Notorious, l'amante perduta, Notorious 1946

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Lottovolante
view post Posted on 27/8/2010, 11:56 by: Lottovolante     +1   +1   -1
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Una storia d'amore:


Hitchcock voleva dunque che Notorious fosse soprattutto una storia d'amore. L'intreccio non è nuovo, vi sono, ben a guardare, molti elementi che ricordano "La signora delle camelie": l'amore inatteso e travolgente capace di trasfigurare la donna perduta, il sacrificio in nome di un forte impegno morale, la dolorosa incomprensione da parte dell'amato, la malattia e il riscatto finale.

Nuovo e profondamente moderno è invece il modo in cui Hitch guarda al rapporto di coppia, alle sue ambiguità, incomprensioni e delusioni.
Notorious racconta com'è difficile essere in due, com'è difficile - per dirla con parole di Hitchcock - realizzare un rapporto d'amore "al lavoro", un amore fatto di intimità quotidiana, presenza e comprensione capaci di completare il desiderio fisico, la sensualità, l'erotismo.



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Il protagonista maschile, Devlin, è pieno di pregiudizi, dispensa sarcasmo per la maggior parte del film, soffre "da morire" ma il suo orgoglio non gli permette di rivelare nemmeno a se stesso la realtà dei suoi sentimenti; Elena, la donna vissuta e disincantata, si apre invece con maggiore fiducia alla possibilità di un cambiamento, ma all'atteggiamento dell'uomo reagisce a sua volta con amarezza e orgoglio, come quando lascia credere a Devlin che il suo stato di prostrazione fisica dipenda dall'alcool e non dalla malattia.

Dall'uomo che ama attende di essere protetta, vuole che sia lui a risparmiarle il penoso incarico, mentre Devlin, dal canto suo ha bisogno che sia Elena a rifiutarlo, esige una prova d'amore...
Il lieto fine giunge a sollevare solo all'ultimo una vicenda intessuta, per la maggior parte di amarezza.

Accanto alla grande interpretazione dei due protagonisti, non va dimenticata quella di Claude Rains/Sebastian: i suoi sentimenti traditi, la dipendenza immatura dalla madre - che anticipa il più complesso complesso edipico di Norman Bates in Psyco - lo rendono un "cattivo" particolare, assai umano, per il quale alla fine non si può non provare compassione. ( Mar L8v )


Edited by Milea - 12/7/2012, 12:03
 
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