Lottovolante |
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Così è la vita:
Bellissima, iridescente, fin dalla sua prima apparizione Lisa si presenta come una caramella, una pietra preziosa, una gioia per gli occhi; frivolo e leggero quanto capace di coraggio, determinazione, humour e buon senso, il personaggio di Lisa costituisce probabilmente la la migliore interpretazione di Grace Kelly nella sua breve carriera cinematografica. Ma il vero mattatore del film è James Stewart; il suo volto mobilissimo e sensibile sa dipingere un'infinità di stati d'animo e di emozioni - curiosità, noia, irritazione, ansia, paura, ammirazione, sdegno, affettuosa partecipazione... -, tutti filtrati da un'ironia sottile, talvolta amara...
Le vicende a cui assiste dall'altra parte del cortile sono lo specchio in cui si riflettono i frammenti della sua stessa vita, le sue stesse passioni, paure, debolezze; forse per questo ne è così ipnotizzato.
Uomo "d'azione" - ma con la passione di guardare: non a caso fa il fotografo - Jeff si trova costretto forse per la prima volta a prestare attenzione ai sentimenti propri e altrui e a farci i conti. Immaturo e un pò vile nel suo rifiuto di ogni impegno sentimentale e familiare, si trova messo con le spalle al muro non solo dall'assassino, ma anche da Lisa.
E tuttavia, come nota il critico americano Robin Wood, alla fine il duello con Lisa è solo apparentemente risolto; così pure è precario l'esito di tutte le piccole storie dei vicini di casa, Thorwald a parte. E' lo sguardo del regista ( Jeff dorme ) a riservarsi l'ultima occhiata - una panoramica simmetrica rispetto a quella iniziale - e a suggerire ammiccante l'ironia e l'ambiguità della vita. ( Mar L8v )
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