Lottovolante |
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Colpevoli o innocenti ?:
Un morto e un paesaggio radioso e pieno di poesia; un morto e nessuna pietà; un morto e nessun orrore; un morto e nessun senso di colpa; un morto e una moglie nient'affatto desolata; un morto e due altre coppie che si innamorano intorno alla sua tomba; un morto e focaccine ai mirtilli....la struttura della Congiura degli innocenti poggia interamente su una serie continuata di insidiose, inquietanti contrapposizioni; da qui il nostro disagio !
Analogo a quello che suscita - su un altro livello, con risvolti anche drammatici e non solo grotteschi - l'episodio di un bel film di Robert Altman, "America Oggi" (1993): in una sperduta località di montagna tre amici pescatori trovano nell'acqua di un torrente il cadavere di una ragazza violentata e uccisa; per non interrompere la battuta di pesca finiranno con l'avvisare le autorità solo al termine della loro vacanza e per un paio di giorni continueranno dunque a pescare imperterriti attorno al corpo della sventurata.
Ma i protagonisti della Congiura degli innocenti sono colpevoli o innocenti ?
Secondo Chabrol e Rohmer il tema del "transfert della colpa" - presente in tanti film di Hitch in cui si confrontano un innocente ( che pure spesso qualche colpa ce l'ha, anche se magari non quella attribuitagli ) e un colpevole - è nella Congiura degli innocenti spinto fino all'assurdo: "I personaggi non sono solo innocenti ritenuti colpevoli: essi stessi si credono tali: vogliono esserlo. Un cadavere giace nella foresta del Vermont, sotto il purpureo fogliame d'autunno. Tutti coloro che, in successione, lo scoprono, non soltanto si compiacciono della sua morte, ma ne rivendicano gelosamente la paternità".
E Rivette ( citato da Chabrol e Rohmer ): "Il fatto più curioso di questo film è che non è possibile decidere una volta per tutte se i personaggi sono oppure no 'buoni' o 'cattivi'; sono forse estranei a questa logica ?". Difficile stabilirlo...rimane comunque l'impressione che, tra tutti i film di Hitchcock, La congiura degli innocenti sia, per usare ancora le parole di Chabrol e Rohmer, "Il più aspro nei dialoghi, il più scabroso nelle situazioni,e, a parte I prigionieri dell'oceano, il più misantropo. ( Mar L8v )
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