La congiura degli innocenti, The trouble with Harry 1955

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Lottovolante
view post Posted on 16/9/2010, 19:58 by: Lottovolante     +1   -1
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Corpi senza vita:

Che cosa c'è di più inquietante e incomprensibile di un corpo senza vita ? La presenza di cadaveri nei film ( e nei telefilm di Hitchcock ( e nei telefilm ) di Hitchcock è un elemento ricorrente: senza eccessiva insistenza ma con regolarità Hitch torna ripetutamente a porre al centro dell'attenzione , a volte addirittura al centro della messinscena, il corpo di un morto.

Benchè nelle ultime opere si assista a un mutamento di rotta ( il corpo mummificato della signora Bates in Psyco; il cadavere dilaniato dell'agricoltore negli Uccelli, le donne strozzate seminude e con la lingua a penzoloni in Frenzy e, sempre nello stesso film, l'agghiacciante "lotta" di Bob Rusk con il corpo senza vita della povera Babs ), solitamente non è il particolare raccapricciante che interessa il regista; l'ineluttabile e sconvolgente "presenza" della morte si percepisce addirittura meglio quando il cadavere non appare nemmeno o è appena mostrato.



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Il caso più emblematico si ha in Nodo alla gola, in cui il corpo di David appare solo per pochi secondi all'inizio del film, per scomparire poi nella cassapanca sulla quale viene imbandita la cena: intorno alla sua presenza-assenza gravita l'intera azione; e quando alla fine Rupert Cadell apre la panca, l'espressione del suo volto è ben più forte ed eloquente di qualsiasi inquadratura che avesse mostrato il cadavere dell'ucciso.

Già in Rebecca, la prima moglie, del resto, parte del racconto ruota attorno al corpo scomparso della bella sposa di Maxin de Winter; e quando infine esso viene recuperato dal panfilo sommerso dove giaceva da tempo, tutto viene lasciato all'immaginazione dello spettatore, in particolare nella brevissima scena dell'autopsia.

Un cadavere che mai compare nel film ma che risulta anch'esso centrale e costantemente presente ( se non altro nelle ipotesi dei protagonisti ) è poi quello della signora Thorwald nella Finestra sul cortile...
Per Hitchcock l'incredibile essere e non essere del corpo morto può venire messo in scena e rappresentato solo per assurdo, come avviene nella Congiura degli innocenti, dove nessuno riesce nemmeno per un attimo a prendere sul serio l'ingombrante cadavere di Harry: anzi, tutti si sforzano congiuntamente di rimuoverlo ( in senso letterale e figurato ).
E' notevole inoltre il fatto che il viso di Harry non sia mai inquadrato ( compare solo nel ritratto del pittore, ma come semplice oggetto di studio ): confrontarsi con il volto del morto significherebbe infatti riconoscergli quella umanità e quella vicinanza a sè che nessuno dei personaggi ( nè tantomeno lo spettatore ) ha intenzione di ammettere.

Per Hitch, "la morte è la figura dell'irruzione del disordine nelle certezze del mondo" e proprio nella Congiura degli innocenti il regista, ci mostra inequivocabilmente che quando ( la morte ) si verifica diventa scomoda, estranea, un oggetto che mina radicalmente l'ordine del mondo, un fardello che siamo costretti a trascinarci dietro come il povero Harry e che cancella ogni normalità. L'irruzione coincide con l'espulsione del vivente nello spazio della morte...
Un indugio di quest'ultimo nel luogo che non gli compete più catalizza ogni assurdità conenssa con l'idea stessa di morte.

La Congiura degli innocenti, con il suo humour paradossale e grottesco, ci mette a disagio, proprio perchè ci pone di fronte all'incomprensibilità e all'indicibilità dell'essere morti. ( Mar L8v )



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