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Psicopatici sullo schermo:
Psyco non è certo stato il primo film il cui protagonista è un omicida psicopatico: la storia del cinema ne ricorda altri assai celebri, a partire da M. Il mostro di Dusseldorf di F.Lang (1931), senza contare le numerose versioni del classico romanzo di Stevenson, Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde. Nella stessa opera di Hitch il tema del folle assassino è ricorrente, da Il pensionante (1926) a Frenzy (1972)...ma certamente l'impatto sul pubblico avuto da Psyco stimolò un nuovo interesse del cinema per la figura dei criminali pazzi ( in particolare maniaci sessuali ); sono nati così film che, anche quando non avevano puramente scopi commerciali ma si proponevano di indagare nei meandri della psiche umana e nei rapporti fra l'individuo e gli altri, hanno spesso avuto come "effetto collaterale" quello di contribuire all'instaurazione, nell'immaginario collettivo dell'equazione malati di mente = "mostri".
Se negli anni '60 il fenomeno è ancora limitato - ricordiamo Che fine ha fatto Baby Jane? di R.Aldrich (1963) e Repulsion di R.Polanski (1965) - è negli anni '70 e '80, soprattutto con il trionfo dell'horror, che assume dimensioni ragguardevoli: basti citare Non aprite quella porta di T.Hooper (1974), Halloween di J.Carpenter (1978), Shining di S.Kubrick (1980), fino ai più recenti Misery non deve morire (1990) e Il silenzio degli innocenti (1991) di J.Demme. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 25/8/2010, 19:01
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