| Peter the Great Egg - 1903
Presentato da Nicola II a Alexandra Fyodorovna
Mikhail Perkhin (Workmaster) - B. Byalz (pittore delle miniature)
Dimensioni: 4 x 8,3 cm di diametro - statua: 4 cm - miniature: 39 mm.
Proprietario: Virginia Museum of Fine Arts, Richmond - U.S.A.
Fabergé presentò più volte a Nicola, delle uova per commemorare le conquiste e la dinastia dei Romanov. In un elaborato e sontuoso stile rococò, l’ uovo “Pietro il Grande” celebra il bicentenario della costruzione di San Pietroburgo, capitale della Russia, iniziata da Pietro il Grande nel 1703. Lo zar Nicola presentò l'uovo a sua moglie, la mattina di Pasqua, il 19 aprile 1903.
E’ eseguito in oro rosso verde e giallo, platino, diamanti taglio a rosa, rubini quadrati, smalto traslucido giallo e bianco, cristallo di rocca e acquerello su avorio. Conchiglie, foglie, e giunchi sono in oro verde 14 carati, le cime appuntite sono fissate con rubini quadrati. Le date 1703 e 1903 in diamanti taglio a rosa compaiono su entrambi i lati del coperchio.
Nastri di smalto bianco opaco con incisioni recanti dettagli storici importanti, circondano la parte inferiore e superiore di questo uovo.Collegate da festoni d'oro in quattro colori, le quattro miniature di B. Byalz ( precedentemente attribuite a Vasilii Zuiev ) mostrano Pietro il Grande, la capanna di legno che la tradizione dice esser stata costruita da lui stesso, Nicola II e il Palazzo d'Inverno, come era nel 1903. Ciascuna delle miniature è coperta da cristallo di rocca trasparente.
Si leggono le iscrizioni:
“L'imperatore Pietro il Grande, nato nel 1672, fonda San Pietroburgo nel 1703”
“La prima piccola casa dell’imperatore Pietro il Grande nel 1703”
“L'imperatore Nicola II, nato nel 1868, salì al trono nel 1894”
"Il Palazzo d'Inverno di Sua Maestà Imperiale nel 1903".
Il corpo dell’ uovo è rivestito da un medley di foglie intrecciate di alloro (simbolo di trionfo e di eternità), di rose (la vittoria, l'orgoglio e la gioia celeste), e di giunchi. Queste piante simboleggiano l'origine dell’ “acqua viva”: per gli abitanti di San Pietroburgo, il fiume Neva era paragonato al Giordano e ogni anno, nella prima settimana di gennaio, le acque della Neva erano benedette; da qui i giunchi ad indicare anche la fonte della salvezza.
La sorpresa si visualizza quando l'uovo si apre; un meccanismo all'interno solleva dalla metà inferiore del guscio, un modello in miniatura in bronzo su un piedistallo di zaffiro, del monumento dello zar Pietro il Grande sulla Neva. La chiusura dell’uovo reca la doppia aquila, simbolo della dinastia dei Romanov.
Caterina la Grande aveva commissionato la statua equestre al famoso scultore francese Falconet Étienne nel 1766. La zarina voleva rendere omaggio al suo famoso predecessore sul trono russo e stabilire una linea di continuità con i precedenti monarchi, essendo ella una principessa tedesca di nascita. Per questo motivo una scritta sul monumento recita in latino e in russo: Petro Primo Catarina Secunda.
Il riformatore più importante della Russia, è raffigurato a cavallo come un eroe romano, la mano destra protesa, mentre l’animale calpesta un serpente che rappresenta i suoi nemici e le sue riforme. Ironia della sorte il serpente serve come terzo punto di appoggio per la statua. Il basamento è costituito da un unico blocco di granito rosso a forma di rupe; dalla cima di questo scoglio Pietro indica la via per la Russia.
Alta circa 6 metri, il piedistallo circa 7, per un totale di circa 13 metri, sorge sulla Piazza del Senato (Senatskaia Ploschad), di fronte al fiume Neva, circondata dall'Ammiragliato, dalla Cattedrale di S. Isacco e dagli edifici dell'ex Senato e del Sinodo, gli organismi civili e religiosi di governo della Russia pre-rivoluzionaria.
La ragione di questa scelta per la sorpresa sta in una leggenda del XIX secolo, secondo cui fino a quando il "Cavaliere di Bronzo" ( nomignolo dato al monumento) fosse rimasto nel centro di San Pietroburgo, nessuna forza nemica sarebbe stata in grado di conquistare la città. Nel corso dell'assedio di Leningrado (il nome con cui venne ribattezzata San Pietroburgo dal 1924 al 1991), durante la Seconda guerra mondiale, la statua non venne rimossa, ma coperta con sacchi di sabbia e coperture di legno. La protezione funzionò talmente bene che la statua sopravvisse ai 900 giorni di bombardamenti aerei e di artiglieria, praticamente senza danni. Come previsto dalla leggenda, San Pietroburgo non venne conquistata.
Il piccolo modello rimovibile di Pietro il Grande a cavallo di Georgii Malychev, sorge contro una cupola di sole di smalto giallo, circondato da una ringhiera in oro scolpita, che a sua volta è circondata da catene e iscrizioni, su una pavimentazione in oro inciso, all'interno di una lunetta d’oro, nella forma di un muretto. Una replica molto simile, in oro variopinto su un piedistallo di smeraldo, è nel Hillwood Museum & Gardens, in Washington, DC.
 
Nel 1930 circa l’uovo fu venduto ad un acquirente americano sconosciuto e nel 1944 fu acquistato da Lilian Thomas Pratt e donato da questi nel 1947 al Museo di Belle Arti di Richmond, in Virginia, negli Stati Uniti, dove è tuttora conservato.
Edited by Milea - 26/7/2021, 11:05 |
