Andy Warhol, Biografia dell'artista

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view post Posted on 28/12/2010, 10:08     +1   -1
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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Andy Warhol


"La pop art è un modo di amare le cose.
Non è forse la vita una serie d'immagini,
che cambiano solo nel modo di ripetersi?"




Andy Warhol, nome d'arte di Andrew Warhola, pittore, scultore, regista e produttore cinematografico, è stato la figura predominante del movimento pop art statunitense. Nacque a Pittsburgh, il 6 agosto 1928 da una famiglia di immigrati ruteni del villaggio di Miková presso Medzilaborce (Slovacchia).

AndyWarhol

La Rutenia è il toponimo utilizzato per le regioni dell'Europa orientale abitate da popolazioni slave e di origine vichinga Rus' di Kiev. Il nome trova la propria origine nel termine Rus', da cui la moderna parola Russia, che significa appunto terra dei Rus'. Oggi il territorio storico del Rus' di Kiev, forma parte dei territori dell'Ucraina, della Bielorussia, della Russia, una piccola parte del nord-est Slovacchia e una striscia di terra della Polonia dell'Est.
Mostrò subito il suo talento artistico, e studiò arte pubblicitaria al Carnegie Institute of Technology (CIT), ora conosciuto come Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Dopo la laurea, ottenuta nel 1949, si trasferì a New York. La "grande mela" gli offrì molteplici possibilità di affermarsi nel mondo della pubblicità, lavorando per riviste come Vogue e Glamour.

La sua attività artistica conta tantissime opere. Le più famose sono diventate delle icone: la ripetizione era il suo stile artistico: su grosse tele riproduceva moltissime volte la stessa immagine alterandone i colori (prevalentemente vivaci e forti). La sua arte, che portava gli scaffali di un supermercato all'interno di un museo o di una mostra d'arte. I prodotti di massa rappresentano la democrazia sociale e come tali devono essere riconosciuti e quindi l'arte deve essere "consumata" come un qualsiasi altro prodotto commerciale.

Successivamente rivisitò anche le grandi opere del passato, come L'ultima cena di Leonardo da Vinci o capolavori di Paolo Uccello e Piero della Francesca.
Andy Warhol ha anche creato sculture che riproponevano in tre dimensioni alcuni dei suoi lavori serigrafici più famosi, come ad esempio le scatole di detersivo Brillo ed altri prodotti inscatolati.




Ha sostenuto e sperimentato altre forme di comunicazione, come il cinema e la musica, producendo lungometraggi e film. L' interesse di Warhol per il cinema si manifesta a partire dal 1963, quando l'artista, dopo aver frequentato la cinémathèque di Jonas Mekas, decide di comperarsi una cinepresa Bolex 16mm. I film di Warhol di questo primo periodo si possono definire minimali: Sleep, Kiss, Eat, Empire, tutti del 1963-1964, mostrano azioni ripetute dilatate nel tempo, riprese con una camera fissa. A Warhol interessa la "composizione dell'immagine" che si viene a creare partendo da un unico punto di vista.
"Questi primi film sono come quadri" che, invece di essere appesi, sono proiettati su una parete bianca. I cinquecento rulli di Screen Test, film ritratti di personaggi in vista alla Factory vengono ripresi per tre minuti su un fondo nero. Warhol chiede ad ogni partecipante del provino (screen-test) di fissare la camera, di non muoversi durante la ripresa e di non sbattere le ciglia, restando con lo sguardo fisso.
Ha sostenuto alcuni gruppi musicali - in primis i Velvet Underground con Lou Reed, la cui famosissima copertina dell'album d'esordio è stata disegnata dallo stesso Warhol, e numerosi artisti anche stranieri tra cui la cantante italiana Loredana Bertè. Ha scritto libri e biografie: il pensiero "commerciale" di Andy Warhol spaziava in ogni campo.

È stato il fondatore della Factory, luogo in cui giovani artisti newyorkesi potevano trovare uno spazio collettivo per creare. L'ampio locale ubicato al quarto piano di un ex fabbrica di cappelli sulla 47º strada, è stato il più noto studio - laboratorio di Warhol, teatro di molti progetti artistici tra il 1963 e il 1968. Circondato da persone cui chiede suggerimenti ed idee, Warhol lavora alla Factory con ritmi da "catena di montaggio". La Factory è una open house, un luogo aperto in cui tutti possono partecipare, anzi, sono invitati a farlo, perché «è dalle idee e dalla personalità di ognuno che Warhol trae il materiale per la sua arte».
La Factory diventa così uno "spazio ideologico" dove molte nozioni sulla pop art si trasformano in stile di vita. Il gruppo forma un nucleo che stabilisce un linguaggio comune, uno stile comune che basa i propri principi sull'accettazione di qualsiasi comportamento, senza pretendere di giudicarlo.



Il 3 giugno 1968, un'artista frequentatrice della Factory, Valerie Solanas, sparò ad Andy Warhol e al suo compagno di allora Mario Amaya. Entrambi sopravvissero all'accaduto, anche se Andy Warhol in particolare riportò gravi ferite e si salvò in extremis. Valerie Solanas dichiarò di aver sparato perché Warhol aveva troppo controllo sulla sua vita: successivamente scrisse anche una sceneggiatura dell'accaduto, proponendola addirittura allo stesso Warhol, che rifiutò categoricamente. Le apparizioni pubbliche di Warhol dopo questa vicenda diminuirono drasticamente.

Morì a New York il 22 febbraio 1987, alle 5.45 del mattino, in seguito a un intervento chirurgico alla cistifellea, dopo aver realizzato Last Supper, ispirato all’Ultima cena di Leonardo, che fu esposto a Milano. I funerali si svolsero a Pittsburgh, sua città natale, e a New York venne celebrata una messa commemorativa.


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Bibliografia delle opere trattate: Rizzoli/Skira, I classici dell'arte


Edited by Milea - 23/8/2022, 10:50
 
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