Le icone delle Feste Fisse

« Older   Newer »
  Share  
Milea
view post Posted on 15/10/2010, 20:03 by: Milea     +1   +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,028
Reputation:
+25,062
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



Le Icone delle Feste fisse


1 gennaio: Circoncisione di Gesù



1circoncisione_e_s_basilio_xviii_sec

Circoncisione e S. Basilio - XVIII sec.

L'icona del primo gennaio raffigura contemporaneamente S. Basilio e la scena della circoncisione di Gesù. E' di origine ed uso liturgico, in quanto destinata ad essere esposta sul proskinitarion nella navata in occasione della festa, ma non è una delle icone codificate, per cui sovente, come in questo caso, suoi singoli elementi sono ripresi da altre icone: Presentazione di Maria al Tempio, Purificazione di Maria (2 febbraio)...



6 gennaio: Santa Teofania
del Signore nostro Gesù Cristo


Il 6 gennaio la Chiesa Bizantina commemora, il Battesimo di Gesù nel Giordano, prima epifania (manifestazione) pubblica della sua divinità: Teofania.

L'avvenimento non ha trovato eco nei vangeli apocrifi che spesso forniscono agli iconografi spunti per particolari da inserire nelle proprie opere, quindi, a parte alcuni generici elementi simbolici, l'intera rappresentazione si basa sui testi canonici e l'innografia.






2epifania_livorno_xviii_sec_resize


Epifania, scuola greca XVIII sec.

Il Cristo occupa come ovvio il centro della scena, nudo, come è nudo l'uomo alla nascita, e di una rinascita si parla. La sua mano destra è piegata nel segno della benedizione.
Su di Lui un raggio giunge dall'alto, in esso appare la colomba rappresentante lo Spirito Santo.

Il raggio giunge dal cielo dove un elemento geometrico prende il posto del Padre non rappresentabile, perché mai visto da alcuno (in alcune icone moderne questi è in realtà raffigurato nella consueta sembianza di uomo anziano).














3epifania_sinai_resize




Epifania,Monastero di S. Caterina del Sinai





Sulla riva Giovanni il Precursore, vestito di pelli - l'uomo vecchio - pone la propria mano sul capo del Cristo. Sulla destra dell'icon,a degli angeli con le mani velate in segno di adorazione, rappresentano le nature angeliche.

Nelle acque del fiume, nuotano dei pesci. Non si tratta di un tratto naturalistico, bensì di un simbolo di vita: nelle acque vive, appaiono una o a volte due figure, un uomo con il capo rivolto all'indietro ed una donna a cavallo di un mostro marino. Sono il Giordano ed il mare, (in greco mare - thalassa - è femminile). L'uomo ha il capo rivolto all'indietro secondo la voce del salmista: Il mare vide e fuggì, il Giordano si volse indietro.













4epifaniamenolbasii


Epifania - Menologhion di Basilio II, fine X sec





In secondo piano appaiono a volte due fanciulli: sono i due affluenti del Giordano.Nella parte inferiore spicca un arboscello, una ascia si trova presso le sue radici; “Già la scure è posta alla radice degli alberi. Ogni albero che non dà buon frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco”.







2 Febbraio: Hypapantì



5presentazione__al_tempio_stavrinikita_1546



La festa della presentazione del Signore al Tempio è probabilmente di origine gerosolimitana, ne dà notizia infatti Egeria nel IV sec. Era celebrata 40 giorni dopo l'Epifania, cioè il 14 febbraio. Solo successivamente fu spostata al 2.





Presentazione al tempio, Stavrinikita 1546

Il nome greco della festa è Hypapantì: Incontro, in quanto l'aspetto fondamentale della festa è l'incontro tra l'uomo nuovo, il Cristo e l'uomo vecchio Simeone.

E' festa despotica, ovvero del Signore: in oriente non ha mai assunto quel significato mariano che ha assunto in occidente. L'icona rappresenta il breve brano evangelico di Luca:, l'incontro di Cristo con Simeone.















6presentazione_al_tempio_kastoria_1400
Presentazione al tempio - Kastoria 1400



Al centro della scena è la Vergine, in atto di porgere il Bambino a Simeone che lo accoglie con le mani velate in segno di adorazione. Dietro di lei è S. Giuseppe. Della scena fa parte anche la profetessa Anna.

Sullo sfondo un baldacchino e delle strutture rappresentano il Tempio in cui si svolge la scena, ma che è rappresentato con le caratteristiche di una chiesa bizantina.


25 marzo: Annunciazione





7porte_chapel_of_St


La festa dell'Annunciazione della Santissima Madre di Dio e sempre Vergine Maria è una delle maggiori feste dell'anno liturgico bizantino. Il Concilio del Trullo ricorda che in essa al pari dei sabati e delle domeniche della Grande Quaresima, si celebra la Divina Liturgia di S. Giovanni Crisostomo anziché quella dei Presantificati in uso negli altri giorni. E' una festa despotica.


Porta Santa, Capp. S. Trifone - Monastero di Chelandariou




La scena dell'Annunciazione viene spesso rappresentata sui due battenti della porta bella dell'iconostasi dove assume un duplice significato simbolico. Da un lato costituisce l'ingresso nel santuario, come l'Incarnazione in essa rappresentata costituisce l'ingresso dell'Umanità nella vita nuova, l'inizio del nuovo patto.

Dall'altro è alla base di quelle immagini / eventi che attraverso la scena dell'Ultima Cena - collocata di solito al di sopra di essa - e passando per la crocifissione alla sommità dell'iconostasi giunge alla gloria del Pantocratore, al centro della calotta absidale o della cupola.





















7annunciazione-costant-ocrida-xiv-sec





Annunciazione, Costantinopoli - Ocrida, 1400 ca.

L'angelo dalle vesti fluttuanti reca in mano il bastone proprio dei messaggeri, l'altra mano è nel segno della benedizione: due dita piegate ad indicare le due nature del Cristo e le altre tre che simboleggiano la SS.ma Trinità.
La Vergine in atteggiamento tra lo stupefatto, il timoroso ed il ritroso è avvolta nel maforion scuro, simbolo di umiltà: è la terra arata pronta a ricevere il seme da far fruttificare.




















8annunciazione-costant-sinai-xii-sec





Annunciazione, Costantinopoli - Sinai XII sec.

E' seduta su un trono dorato collocato sopra una pedana ed i suoi piedi calzati di porpora, simbolo di regalità, sono posti su di un piedistallo che la innalza al disopra della natura angelica. La Vergine sta filando la porpora della tenda del tempio come narrano gli Apocrifi.

Dal cielo scende un raggio che non è di luce, ma di ombra, secondo l'Evangelista: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo.”



















29 giugno: Ss. Pietro e Paolo


Nell'icona liturgica (quella esposta per la festa sull'analoghion davanti all'iconostasi) i Santi sono rappresentati assieme secondo due varianti:



9peter_paul_1 10peter-paul_2

Santi Pietro e Paolo - Creta XVI sec.


Nella prima i due Apostoli sorreggono un edificio, non si tratta di una chiesa, ma della Chiesa, quella chiesa che hanno assieme fondato. La seconda icona rappresenta l'abbraccio tra i due Santi.
Anche se nell'iconografia bizantina i due Apostoli sono privi dei due attributi, le chiavi e la spada, che li contraddistinguono in quella occidentale, i due santi sono sufficientemente caratterizzati da essere riconoscibili tra gli altri personaggi anche nelle icone festive in cui appaiono.


11pietro 12s-pietro-sinai-vii-sec_2

S. Pietro - Sinai VII sec.



S. Pietro è sempre rappresentato con i capelli ricci e la barba corta arrotondata, entrambi bianchi.
E' una iconografia molto antica che si ritrova anche nel celebre bellissimo encausto del Sinai (VII sec.)


13pietro-paolo-cost-1400ca

Santi Pietro e Paolo - Costantinopoli 1400 ca.



S. Paolo è rappresentato con la barba lunga e a punta, di colore castano come i capelli, spesso ridotti ad una corona.


14paolo-teofane-cretese-1546

S. Paolo - Teofane il Cretese, 1546



In quest'altra icona sempre proveniente dal Sinai, ma del XIII-XIV sec., i due Santi appaiono assieme a S. Andrea.


15paolo-andrea-pietro-sinai-xiii-xiv-sec

Ss. Paolo, Andrea e Pietro, Sinai, XIII - XIV sec.





Edited by Milea - 30/7/2021, 14:38
 
Web  Top
1 replies since 15/10/2010, 20:03   2773 views
  Share