Fifteenth Anniversary Egg

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 6/9/2010, 18:19     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,052
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:


Fifteenth Anniversary Egg - 1911

Presentato da Nicola II a Alexandra Fyodorovna

Dimensioni: altezza 13,2

Proprietario: The Link of Times Collection Foundation, Russia



2v9znzl



Il più romantico e personale di tutti i progetti Fabergè, è stato presentato da Nicola a sua moglie il 23 aprile, domenica di Pasqua del 1911. I quindici anni che attraversano le due date, 1894 e 1911, rappresentano sia la vita felice della coppia, con i loro bambini, sia i risultati di relativo successo raggiunti dallo zar nei suoi anni di regno. Questo uovo fu creato per commemorare il quindicesimo anniversario dell’ascesa al trono di Nicola II e contiene, come se fosse una lezione di storia, le miniature di nove grandi eventi politici, così come i ritratti della famiglia imperiale. Le sette squisite miniature ovali eseguite da Vasilij Xuiev, mostrano tutta la famiglia unita, apparentemente felice, le loro bellissime figlie e l’erede. Pochi sapevano dell’intensa sofferenza della coppia reale, causata dalla preoccupazione per la salute del figlio Alexei, affetto da emofilia. La malattia del ragazzo avrebbe successivamente portato sulla scena Grigorij Rasputin con tragiche conseguenze per la famiglia.


29olnol



L’ uovo “Fifteenth Anniversary Egg” è fatto di oro, smalto verde traslucido, smalto opalescente bianco madreperla, diamanti, cristallo di rocca, acquerelli su avorio.
La scocca di oro rosso di questo uovo è divisa in diciotto pannelli con sedici miniature, circondate da ghirlande di foglie, verde smaltato, avvolte in nastri di diamanti alle intersezioni. Sette miniature ritraggono la famiglia imperiale, all’interno di una cornice di diamanti: lo zar Nicola II, l'imperatrice Alexandra Fyodorovna, e i loro bellissimi figli: lo zarevič Alexei, le granduchesse Olga, Tatiana, Maria e Anastasia.

b7e2y8

2mf0obm

I nomi e le date di nascita dei bambini che appaiono sull’ uovo sono:
Olga, 1895, Tatiana, 1897, Marie, 1899, Anastasia, 1901, e Alexei, 1904.


2w2pn4i



Due pannelli ovali, incorniciati anch’essi da diamanti, sotto le miniature della coppia reale, racchiudono la data della nozze (1894) e la data 1911, quindicesimo anniversario dell’incoronazione: ogni data è racchiusa in un nastro che riporta in cirillico la firma Fabergè.


2ef6q0p



r8xant

Le sette miniature
e la parte superiore e inferiore dell’uovo
sono smaltati bianco traslucido color madreperla,
su un fondo arabescato.
L’interno dell’uovo
è contrassegnato con le iniziali del suo workmaster
(Enrik Wigström)
e il marchio di analisi per l’oro 18 carati.

Nella parte superiore
è inciso il monogramma coronato AF di Alexandra Fyodorovna,
sotto un diamante
circondato da un bordo di diamanti più piccoli,
così come nella parte inferiore.


Oltre i ritratti della famiglia imperiale, nove grandi pannelli raffigurano scene storiche della vita di Nicola II. Le miniature raccontano la cronaca di quindici anni di apparenti successi dello zar, ma che furono anche causa della caduta della dinastia Romanov.

" Non solo si tratta di un impressionante tour-de-force di arte del gioielliere," ha detto Malcom Forbes, " ma probabilmente più di ogni altro uovo, è il più intimamente associato alla tragedia di Nicola e Alessandra e della sua famiglia, incredibilmente bella. Ci sono questi cinque bambini e tutto questo genere di eventi glamour che circonda le loro vite; essi ci guardano, inconsapevoli di quello che sarebbe accaduto loro soltanto pochi anni dopo. "



v3d45j



La fattura Fabergé inserita il 9 aprile 1911 recita:


“Uovo d'oro di grandi dimensioni, stile Lougi XVI, in smalto bianco opalescente con verdi ghirlande smaltate, 929 diamanti taglio rosa, un diamante, una grande rosetta. 16 miniature by Zuiev. Due medaglioni con le date 1894 e 1911 16,600 rubl . San Pietroburgo, 13 Giugno 1911 "

Ritratti:

- Sua Maestà l'Imperatore
- Sua Maestà l'Imperatrice
- Sua Altezza l'Erede
- Le Granduchesse Nikolaevna Olga, Tatiana Nikolaevna, Maria Nikolaievna, Anastasia Nikolaievna .

Le miniature illustrano:

• Il Museo Storico Imperiale di San Pietroburgo intitolato all'imperatore Alessandro III.
• La processione cerimoniale nella Cattedrale della Dormizione di Uspenskij.
• L’inaugurazione del ponte Alessandro III a Parigi.
• Huis ten Bosch, L'Aia ("Casa nel Bosco" è una delle quattro residenze ufficiali della famiglia reale olandese); Il Palazzo della Pace all'Aia.
• L’accoglienza dei membri della prima Duma di Stato presso il Palazzo d'Inverno, San Pietroburgo e il discorso dell’imperatore.
• L’inaugurazione del monumento per commemorare il bicentenario della battaglia di Poltava.
• L'inaugurazione del monumento a Pietro I il Grande, a Riga.
• Il momento dell’ Incoronazione.
• Il Trasferimento delle Reliquie di S.Serafino di Sarov.


24qqo85



Le due scene dei festeggiamenti per l'incoronazione del 1896, la processione alla cattedrale di Uspenskij e l'incoronazione dello zar sono stati momenti di gloria per la coppia imperiale. Eppure il giovane zarevic Nicola era impreparato alla morte improvvisa dell’adorato padre. Questo timido uomo, molto riservato, era più felice nella cerchia dei parenti stretti che amava, ma fu spinto, a malincuore, alla ribalta. Il cugino e amico d'infanzia Aleksandr Michajlovič Romanov riferì che quel giorno lo vide scosso e disperato. Infatti fino ad allora non aveva mai ricoperto posizioni di responsabilità e lui stesso disse in lacrime al cugino:

« Non sono pronto a essere uno zar. Non ho mai voluto esserlo. Non so nulla su come si governa. Non ho la minima idea di come si parli ai ministri.»


La cerimonia dell’ incoronazione, avvenuta all'interno del Kremlino, fu funestata dai tragici eventi di Khodynka Prato, un grande spazio all'aperto nel nord-ovest di Mosca, dove il 18 maggio durante i festeggiamenti seguiti all’incoronazione, si erano predisposti 150 buffet per la distribuzione di regali alla popolazione.

28irqy8



La sera del 17 maggio, la gente che aveva saputo dei ricchi regali (una forma di pane, una porzione di salsiccia, pan di zenzero e una bevanda) iniziò a radunarsi. Alle cinque di mattina moltissime persone erano già riunite, qualcuno parla di 500.000: una voce si sparse improvvisamente fra la gente, che non vi era abbastanza birra per ognuno. Le forze di polizia, 1.800 uomini, non riuscirono a mantenere l'ordine, il panico si impadronì della folla, e in uno schiacciamento catastrofico, 1.389 persone rimasero calpestate ed approssimativamente 1.300 rimasero ferite. Nicola ed Alexandra furono informati della tragedia, ma non immediatamente e ne rimasero storditi. Quella notte un ricevimento doveva essere tenuto all’ ambasciata francese a Mosca: Nicola aveva pensato che non sarebbe stato opportuno assistervi, tuttavia, i suoi zii, fratelli più giovani dello zar Alexander III, che avevano molta influenza sulla corte, lo invitarono ad assistervi per non offendere i francesi.



L'unzione di Nicola II e di Alessandra Feodorovna a Zar e Zarina di tutte le Russie
nella Cattedrale della Dormizione di Mosca in un acquarello (1896) di Valentin Serov.



16k262h




2j27nvb

Malgrado le morti quindi, Nicola partecipò alla festa, per i motivi diplomatici e il ricevimento si aprì con le loro Maestà che ballarono una quadriglia. Questo fatto fu interpretato da molti come un cattivo presagio per il regno di Nicola; altri, più vendicativi, usarono la tragedia per sottolineare la mancanza di cuore dell’ autocrazia e la spregevole superficialità dello Zar e della sua “donna tedesca”. Alexandra era impopolare sia a corte sia fra il popolo russo. Quando comparve era silenziosa, apparentemente fredda, arrogante e indifferente. Era considerata compassata, poco interessante e altezzosa. Ad un ricevimento, Alexandra macchiò l’abito di una giovane donna, poiché aveva considerato il suo décolleté troppo basso.

Ella era ferocemente protettiva del ruolo del marito come Zar e sosteneva attivamente i suoi diritti come rigido autocrate. Era fautrice fervente del diritto divino dell’imperatore e credeva fosse inutile assicurarsi l'approvazione della gente. La sua nascita tedesca, la sua freddezza, la sua devozione a Rasputin, provocarono un ampio torrente di odio. A seguito della tragedia di Khodynka Prato, ci fu un grande dissidio in seno al governo: nella ricostruzione dell'incidente, emerse la negligenza delle autorità imperiali che provocò l’indignazione pubblica in Russia ed un certo numero di funzionari secondari furono allontanati.


qzke9d



Dopo l’umiliante sconfitta per mano dei giapponesi nei primi mesi del 1905, la repressione crudele della rivolta del 22 gennaio (domenica di sangue), gli scioperi e l’uccisione del granduca Sergej Aleksandrovič Romanov (coinvolto nella tragedia di Khodynka Prato e oggetto di molte critiche, ucciso con una bomba al Cremlino), Nicola II, col manifesto del 30 ottobre 1905, trasformò la Russia da monarchia assoluta in monarchia semi-costituzionale. Nel maggio 1906 egli fece il suo primo discorso alla Duma, nella sala del trono, St. George Hall, nel palazzo d’ Inverno; la miniatura di Zuiev è una copia della fotografia scattata in quell’occasione. Purtroppo questa opportunità che avrebbe potuto cambiare il corso della storia e che era stata accolta con gioia da molti, si perse, quando lo zar e la Zarina,intimoriti da richieste giudicate eccessive, la sciolsero.

hve268

Da sinistra a destra: il trasferimento delle reliquie di S.Serafino di Sarov, l’apertura del ponte Alessandro III a Parigi, al quale Sua Maestà l’Imperatore fu presente e l’inaugurazione del monumento per commemorare il bicentenario della battaglia di Poltava.

Trasferimento delle reliquie di S.Serafino di Sarov


A seguito della nascita delle quattro figlie femmine, lo zar e la zarina, su suggerimento di Philippe Nizier Vachot, un ipnotista e guaritore di malattie nervose, premettero per la canonizzazione di Serafino di Sarov (1759 - 1833), eremita e monaco, associato a molte guarigioni miracolose, anche di due membri della famiglia reale. La miniatura mostra il trasferimento dei resti del Santo nella cattedrale di Sarov il 19 luglio 1903 alla presenza dello Zar, che nel suo diario descrisse la processione con le reliquie visibili alla gente. La zarina pregò l’intercessione del santo e il tanto atteso figlio maschio nacque nel 1904. La sua nascita, fu salutata con immenso sollievo e gioia; era convinta della grazia ricevuta, segno della benedizione divina. La malattia dell’erede invece portò sulla scena Rasputin la cui influenza sulla zarina e sulla politica russa accelerò la caduta della dinastia dei Romanov. La storia racconta che Serafino aveva predetto che le sue reliquie sarebbero scomparse e la Russia sarebbe precipitata in un abisso oscuro. Egli aveva inoltre sostenuto che la sua salma sarebbe stata riscoperta e avrebbe risvegliato la Russia a un nuovo periodo illuminato. Le reliquie scomparvero effettivamente nel 1918 e vennero ritrovate nel 1990!

Ponte di Alessandro III a Parigi


La miniatura mostra il ponte Alessandro III e sullo sfondo il Grand Palais. Entrambi gli edifici, ancora oggi esistenti, vennero completati all’apertura della Fiera mondiale nei primi mesi del 1900.
Tra molto clamore nel 1896, Nicola e Alexandra avevano posto la prima pietra del ponte, a simbolo visibile dell’alleanza franco-russa. Una volta ultimato, avrebbero dovuto anche inaugurarne l’apertura, ma non vi parteciparono, poichè la zarina temeva un attentato. L’ambasciatore russo, il principe Ourossov, lo inaugurò nel loro nome.

La battaglia di Poltava


L’anno 1909 segna il bicentenario della battaglia di Poltava, in cui Pietro il Grande con un esercito di 42.000 e settantadue cannoni sconfisse re Carlo XII di Svezia con i suoi 27.000 soldati e solo quattro cannoni, il 27 giugno 1709. Così finì la Grande Guerra del Nord, che definisce la posizione della Russia in Europa, consacrando il controllo della Russia negli Stati Balcanici. Per l’occasione, una grande croce di pietra fu eretta sopra il cosiddetto “Swedish Grave”, un tumulo di sessantacinque metri di altezza, dove erano stati sepolti i 1.345 soldati russi morti nella battaglia. La Svezia si arrese tre giorni dopo la battaglia e una grande festa si tenne a Poltrava nel 1909 per celebrare l’evento.

24xf0g8

Da sinistra a destra: Huis ten Bosch a L’Aja, luogo della Prima conferenza di pace; il Museo dell’ imperatore Alessandro III a San Pietroburgo; l’inaugurazione del monumento a Pietro il grande a Riga.

Palazzo Huis ten Bosch


Huis ten Bosch a L’Aja fu la sede della conferenza di pace convocata dalla regina Wilhelmina e Nicola II. I partecipanti concordarono le regole di guerra e si stabilì una Corte permanente di arbitrato. Lo zar si meritò il titolo di “Peacemaker”. Purtroppo la corsa agli armamenti deplorata da Nicola, coinvolse lo stesso zar nella disastrosa guerra russo giapponese e lo portò a combattere contro il cugino, il Kaiser Guglielmo II, al fianco del grande alleato francese, durante la Prima Guerra Mondiale; che terminò con la scomparsa di entrambi i grandi imperi. Tuttavia la conferenza riuscì a istituire una Corte permanente di arbitrato, che esiste ancora oggi!.

4fzok4


Alexander Museum III


Il museo dello zar Alessandro III è situato nel New Michael Palace, eretto tra il 1819 e il 1825 in stile toscano, su disegno di Carlo Rossi e costruito per il fratello di Alessandro I, il granduca Michael Pavlovich. Nel 1893 lo zar Alessandro III decise di dare a San Pietroburgo un museo di arte russa, l’equivalente della Galleria Tretiakov di Mosca. Dopo la morte di suo padre, Nicola completò il suo progetto e l’edificio fu inaugurato nel 1898; originariamente conteneva una raccolta di 2.500 opere d’arte russa ed era aperta gratuitamente al pubblico. Tra i suoi tanti tesori vi sono dipinti di Repin, Konstantin Makovsky, Surikov e Serov. Il suo primo direttore fu il granduca George Michailovich, assisitito dal Conte di Tolstoj. Oggi il museo contiene 370.000 opere d’arte.

Statua di Pietro il Grande, Riga


Riga, situata alla foce della Dvina sul Mar Baltico, era in origine una città tedesca anseatica, poi polacca e successivamente occupata da Gustavo Adolfo, re di Svezia, nel 1621. Di fronte alla città vecchia, alla fine del viale Alexander, si trova la statua equestre in bronzo di Pietro il Grande, inaugurata nel 1910 a ricordo della vittoria delle armate russe del generale Sheremetiev, sugli svedesi, il 4 luglio 1710, dopo otto mesi di assedio. Dopo la pace di Nystadt nel 1721, la Lettonia e Riga furono incorporate nell’impero russo. Nei primi anni del Novecento, Riga divenne la più importante città commerciale e industriale russa del mar Baltico, con una popolazione di mezzo milione di abitanti. La statua era originariamente eretta a Riga, ma nel 1915, durante la prima guerra mondiale, fu presa dal suo piedistallo per essere fusa e ricavare proiettili dal suo metallo. Ma la barca che la trasportava da Riga a San Pietroburgo, affondò al largo della costa estone.
Nei primi anni ’30, un team di subacquei recuperò la statua dal fondo dell’oceano e la vendette a Riga. Nel 1994, l’allora sindaco della città decise di non smantellarla, riconoscendole l’importanza storica.

1616qa



Non abbiamo notizie circa la sorpresa. Questo uovo era sul ripiano centrale di un mobile ad angolo nello studio della zarina al Palazzo Alexander. Non è noto come il “ Fifteenth Anniversary Egg” sia arrivato in Occidente. Probabilmente venne venduto da un alto funzionario russo ad un amico negli Stati Uniti, oppure potrebbe essere stato acquistato dalla Hammer Galleries. Nel 1966 entrò a far parte della Collezione Forbes, divenendo l’ uovo preferito di Malcom Forbes, editore del “Forbes Magazine”, tra le quattordici che possedeva.
Il Forbes Magazine Collection è l’unica collezione al mondo a possedere due uova imperiali dello stesso anno: il “Fifteenth Anniversary Egg” e il “Bay Tree Egg”. Nel 2004 fu venduto dalla famiglia Forbes alla Vekselberg Foundation/ The Link of Times Foundation, Russia.





Edited by Milea - 27/7/2021, 09:31
 
Web  Top
view post Posted on 16/10/2010, 16:56     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
34,024
Reputation:
+25,052
Location:
Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

Status:










 
Web  Top
1 replies since 6/9/2010, 18:19   749 views
  Share