| The Cockerel (Cuckoo) Egg - 1900
Presentato da Nicola II a Maria Fyodorovna
Dimensioni: altezza 20,3 centimetri (aperto)
Proprietario: Svyaz' Vremyon Fund - Viktor Vekselberg collection – Mosca
Questo uovo è stato ispirato da un automa dell’orologiaio inglese James Cox; in stile barocco, modellato come un orologio da tavolo, è una delle sei uova imperiali di Pasqua automatizzate create da Fabergé. Alcuni dei migliori esempi al mondo di automi artigianali sono nascosti nel guscio delle uova imperiali.
| Dal punto di vista del design, questo uovo è tra i meno interessanti (era un tema Fabergé già esplorato in diverse altre uova, di cui uno fatto per Varvara Kelch, illustrato qui a fianco).
|
Tecnicamente però si tratta di un orologio importante e prepara la strada a molti dei pezzi Fabergé più innovativi. L' uovo è stato progettato in un interessante miscuglio di stili: la parte anteriore con una combinazione di foglie d'acanto, volute, foglie di alloro e ghirlande di frutta di origine incerta; i pilastri angolari hanno applicazioni Régence-style, la copertura a griglia forata presenta elaborati arabeschi che spesso si trovano in incisioni del XVII secolo e su argento Augsburg di questo periodo.
E’ fatto di oro giallo e rosso, smalto verde opalescente, viola traslucido, bianco opalescente, diamanti, rubini e perle. Il corpo smaltato viola traslucido su un fondo guilloché, è sostenuto da tre esili pilastri in smalto traslucido ostrica. La base ospita tre grandi diamanti rosa. Il quadrante dell'orologio è in smalto traslucido stilizzato, le cifre arabe sono diamanti montati in cerchi smaltati ostrica traslucido.
Il quadrante è delimitato di perle e contornato da un arco di fogliame con diamanti e perle.
Nella parte inferiore del quadrante è appeso un grembiule traforato con diamanti, nappe e ghirlande di frutta; la base, a forma circolare, è applicata con volute e foglie d'oro.
Il meccanismo dell’uccello che canta è indipendente dal movimento dell’orologio e si attiva premendo un pulsante posto sul retro dell'orologio. La griglia forata d’oro circolare, che sovrasta la parte superiore dell'uovo, si apre: un gallo ricoperto con piume naturali, gli occhi di rubini cabochon e zampe d'oro, appare su una piattaforma anch’essa d'oro e canta, muovendo le ali e il becco. Ultimato il canto (prodotto da un soffietto), scende di nuovo nell'uovo e la griglia si chiude.
Il gallo sorge automaticamente allo scoccare delle ore, batte le ali e poi scende di nuovo nell'uovo. Per decenni si pensò che l’uccello fosse un cuculo, ma più di recente la penna di uccello è stato correttamente identificata come gallo, come era indicato in origine nella fattura Fabergé. Sul reticolo la data 1900 è incisa sotto un diamante.
L'uovo fu consegnato all’ imperatrice vedova a Palazzo Anitchkov il 22 aprile 1900. E’ menzionato in una lettera del 5 aprile 1900,dello zar Nicola II alla madre, Maria Feodorovna, che quell'anno era a Mosca in occasione della Pasqua : "Mi scusi, cara mamma, se non vi mando qualcosa per Pasqua, ma Fabergé non ha inviato qui i regali, pensando che si sarebbe tornati a Gatchina. Con tutto il cuore: Cristo è risorto! Di cuore vi abbraccio e tutta la famiglia. Tuo figlio, che vi ama dal profondo del suo cuore, Nicky. "
La fattura Fabergé fu presentata con quasi un anno di ritardo, 13 gennaio 1901: "Uovo di Pasqua di smalto color malva, con gallo e l'orologio con un diamante a losanga, 188 diamanti taglio rosa, 2 rubini. San Pietroburgo, 13 gennaio 1901 6.500 rubli. "
Il ritardo può essere dovuto al coinvolgimento di Fabergé in qualità di membro della Giuria e espositore al Salone Mondiale di Parigi 1900, che si era aperto con molto clamore il 14 aprile e chiuso 12 novembre, dopo essere stato visitato da circa cinquanta milioni di spettatori.
Fu la più grande esposizione del suo genere mai tenuta. La fiera segnò l'apogeo dell’ Art Nouveau, uno stile che era emerso a Parigi nel 1890. Fabergé, ricevette la “ Legione d'onore” e una medaglia d'oro per le sue esposizioni; il figlio Eugène fu nominato “Ufficiale “dell'Académie Française.
Dopo anni di esilio, questo uovo è ora di nuovo a Mosca , visibile nella Svyaz 'Vremyon Fund - Viktor Vekselberg collezione - Mosca.
Edited by Milea - 26/7/2021, 10:04
|