardera, nasce a Campobasso il 30 giugno 1936.
Re degli urlatori, nel 1958 pubblica i suoi primi successi, Ti dirò e Come prima. Nel 1960 vince assieme a Renato Rascel il festival di Sanremo con Romantica.











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1958, E. Di Paola-M. Panzeri-S. Taccani





La notte, come allora, magica scende,
la luna splende
e tu sei qui.
Mi sento un po' confuso... non so capire
e ti so dire
solo così...
Come prima,
più di prima
t'amerò.
Per la vita
la mia vita
ti darò.
Sembra un sogno
rivederti,
accarezzarti,
le tue mani
fra le mani
stringere ancor.

Il mio mondo,
tutto il mondo
sei per me,
a nessuno
voglio bene
come a te.
Ogni giorno,
ogni istante,
dolcemente
ti dirò:
«Come prima,
più di prima
t'amerò».
«Come prima,
più di prima
t'amerò».

 
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