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Edward Hopper
The lighthouse at Two lights
( Il faro a Two lights )
1929
Olio su tela
74,9X109,9cm
The Metropolitan Museum of Art - New York
Hopper ha più volte ritratto edifici costruiti vicino al mare, ma la struttura imponente del faro ha sicuramente ispirato alcuni suoi dipinti più emblematici. Questa tela in particolare è illuminata da una luce zenitale ed evoca il piacere dell'artista nel trascorrere le estati al mare.
Nell'atmosfera straniante e sospesa e nella costruzione dello spazio, in dipinti come questo, la critica ha ravvisato una certa ispirazione "metafisica" che ricorda in particolare un'opera di Giorgio De Chirico "La nostalgia dell'infinito".
L'ombra taglia il faro verticalmente, proprio nel mezzo, come avviene sulla torre del dipinto dechirichiano, e anche il tipo di prospettiva è simile.
Elena Pontiggia (2000) ha notato come la sensibilità espressiva dei due artisti abbia dati in comune: "Lloyd Goodrich, il maggior critico hopperiano, dedica a De Chirico nel 1929 un articolo elogiativo, pubblicandolo su 'The arts', la rivista a cui collaborava anche Hopper".
L'osservazione del Faro a Two Lights guarda il complesso architettonico dal basso verso l'alto, alla sommità di una collina verdeggiante che, a causa della sua notevole pendenza, impedisce di vedere il mare.
Le forme, rese rarefatte dalla luce diafana, diventano pure geometrie.
I colori dominanti sono un intenso blu cielo, un bianco sporco nelle ombre e il verde chiaro e scuro nei cespugli, due cirri di nuvole bianche chiazzano il cielo.
Hopper dipinse una versione più severa del faro a Cape Elizabeth, nel Maine, in un acquerello del 1927, oltre agli oli "Lighthouse Hill e Captain Upton's House nello stesso anno. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 27/8/2021, 12:56 |
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