Cap.8 - Omnia munda mundis, "Tutto è puro per i puri di cuore"

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 21/9/2010, 20:39     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,051
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:


Cap.8 - Omnia munda mundis



jpg



“Tutto è puro per i puri di cuore”: così si traduce abitualmente quella strana frase con la quale padre Cristoforo zittisce il portinaio del convento di Pescarenico, fra Fazio, che ha qualche perplessità per quegli ospiti serali inaspettati, tra i quali anche una giovane.
C'è proprio da chiedersi cosa comprenderanno mai i nostri adolescenti di questa affermazione, non dico al livello di una frase che abbia senso compiuto, ma al livello dell'esperienza; perché in fondo si comprende veramente solo se si fa un'esperienza.
A dire il vero anche gli adulti, quasi inconsapevolmente, hanno smesso di comprenderne il significato, dacché certe parole fanno difficoltà ad essere capite anche nelle sacristie.
Ma come spiegare ad un giovane tale definizione?
Se non è stato educato a gustare ciò che è bello, buono, giusto attraverso un'esperienza concreta, come può sapere che cosa è bello, buono, giusto?

Si tratta infatti, per un giovane abituato a soddisfare la propria istintività e a non usare la ragione per giudicare la realtà, di pure astrazioni, che nel migliore dei casi, se proprio vuole essere diligente (ma deve essere un caso più unico che raro!), manda a memoria per fare bella figura all'interrogazione.
Il fatto è che la purità (o la purezza di cuore), strettamente connessa con la limpidezza dello sguardo di chi ha sperimentato e ama la bellezza, la verità, la giustizia, pur non essendone del tutto cosciente, è assolutamente un'astrazione anche per gli adulti.
Allora come si fa a dire: “Omnia munda mundis”? anzi, come può essere percepita tale frase, se non una stravaganza di san Paolo, capita nel '600 e forse anche al tempo del Manzoni?
Non è assolutamente possibile spiegare quel che non si capisce, e per capire le parole cristiane è indispensabile vivere realmente un'esperienza cristiana; altrimenti si può dire una frase ad effetto, -per di più in Latino! - ma non ha alcuna consistenza, e presto o tardi viene dimenticata, come tutte le cose inutili…
Comunque credo sia doveroso almeno tentare di aiutare gli studenti ad accostarsi al Manzoni cercando di capire quella che è la sua concezione della realtà. E nel caso della frase in questione, l'unica strada percorribile credo sia quella di aiutare i ragazzi a recuperare nella loro esperienza personale i momenti di bellezza, di bontà, di verità, di gioia. Forse, aiutandoli con discrezione e rispetto della loro libertà a ritrovare e ripetere tali esperienze, potranno incominciare ad intuire cosa significhi quella enigmatica frase.




Edited by Milea - 24/7/2021, 17:26
 
Web  Top
view post Posted on 21/9/2010, 21:06     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,051
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:



Riassunto_quarto_capitolo_Promessi_sposi

Renzo s'affacciò alla porta, e la sospinse bel bello. La porta di fatto s'aprì; e la luna, entrando per lo spiraglio, illuminò la faccia pallida, e la barba d'argento del padre Cristoforo, che stava quivi ritto in aspettativa. Visto che non ci mancava nessuno, - Dio sia benedetto! - disse, e fece lor cenno ch'entrassero. Accanto a lui, stava un altro cappuccino; ed era il laico sagrestano, ch'egli, con preghiere e con ragioni, aveva persuaso a vegliar con lui, a lasciar socchiusa la porta, e a starci in sentinella, per accogliere que' poveri minacciati: e non si richiedeva meno dell'autorità del padre, della sua fama di santo, per ottener dal laico una condiscendenza incomoda, pericolosa e irregolare. Entrati che furono, il padre Cristoforo riaccostò la porta adagio adagio. Allora il sagrestano non poté più reggere, e, chiamato il padre da una parte, gli andava susurrando all'orecchio: - ma padre, padre! di notte... in chiesa... con donne... chiudere... la regola... ma padre! - E tentennava la testa. Mentre diceva stentatamente quelle parole, "vedete un poco!" pensava il padre Cristoforo, "se fosse un masnadiero inseguito, fra Fazio non gli farebbe una difficoltà al mondo; e una povera innocente, che scappa dagli artigli del lupo..." - Omnia munda mundis, - disse poi, voltandosi tutt'a un tratto a fra Fazio, e dimenticando che questo non intendeva il latino. Ma una tale dimenticanza fu appunto quella che fece l'effetto. Se il padre si fosse messo a questionare con ragioni, a fra Fazio non sarebber mancate altre ragioni da opporre; e sa il cielo quando e come la cosa sarebbe finita. Ma, al sentir quelle parole gravide d'un senso misterioso, e proferite così risolutamente, gli parve che in quelle dovesse contenersi la soluzione di tutti i suoi dubbi.

S'acquietò, e disse: - basta! lei ne sa più di me.
- Fidatevi pure, - rispose il padre Cristoforo; e, all'incerto chiarore della lampada che ardeva davanti all'altare, s'accostò ai ricoverati, i quali stavano sospesi aspettando, e disse loro: - figliuoli! ringraziate il Signore, che v'ha scampati da un gran pericolo. Forse in questo momento...! - E qui si mise a spiegare ciò che aveva fatto accennare dal piccol messo: giacché non sospettava ch'essi ne sapesser più di lui, e supponeva che Menico gli avesse trovati tranquilli in casa, prima che arrivassero i malandrini. Nessuno lo disingannò, nemmeno Lucia, la quale però sentiva un rimorso segreto d'una tale dissimulazione, con un tal uomo; ma era la notte degl'imbrogli e de' sotterfugi.

cap36s

- Dopo di ciò, - continuò egli, - vedete bene, figliuoli, che ora questo paese non è sicuro per voi. ' il vostro; ci siete nati; non avete fatto male a nessuno; ma Dio vuol così. È una prova, figliuoli: sopportatela con pazienza, con fiducia, senza odio, e siate sicuri che verrà un tempo in cui vi troverete contenti di ciò che ora accade. Io ho pensato a trovarvi un rifugio, per questi primi momenti. Presto, io spero, potrete ritornar sicuri a casa vostra; a ogni modo, Dio vi provvederà, per il vostro meglio; e io certo mi studierò di non mancare alla grazia che mi fa, scegliendomi per suo ministro, nel servizio di voi suoi poveri cari tribolati. Voi, - continuò volgendosi alle due donne, - potrete fermarvi a ***. Là sarete abbastanza fuori d'ogni pericolo, e, nello stesso tempo, non troppo lontane da casa vostra. Cercate del nostro convento, fate chiamare il padre guardiano, dategli questa lettera: sarà per voi un altro fra Cristoforo. E anche tu, il mio Renzo, anche tu devi metterti, per ora, in salvo dalla rabbia degli altri, e dalla tua. Porta questa lettera al padre Bonaventura da Lodi, nel nostro convento di Porta Orientale in Milano. Egli ti farà da padre, ti guiderà, ti troverà del lavoro, per fin che tu non possa tornare a viver qui tranquillamente. Andate alla riva del lago, vicino allo sbocco del Bione -. È un torrente a pochi passi da Pescarenico. - Lì vedrete un battello fermo; direte: barca; vi sarà domandato per chi; risponderete: san Francesco. La barca vi riceverà, vi trasporterà all'altra riva, dove troverete un baroccio che vi condurrà addirittura fino a ***.
Chi domandasse come fra Cristoforo avesse così subito a sua disposizione que' mezzi di trasporto, per acqua e per terra, farebbe vedere di non conoscere qual fosse il potere d'un cappuccino tenuto in concetto di santo.
Restava da pensare alla custodia delle case. Il padre ne ricevette le chiavi, incaricandosi di consegnarle a quelli che Renzo e Agnese gl'indicarono. Quest'ultima, levandosi di tasca la sua, mise un gran sospiro, pensando che, in quel momento, la casa era aperta, che c'era stato il diavolo, e chi sa cosa ci rimaneva da custodire!
- Prima che partiate, - disse il padre, - preghiamo tutti insieme il Signore, perché sia con voi, in codesto viaggio, e sempre; e sopra tutto vi dia forza, vi dia amore di volere ciò ch'Egli ha voluto -. Così dicendo s'inginocchiò nel mezzo della chiesa; e tutti fecer lo stesso. Dopo ch'ebbero pregato, alcuni momenti, in silenzio, il padre, con voce sommessa, ma distinta, articolò queste parole: - noi vi preghiamo ancora per quel poveretto che ci ha condotti a questo passo. Noi saremmo indegni della vostra misericordia, se non ve la chiedessimo di cuore per lui; ne ha tanto bisogno! Noi, nella nostra tribolazione, abbiamo questo conforto, che siamo nella strada dove ci avete messi Voi: possiamo offrirvi i nostri guai; e diventano un guadagno. Ma lui!... è vostro nemico. Oh disgraziato! compete con Voi! Abbiate pietà di lui, o Signore, toccategli il cuore, rendetelo vostro amico, concedetegli tutti i beni che noi possiamo desiderare a noi stessi.
Alzatosi poi, come in fretta, disse: - via, figliuoli, non c'è tempo da perdere: Dio vi guardi, il suo angelo v'accompagni: andate -. E mentre s'avviavano, con quella commozione che non trova parole, e che si manifesta senza di esse, il padre soggiunse, con voce alterata: - il cuor mi dice che ci rivedremo presto.
Certo, il cuore, chi gli dà retta, ha sempre qualche cosa da dire su quello che sarà. Ma che sa il cuore? Appena un poco di quello che è già accaduto.



Edited by Milea - 24/7/2021, 17:27
 
Web  Top
1 replies since 21/9/2010, 20:39   1114 views
  Share