Donna seduta, Pablo Picasso, 1920

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view post Posted on 22/11/2010, 13:15     +6   +1   -1
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Donna-seduta-Picasso

Pablo Picasso
Donna seduta
1920
Olio su tela
92X65cm
Musèe National Picasso



Tradizionalmente si parla di classicismo a proposito delle opere eseguite da Picasso tra il 1920 e il 1923.
Le tematiche e il modi di rappresentare i soggetti protagonisti sono evidenti riferimenti al mondo antico, che l'artista studiò durante il soggiorno romano: le donne seminude, di cui scorgiamo a volte un seno, i profili greci e le tuniche che le ricoprono.

Il classicismo che guida Picasso nell'esecuzione di queste opere è riletto attraverso l'occhio cubista che lo sradica dal mondo al quale appartiene per reinterpretarlo.

Tutto è enorme, esagerato e monumentale: la donna qui rappresentata è in realtà un gigante buono, dalle mani e dai piedi sproporzionati che fuoriescono da una tunica talmente rigida da sembrare di marmo.

I colori e i giochi di luce e ombra servono a Picasso per manipolare il corpo della donna, dandogli quell'aspetto gonfio e rigido in cui sembra essere bloccata.
Tutto questo non toglie però alla figura di un'eleganza e una femminilità nel gesto come nello sguardo.
La mano appoggiata al viso, sul quale tamburella dolcemente, e le gambe accavallate, ricordano ancora una volta le delicate movenze dei personaggi di Ingres.

L'atteggiamento pensoso e il gomito che sprofonda nella tunica ricordano invece la celebre incisione di Durer "Melencolia I".




"Donna seduta" è un'evoluzione del Ritratto di Olga del 1917, di cui Picasso elimina gli elementi realistico come la poltrona e l'abito, per arrivare a quella semplificazione formale che verrà raggiunta solo dalla scultura degli anni '30. ( Mar L8v )





Edited by Milea - 21/8/2021, 09:12
 
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Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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donna-sedutaP

Pablo Picasso
Donna seduta, 1938
Olio su tela, 65X50cm
Collezione privata



In questa versione della “Donna seduta” del 1938, le differenze rispetto al primo omonimo lavoro realizzato da Picasso sono sostanziali. L’evoluzione continua a cui l’artista sottopone il suo stile, lo porta nel 1937-38, a sperimentare la cosiddetta “ ragnatela”: una struttura reticolare che imprigiona forme e colori in una spirale variopinta. In alcuni casi estremi realizza dei ritratti nei quali la materia del viso sembra lasciare il posto al vimini e alla corda dei cestini.

Picasso rimase affascinato dalle potenzialità espressive che questa tecnica consentiva e, per soddisfare la sua curiosità, eseguì una serie di dipinti e di disegni in cui il supporto cartaceo, come quello in tela, era rivestito completamente da questa trama.

In questa opera una donna, seduta su una sedia, sembra chiusa in uno spazio chiuso e claustrofobico. Il cappello di paglia riprende il disegno del seno scoperto e i segmenti geometrici si che costituiscono lo schienale della sedia e le maniche della blusa, si scontrano con le linee curve del petto. Queste ipnotizzano l’osservatore che a fatica riesce a distogliere lo sguardo dal centro della composizione.

Nel viso deformato, rappresentato sia frontalmente che di profilo, sembra che Picasso abbia inserito delle griglie metalliche al posto della bocca e delle narici. (M.@rt)




 
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