| Camille Pissarro ( 1830 – 1903)
"Natura morta con caffettiera"
Tra i maggiori esponenti dell'Impressionismo, medita e studia a lungo un quadro, organizzando gli oggetti rappresentati così da dar loro, pur senza contorni definiti, una solidità che influenzerà lo stesso Cézanne. Decisamente incantevole l’accostamento della brocca verde con il color rame della caffettiera.
"Natura morta con Caffettiera in rame e due tazze bianche"
| Anche Van Gogh ha raffigurato, in questo dipinto , una caffettiera in rame con due tazze bianche, che emergono da un ambiente scuro non meglio definito; pochi tratti di luce danno vita ai tre oggetti rappresentati.
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Vincent Van Gogh (1853-1890)
"Natura morta con caffettiera" - 1888
Decisamente più solare quest’altra raffigurazione di natura morta con caffettiera, sempre di Van Gogh del 1888 e il suo disegno preparatorio.
Paul Signac nasce a Parigi l'11 novembre del 1863 da una famiglia di commercianti. Quando questa si trasferisce nei pressi di Place Pigalle, nel cuore di Montmartre, popolata da artisti, modelle e mercanti d'arte, scopre la passione per la pittura. Comincia come impressionista. Amico di Seurat, elabora con lui la tecnica del pointillisme (puntinismo, divisionismo), caratteristica del Neo – Impressionismo.
Paul Signac -"Le petit déjeuner" (1886-1887 )
Comincia poi a dipingere in un modo che sarebbe divenuto caratteristico del suo stile: sostituendo cioè, ai puntini più o meno irregolari di Seurat e degli altri, dei tocchi di colore quadrati, simili alle tessere di un mosaico. In questo quadro è raffigurata una tranquilla colazione in famiglia: il rito di un buon caffè per iniziare bene la giornata!
Pierre Bonnard - "The Dessert" - 1940
Pierre Bonnard (1867 – 1947) fa apparire il suo amato bassotto marrone in molti suoi dipinti. Nella tela intitolata “La tazza di caffè” del 1914 (Londra, Tate Gallery), predilige un'ambientazione quotidiana: la figura che sta bevendo una tazza di caffè è semplicemente seduta a tavola, un braccio posato sull'allegra tovaglia a grossi quadri bianchi e rossi; immancabile il bassotto!.
La composizione, essenziale, è dominata dall' ampia porzione di tavolo in primo piano sul quale spiccano caffettiera e tazzine bianche, mentre le figure sono relegate sul fondo della scena.
| Ugualmente datata 1914 è la “Petit dejeuner” di Juan Gris, cubista spagnolo ( 1887-1927) eseguita con una tecnica mista che comprende matita, olio e collage su tela (New York, Museum of Modern Art - Queens).
Sul tavolino di legno si riconoscono, pur scomposti in diversi piani, in una sorta di vedute multiple, due tazzine bianche da caffè, accompagnate dal consueto corredo di cucchiaini, zuccheriera, bicchieri e, naturalmente, dal quotidiano del mattino da leggere tranquillamente durante la colazione. |
Juan Gris – "Il libro" olio su tela (55 x 46 cm ) Centre Georges Pompidou, Paris
In questa tela del 1911 Juan Gris raffigura un libro, appoggiato su un angolo, la caffettiera e al tazza bianca, indiscutibile segno di una pausa caffè!
E allora la facciamo anche Noi...so che gradirete
Anche Braque ha più volte inserito caffettiere e tazzine da caffè nelle sue composizioni, come nella “ Natura morta con caffettiera” (1908, Stoccarda, Staatsgalerie), o in altre composizioni dove, fra papiers-colles, veloci tratti di matita, fumanti tazzine appena delineate ed inconfondibili scritte, ci si ritrova immersi nel clima animato dei cafè parigini di inizio secolo.
Braque "Natura morta con credenza: cafè bar" (1912)
| Roger de La Fresnaye (1885-1925) "Natura morta con caffettiera e melone" 1911 Fresnaye; anch’egli cubista, risente dell’influenza di Picasso e Braque, sebbene le sue opere siano più realistiche.
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Edited by Milea - 1/8/2021, 13:35
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