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Edward Hopper New York movie ( Cinema a New York ) 1939 Olio su tela 82X102cm MoMa - New York
Una sensazione di alienazione traspare dalla posa pensierosa della donna, appoggiata alla parete d'ingresso di una sala cinematografica. Dal tipo di abbigliamento, una divisa, si intuisce che lei è la maschera del cinema, e che attende la fine della proiezione.
La ragazza è bella, bionda ed elegante, nonostante l'abito e l'espressione assorta. Un'ombra scura, che pare un muro divisorio, divide lo spazio della figura dalla sala nella quale si intuiscono le sagome di pochi spettatori, intenti a guardare una pellicola che in quel preciso istante mostra delle montagne innevate.
Le molteplici fonti luminose esaltano l'arredo pomposo e ridondante di velluti e tendaggi, lampade, scale, persino una colonna tortile riccamente ornata.
Il dipinto è improntato sull'ambiguità del gioco degli sguardi: lo "spettatore" del dipinto osserva a sua volta gli "spettatori" che guardano la scena del film. Le numerose prospettive e fonti di luce conferiscono dinamicità a un ambiente che per sua natura è statico, mentre l'unico elemento che potrebbe davvero dare movimento alla scena, la donna, è fermo. La netta divisione dei due spazi può anche essere interpretata come incomunicabilità; ma anche questa è solo un'opinione, una delle tante che può suscitare un dipinto del genere. I dati non suscettibili di interpretazioni, che si rivelano per quello che sono, si colgono nella sapienza del luminismo, del colore, delle forme.
La modella è ancora una volta la moglie di Hopper, Josephine, brava ad interpretare i ruoli che l'artista di volta in volta le richiedeva. I numerosi disegni preparatori della tela ci rivelano ancora una volta come dietro ogni quadro di Hopper ci sia una lunga elaborazione grafica, una gestazione ponderata e studiata nei minimi particolari. ( Mar L8v )
Studies of New York Movie
Edited by Milea - 27/8/2021, 11:47
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