Lottovolante |
|
|
L'Hitchcock migliore:
Ma quello che forse più affascina in "Prigionieri dell'oceano" è la capacità di Hitchcock di toccare temi complessi, profondo.
Vi è innanzitutto il messaggio politico sulla necessità, per coloro che condividono certi valori di fondo, di unire le forze contro i nazifascisti, nemici potenti e determinati. Ma oltre a questo,: il problema etico di come comportarsi con il prigioniero, pur se odioso assassino; la riflessione sul valore assoluto o relativo della legge e la sua applicabilità in situazioni estreme. E ancora: la violenza del dolore psichico, più grave di ogni sofferenza fisica ( la madre che perde il figlioletto, Gus che teme di perdere la fidanzata ); il bisogno che hanno gli uomini di stare vicini e la diffidente determinata dalle divisioni di classe, dall'orgoglio, dalle convenzioni sociali; il recupero dei valori di umanità e solidarietà grazie al progressivo abbandono dei falsi valori ( ricchezza, fama, potere ); la complessità indecifrabile della natura umana ( che cosa davvero passa per la mente di Willy ? ); il significato del "Male"; le potenzialità e i limiti dell'uomo.
Nota giustamente Truffaut che, in "Prigionieri dell'oceano", si intrecciano molto bene, senza mai stridere l'uno con l'altro, due elementi: il conflitto psicologico, e la fiaba morale, senza che il film rinunci per questo ad essere un avvincente film di fiction.
Ed è appunto, in tali casi che ci si imbatte nell'Hitchcock migliore: quando si coniugano felicemente grande cinema, piacere del racconto e riflessione sull'uomo. ( Mar L8v )
|
| |