Hendrickje in veste di Flora, REMBRANDT Harmenszoon van Rijn, 1654

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view post Posted on 15/7/2010, 19:47     +2   +1   -1
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Rembrandt_HarmenszP

REMBRANDT Harmenszoon van Rijn
Hendrickje in veste di Flora
1654 circa
Olio su tela
100X91,8cm
Metropolitan Museum of Art - New York



Come già in due dipinti della metà degli anni trenta, Rembrandt ritorna qui sul tema di Flora. L'interpretazione tradizionale secondo la quale la donna effigiata sarebbe Hendrickje Stoffels non è suffragata dall'esistenza di un suo ritratto certo.
In questa tela, che ha perduto l'esuberanza barocca delle due precedenti, Flora è raffigurata di profilo, ma con il busto parallelo alla superficie del quadro; la donna offre dei fiori mentre con la mano sinistra regge l'orlo della gonna, anch'essa riempita di fiori.




La veste è composta da una gonna gialla e da una semplice camicia bianca, che si addensa sulle braccia in profondi sbuffi; il cappello nero è adorno di rami di ciliegio. Il viso florido è descritto con delicate sfumature.



Numerosi elementi riconducono l'invenzione di Rembrandt alla "Flora" di Tiziano ora agli Uffizi: l'impostazione generale della figura, il trattamento della camicia bianca, l'atteggiamento delle mani che porgono fiori e reggono un lembo della veste.



Tiziano
Flora, 1515 / 1517
79 cm X 63 cm
Galleria degli Uffizi, Firenze



Attorno al 1641 il dipinto di Tiziano si trovava ad Amsterdam nella collezione di Alfonso Lopez, dove Rembrandt vide anche l"Ariosto". L'influsso del modello di Tiziano è evidente anche nel "Ritratto di Saskia" del 1641, ora a Dresda: la moglie dell'artista è raffigurata nell'atto di porgere un garofano, mentre con la mano sinistra regge lo scialle trasparente sulla scollatura dell'abito.




Rembrandt Harmenszoon van Rijn
Portrait of Saskia with a Flower
1641
olio su tavola di quercia
98,5 cmX 82,5 cm
Staatliche Kunstsammlungen, Dresda



La datazione al 1654 circa, che non è condivisa da tutta la critica, poggia sul confronto con due opere di quegli anni: "Aristotele contempla il busto di Omero e Betsabea". Comune ai tre dipinti è il senso di solenne pacatezza, che deriva dal trattamento della composizione per piani paralleli e dall'atteggiamento delle figura, chiuse in se stesse e maestose nella loro semplicità.
Secondo alcuni studi la modella che posò per Flora e per Betsabea sarebbe la stessa: al di là dell'identità è simile la posizione delle due figure, con il volto di profilo e il busto frontale. ( Mar L8v )







Edited by Milea - 5/9/2021, 11:05
 
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