Il club dei trentanove, The thirty-nine steps 1935

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Lottovolante
view post Posted on 25/9/2010, 09:37 by: Lottovolante     +1   -1
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Robert Donat:

Affetto da una malattia dello sviluppo, mantenne la voce di un bambino per l'intera sua esistenza. Questa caratteristica lo rese famoso in patria e lo condusse ad interpretare diverse opere shakespeariane a teatro, acclamate dal pubblico.

Nel 1924 si trasferì a Liverpool, entrando a far parte della compagnia del Liverpool Repertory Theater.

Le sue interpretazioni vennero notate dal regista Alexander Korda, che lo scritturò per delle apparizioni minori in una serie di tre film. A questi seguì il suo primo ruolo di rilievo, in Le sei mogli di Enrico VIII del 1933, diretto dal suo scopritore.

Nel 1934 si trasferì negli Stati Uniti, partecipando alle riprese de Il conte di Montecristo. Assunto dalla Metro Goldwyn Mayer, lavorò attivamente negli anni trenta, collaborando con Alfred Hitchcock (Il club dei trentanove) e conquistando una nomination all'Oscar come migliore attore nel 1939 per la sua interpretazione del Dottor Manson ne La cittadella, diretto da King Vidor, mentre nel 1940 conquista l'Oscar come migliore attore per Addio, Mr. Chips!, diretto da Sam Wood.
Rientrato in Gran Bretagna al termine della Seconda guerra mondiale, continuò la sua attività in patria, morendo nel 1958 a causa di un attacco di asma acuto.


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Madeleine Carroll:

Dopo essersi laureata in Belle Arti all'Università di Birmingham, nel 1927 abbandonò la carriera di insegnante per iniziare a recitare in teatro[1]. Nel 1928 debuttò nel cinema con The Guns of Loos, conquistando una rapida popolarità grazie alla sua bellezza ed eleganza, messe in evidenza in diverse pellicole popolari in Gran Bretagna nella prima metà degli anni trenta.

Nel 1935 la Carroll attrasse l'attenzione del regista Alfred Hitchcock, che la volle come protagonista del film Il club dei trentanove (1935). Con l'affascinante ruolo di Pamela, che si ritrova fastidiosamente ammanettata al fuggiasco Richard Hannay (Robert Donat), Hitchcock valorizzò il glamour signorile e aristocratico della Carroll, che è rimasta nell'immaginario collettivo come uno degli archetipi di bionda-platino favoriti dal regista, da sempre attratto dalla complessità caratteriale dei personaggi femminili, solo in apparenza algidi e distaccati.

La Carroll ottenne un grande successo personale quale eroina di spy story, tanto che Hitchcock la scritturò anche per il suo film successivo, L'agente segreto (1936), con l'idea di affiancarla nuovamente a Robert Donat. Il film, tratto da una novella di spionaggio di William Somerset Maugham, fu poi interpretato dalla Carroll e da John Gielgud, dopo che Donat dovette dare forfait per problemi di salute.

Nel 1936, la Carroll accettò le offerte da parte dei produttori di Hollywood e firmò un contratto con la casa produttrice Paramount, trasferendosi in California per interpretare alcuni grandi successi a fianco dei maggiori divi dell'epoca, quali Il generale morì all'alba (1936) accanto a Gary Cooper, I Lloyds di Londra (1936) con Tyrone Power, Il prigioniero di Zenda (1937) con Ronald Colman, Marco il ribelle (1938) a fianco di Henry Fonda, e Giubbe rosse (1940), ancora accanto a Cooper.

All'inizio degli anni quaranta, l'attrice iniziò a rallentare gli impegni cinematografici, passando a ruoli più disimpegnati, come nelle commedie Una notte a Lisbona (1941) con Fred MacMurray, e Lo scorpione d'oro (1942) accanto a Bob Hope. Profondamente colpita dalla tragica morte dell'unica sorella Margaret, perita sotto i bombardamenti che l'aviazione tedesca intraprese sulla Gran Bretagna tra il 1940 e il 1941, la Carroll si dedicò a tempo pieno al lavoro in diversi ospedali della Croce Rossa, tra cui il 61st Field Hospital allestito a Bari (Italia) nel 1944, per ospitare i soldati americani feriti. L'impegno della Carroll si concretizzò inoltre nel sostegno agli orfani di guerra, per i quali l'attrice mise a disposizione una sua residenza nei pressi di Parigi, per ospitare 150 bambini rimasti senza famiglia.

Divenuta cittadina statunitense nel 1943, la Carroll ricevette la Legion d'onore, una delle massime onorificenze francesi, per il suo impegno umanitario durante il periodo bellico.

L'attrice ritornò fugacemente sul grande schermo dopo la fine della seconda guerra mondiale, concludendo la sua carriera cinematografica con il ruolo di Mrs. Erlynne nel film Il ventaglio (1949) di Otto Preminger, tratto dalla pièce Il ventaglio di Lady Windermere di Oscar Wilde.
 
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