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Gustav Klimt
Viale nel parco dello Schloss Kammer
1912
Olio su tela
110X110cm
Österreichische Galerie Belvedere - Vienna
Il confronto tra il dipinto e alcune fotografie che riprendono il viale d'accesso al castello mostra come l'artista avesse volutamente alterato la veduta.
I rami superiori degli alberi sono stati innaturalmente intrecciati, formando una campana verde e l'apertura che conclude la visione a cannocchiale è congegnata in maniera da ritagliare nella facciata una forma particolare, che ricorda quella delle chiese barocche austriache.
La linea dell'orizzionte è nuovamente esclusa dalla composizione e la lunghezza del viale è stata accorciata: Klimt ha pertanto trasformato un panorama reale in un'immagine decorativa e certamente più pregnante.
Ha scelto inoltre un'inquadratura non frontale, bensì diagonale, che potenzia l'effetto di profondità della visione.
L'idea deriva dalle stampe giapponesi, cui il pittore stava guardando all'epoca con rinnovato interesse, ma più ancora, dalla loro interpretazione offerta dai quadri di Vincent Van Gogh.
Sue opere erano già state esposte alla Secessione nel 1903, nella mostra dedicata agli sviluppi dell'Impressionismo, ma il pittore olandese era stato rappresentato anche alla Kuntschau del 1909 e, a vent'anni dalla morte, era ormai riconosciuto come una delle figure più importanti dell'arte contemporanea.
Da Van Gogh, Klimt riprende visibilmente la rappresentazione dei tronchi degli alberi, profilati da una linea di contorno scura, e animati da tocchi di colore che ne fanno vibrare la superficie, ma anche l'impostazione generale del dipinto, strutturata con particolare attenzione al carattere ornamentale dell'insieme.
L'effetto è accresciuto dalla ripetizione delle piante, che funzionano come le quinte di un palcoscenico, dall'inclusione nel quadro di pochi elementi e dalla sostanziale tricromia verde-marrone-giallo. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 2/9/2021, 11:30 |
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