Il club dei trentanove, The thirty-nine steps 1935

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Lottovolante
view post Posted on 24/9/2010, 12:06 by: Lottovolante     +1   -1
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Film per golosi:

A proposito del Club dei trentanove, nota Truffaut che: "E' stato pressapoco in questo periodo che Hitchcock ha iniziato a forzare la sceneggiatura; nel senso che non attribuiva più molta importanza alla verosimiglianza dell'intreccio; in ogni caso, sacrificava questa esigenza alla ricerca dell'emozione pura. Per esempio, quando Robert Donat lascia Londra e sale sul treno, gli capitano in continuazione delle cose inquietanti o, in altri termini, interpreta ciò che gli accade in questo modo: crede che i due viaggiatori che sono davanti a lui lo stiano spiando da dietro il giornale; quando il treno si ferma in una stazione si vedono attraverso il vetro dei poliziotti, rigidi come manici di scopa, che guardano fisso nell'obiettivo. Tutto suggerisce paura, ogni cosa è vista come una minaccia; dietro a tutto questo c'è una chiara intenzione che costituisce un avvicinamento alla stilizzazione americana".

All'epoca della loro uscita, molti film di Hitch furono spesso criticati proprio per l'inverosimiglianza delle situazioni; ma un giudizio di questo tipo si basava su un errore di prospettiva.
A Hitchcock infatti non interessava tanto riprodurre "realisticamente" eventi e personaggi, quanto suscitare emozioni tramite un racconto. "La verosimiglianza non mi interessa" dice il regista parlando con Truffaut delo Club dei trentanove ma estraendo evidentemente queste considerazioni a tutta la sua opera. "Siamo logici: se si vuole analizzare e costruire tutto in termini di plausibilità e verosimiglianza, nessuna sceneggiatura che si basi sulla finzione resisterebbe a una simile analisi; a questo punto non resterebbe che una cosa da fare: dei documentari...Chiedere a uno che racconta delle storie di tener conto della verosimiglianza mi sembra tanto ridicolo come chiedere a un pittore figurativo di rappresentare le cose con esattezza".

E a Truffaut che gli rammenta una sua celebre frase ( certi film sono dei "pezzi di vita" - TRANCHES DE VIE -, i miei sono dei pezzi di torta - TRANCHES DE GATEAU ), Hitch spiega: "Non filmo mai un 'pezzo di vita' perchè tutti lo possono trovare senza alcuna difficoltà a casa loro, nelle strade, anche davanti all'ingresso del cinema. Non c'è bisogno di pagare per vedere un 'pezzo di vita'. Del resto non mi interessano nemmeno i soggetti puramente fantastici, perchè è importante che il pubblico possa riconoscersi nei personaggi. Girare un film, per me, significa innanzitutto raccontare una storia. Questa storia può essere inverosimile, ma non deve mai essere banale. E' preferibile che sia drammatica ed umana. Il dramma è una vita dalla quale sono stati eliminati i momenti noiosi".

La tecnica cinematografica stessa, a cui per altro Hitch prestò sempre attentissima cura, deve essere finalizzata alla rappresentazone drammatica: "Sono contrario ai virtuosismi. La tecnica deve arricchire l'azione. Non si tratta di scegliere un'angolazione che suscità l'entusiasmo del capo operatore. L'unica mia preoccupazione, mettendo la macchina in questo o in quel posto, è quella di ottenere la scena nella migliore forma possibile. La bellezza delle immagini, la bellezza dei movimenti, il ritmo, gli effetti, tutto deve essere subordinato e sacrificato all'azione". ( Mar L8v )
 
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