Il nuovo stadio della JUVE

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Edited by Milea - 17/10/2010, 17:20
 
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Juve, lo stadio è quasi pronto
Manca soltanto il nome



Tra circa otto mesi sarà pronto il nuovo impianto da 41 mila posti, una struttura elegante, accessibile e sicura. Lo sponsor che darà il nome alla casa bianconera sarà straniero. Garantita una visibilità senza precedenti

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TORINO- Tra circa 8 mesi la Juve traslocherà nella sua nuova avveniristica casa. A oggi, i lavori per l'impianto procedono come da tabella di marcia: grazie al lavoro di circa 300 operai, la scadenza fissata a maggio 2011 dovrebbe essere rispettata, e così pure l'inaugurazione fissata tra luglio e agosto. Il battesimo con tanto di nome invece è stato rimandato. L'intitolazione del nuovo impianto da 41 mila spettatori che sta sorgendo sulle macerie del Delle Alpi, infatti, doveva essere svelata lo scorso giugno. Per adesso si sa soltanto che lo stadio avrà un nome straniero. Dopo i "no grazie" incassati dalle principali aziende del territorio piemontese, la Sportfive, titolare dei naming rights fino al 2023, sta battendo il mercato estero alla ricerca di uno sponsor disposto a sborsare circa 40 milioni di euro (in cinque anni) per vedere il proprio logo issato sui due pennoni tricolori alti 90 metri, 30 in più di quelli del vecchio Delle Alpi.


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COSTI E RICAVI -La copertura finanziaria dell'investimento complessivo di 120 milioni è garantita da due contratti di finanziamento sottoscritti con il Credito Sportivo (per 60 milioni complessivi), dagli incassi previsti dall'accordo con Sportfive (75 milioni) e dai proventi derivanti dalla cessione a Nordiconad delle aree commerciali adiacenti (20-25 milioni). Secondo le prime stime della società, i ricavi da stadio dovrebbero raddoppiare, passando dagli attuali 20 a 40 milioni.

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TORRE E PENNONI - Proprio nei giorni in cui sul prato dell'Olimpico veniva costruita una torre tentacolare per il concerto degli U2 (chiamata "The Claw", l'artiglio), il nuovo impianto juventino si dotava di una torre analoga, altissima, posizionata al centro del cantiere-stadio. "È una struttura provvisoria - spiega l'ingegner Riccardo Abrate, Direttore Real Estate Juventus - che serve per sollevare i pennoni. Attualmente i pennoni si trovano all'esterno e in posizione orizzontale, a breve verranno agganciati alla torre dalla punta e, con una serie di funi e martinetti, portati in posizione verticale, con una certa inclinazione verso lo stadio". Decorati con un motivo tricolore, per certi versi simile a quello che fregia le casacche dei portieri o la seconda maglia della Juve, i pennoni saranno l'elemento connotativo del nuovo stadio. Il "made in Italy" spopola dunque in casa Juve, dalla campagna acquisti targata Marotta alla divisione immobiliare della società bianconera. Nei prossimi giorni i pennoni serviranno per innalzare l'intera copertura, attraverso quattro tiranti, "grazie a un movimento nella direzione opposta a quella in cui sono attualmente indirizzati", conclude l'ingegner Abrate.

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IMPATTO VISIVO - Il buco con il cantiere attorno è ormai un ricordo. Nell'area della Continassa si può già vedere molto del nuovo stadio della Juve, primo grande club d'Italia a dotarsi di un impianto di proprietà. Il secondo e terzo anello delle gradinate e delle curve sono ormai completati. E intanto sono già bene intuibili le aree commerciali che circonderanno l'impianto. L'impresa sta lavorando all'edificazione del primo livello. A fine anno, quando i tre anelli saranno completati, si andranno a rifinire le aree interne ed esterne, rispettivamente griffate Pininfarina e Giugiaro.

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COME SARA' - Tecnologico, elegante, accessibile, sicuro, perfetto per il calcio. Lo stadio della Juve manterrà viva la memoria architettonica del vecchio impianto, pur eliminando l'inutile pista di atletica, praticamente mai sfruttata nei 16 anni di vita del vecchio impianto. Il "nuovo Delle Alpi" offrirà infatti una visibilità senza precedenti: la prima fila di seggiolini delle curve e delle gradinate disterà soltanto 7,5 metri dal campo di gioco, a fronte dei 28 metri del suo predecessore. In caso di emergenza, lo stadio si potrà svuotare del pubblico in meno di 4 minuti, grazie a 16 passerelle/via di fuga, senza barriere architettoniche (le rampe hanno sostituito gli scalini). Il complesso sarà attivo sette giorni su sette, grazie anche all'area commerciale di 34 mila metri quadrati, sui quali sorgeranno una galleria di negozi, uno shopping center e un magazzino di bricolage. Sono previsti anche 30 mila metri quadrati di verde pubblico, aiuole, piazze e parcheggi per 4.000 auto.

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PALCHI E TRIBUNE - I settori più prestigiosi del nuovo tempio della fede bianconera sono in vendita da quasi un anno. E' il caso dei palchi, denominati Sky box: pochi dei 62 "salottini" da 10 persone sono ancora disponibili, il prezzo oscilla tra i 50 e i 130 mila euro a stagione. Buffon e Del Piero ne hanno prenotato uno ciascuno. La novità è che i palchi saranno utilizzabili anche durante la settimana. Come dei piccoli pied-à-terre. E ci sono anche due suites da 34 posti per emiri, sceicchi e tifosi più che vip (il prezzo è ancora top secret). Un po' più abbordabili gli abbonamenti per le Aree Juventus Premium Club, le tribune intitolate a Giovanni Agnelli, la più esclusiva (250 posti, costo 10 mila euro all'anno) - con monitor integrato nella poltrona di fronte, come in aereo -, a Omar Sivori (1.600 posti, costo 2.500 euro) e a Giampiero Boniperti (650 posti, costo 4 mila euro), quest'ultimo sicuramente onorato ma probabilmente impegnato anche in blandi scongiuri. E ci sarà pure la Tribuna 100 (500 posti, costo 6.500 euro), il settore dedicato ai cento più grandi protagonisti della storia bianconera. Ogni zona avrà il parcheggio riservato, un ristorante "a tema", ampie aree dedicate e un foyer in comune. A oggi sono già stati venduti 1100 abbonamenti Premium per la stagione 2011-12, pari al 35% del totale disponibile.

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ACCENDI UNA STELLA - L'ultima iniziativa lanciata dal club di corso Galileo Ferraris si chiama "Accendi una stella" e vuole mettere i sostenitori juventini al centro del nuovo "tempio" bianconero. La pavimentazione che darà accesso al secondo anello di tribune è stata studiata in modo da accogliere il pubblico con una divisione dello spazio in 50 diversi settori. Ognuno di questi 50 settori sarà dedicato ai 50 massimi campioni della storia juventina, all'interno di ognuno verranno posizionate delle placche metalliche, contenenti la forma di una stella, sulle quali saranno incisi i nomi dei tifosi. I costi: la stella Gold viene venduta a 250 euro, 350 gli euro per la Platinum, posizionata accanto a quella di uno dei 50 campioni votati dal Member e dai Club DOC.

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RISCHI D'IMPRESA - "Non dimentichiamoci che tra un anno sarà pronto il nuovo stadio. I grandi investimenti dovranno essere accompagnati da una grande squadra". Così parlò Giorgio Chiellini il 30 aprile scorso, quando la Juve si apprestava a chiudere la stagione più negativa della sua storia. L'eredità dell'anno scorso purtroppo si fa sentire: da 19.048 abbonati la Juve è infatti scesa a circa 13 mila fedelissimi. Il saldo negativo è da imputare anche alla tessera del tifoso, che secondo il popolo delle curve avrebbe il forte retrogusto di schedatura, alla campagna acquisti juventina, scoppiettante ma senza il grande botto, e alla proposta sempre più seducente delle televisioni a pagamento. Insomma, se la Juve quest'anno non dovesse nuovamente conquistare la zona Champions, e ridare così entusiasmo ai suoi tifosi, si rischia un'altra cattedrale nel deserto modello stadio Delle Alpi. "Il rischio c'è, perché il calcio non è una scienza esatta: a volte il pallone sbatte contro il palo... Ma la Juve ha avuto un'idea forte, vincente, rendendo più sicuro e fruibile il suo nuovo stadio. La speranza è che la squadra dia una mano al club. Il progetto di Jean-Claude Blanc è il futuro del calcio", filosofeggia Claudio Pasqualin, avvocato e procuratore di calciatori: il mondo bianconero spera che sia anche un veggente.
Fonte


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Edited by Milea - 9/9/2011, 09:33
 
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Giulio Cesare e la Juve:
lo spot del nuovo stadio.












Giulio Cesare abbandona la Roma per la Juve: ecco il video apparso oggi su YouTube. Il progetto fa parte delle iniziative legate al nuovo stadio della società. Protagonista dello spot è l'attore Pietro Sermonti, volto di "Un Medico in Famiglia" e "Boris". fonte

 
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A fine mese la copertura dello stadio:
"Nessuno come noi"



Innalzati i pennoni da 88 metri del nuovo impianto che sarà pronto tra un anno: già venduto il 75% dei posti vip


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TORINO - Nell'attesa di toccare il tetto del campionato, la Juve s'accontenta di sistemare quello di casa, il nuovo stadio: tre giorni fa è iniziato il sollevamento da terra dei due enormi pennoni di acciaio che dovranno innalzare e reggere la copertura, entro fine mese. Se sul prato la squadra di Gigi Del Neri resta tra le inseguitrici, nella corsa al futuro degli impianti il club bianconero è primo per distacco: mentre in giro per l'Italia si vaga tra intenzioni, progetti appena abbozzati, e altri accartocciati definitivamente, tra meno di un anno a Torino s'aprirà uno stadio mai abitato.

Basta fare un giro nei pressi del cantiere, alla periferia nord della città, e già s'avvista lo sviluppo verticale della struttura, con i pennoni alti 88 metri per 650 tonnellate con inclinazione attorno ai novanta gradi. È il primo passo per la sistemazione della copertura, che è poi l'operazione più complessa di tutta l'opera, dal punto di vista ingegneristico. Una volta sistemati i pennoni, e sottoposti a diversi test, comincerà a staccarsi da terra lo scheletro del tetto, ora appoggiato al centro del cantiere, dove sorgerà il campo: si tratta di una struttura rettangolare lunga 125 metri e larga 90, per circa 1.300 tonnellate di acciaio. Verrà retto dai tiranti dei piloni, oltre alle 60 travi secondarie che saranno collegate ai pilastri della struttura in cemento. Il tetto avrà poi una copertura sul grigio, fatta di un materiale piuttosto simile al pvc, ma ovviamente molto più resistente.

Con la sistemazione del tetto, verranno avviati altri lavori attorno allo stadio, visto che finora i due pennoni appoggiati al terreno di fatto impedivano alcuni interventi sulle aree nord e sud del cantiere. Contemporaneamente, infatti, attorno a quello che diventerà la struttura principale, si stanno costruendo gli edifici delle aree commerciali, che ospiteranno l'ipermercato, negozi e attività di ristorazione. Entro l'estate 2011 dovrà essere tutto ultimato, comprese le opere di urbanizzazione, come le nuove vie di accesso e deflusso dall'impianto, nonché il rinnovamento di parte della viabilità della zona. «Siamo in linea con i tempi e il budget», aveva ricordato l'ad Jean-Claude Blanc, quando un paio di settimane fa il cda bianconero si riunì negli uffici del cantiere, facendo poi un giro all'interno. Da anni, la costruzione di una nuova dimora era obiettivo strategico per la società e le sue finanze: «Questo stadio rappresenta la Juve del futuro - aveva spiegato nella stessa occasione Andrea Agnelli - un impianto all'avanguardia, al livello delle principali squadre europee, aperto sette giorni su sette. E noi in Italia siamo i primi a raggiungere questo obiettivo».

Il che dovrebbe garantire maggior comodità e qualità di visione ai tifosi, e un incremento di introiti per il club, come appunto accade ovunque, tranne che in Italia. Qualche incasso futuro, inizia a essere garantito, secondo l'ultimo rilevamento bianconero: sono stati assegnati il 40% dei «premium seats», circa 3.800 posti nel settore ovest, cui va aggiunto un 10% che la Juve terrà per gli sponsor. E la tribuna più prestigiosa, la Giovanni e Umberto Agnelli, è già stata venduta al 75%». Oggi, dal cantiere, ci sarà un collegamento con «Quelli che il calcio...»: tra un anno, lì ci giocheranno.
MASSIMILIANO NEROZZIFonte

Edited by Milea - 9/9/2011, 09:37
 
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Nuovo Stadio della Juve

Video Ufficiale






Edited by Milea - 9/9/2011, 09:24
 
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Juve, il nuovo stadio apre ad agosto



Tabella di marcia rispettata per i lavori. I seggiolini saranno bianchi e neri, all'esterno effetto pixel firmato Giugiaro



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TORINO - A metà dell'opera: il nuovo stadio della Juventus ha compiuto enormi passi avanti tra ottobre e oggi e si presenta ormai con una fisionomia molto vicina alla realtà finale. Alzati gli spettacolari pennoni, tirate su le enormi travi che sosterranno il tetto, l'impianto si conferma in linea con i migliori stadi avveniristici d'Europa. Il presidente dell'Istituto del Credito sportivo, Andrea Cardinaletti, ha effettuato un sopralluogo dicendosi molto soddisfatto del cronoprogramma dei lavori, «rispettato in pieno» e sottolineando che «il progetto, di grande livello avrà un impatto anche sociale e non solo sportivo e si pone come un'iniziativa di eccellenza anche in Europa».

Jean Claude Blanc, responsabile di progetto e realizzazione del nuovo stadio, conferma il trend in costante crescita sulla vendita di palchi e «stelle» dedicate ai campioni e fa il punto sulla situazione: «I Premium seats sono circa 3.600 e dopo 13 mesi ne è già stato venduto il 65%, con punte dell'80% per la "Tribuna 100" e la "Giovanni e Umberto Agnelli". Procede molto bene anche la vendita dei palchi: in tutto sono 63 e ne rimangono a disposizione solo 12. Riguardo agli abbonamenti negli altri settori, la campagna partirà a maggio 2011. I prezzi? Siamo consci della situazione economica del paese e quindi subiranno un incremento molto contenuto, perchè vogliamo uno stadio sempre pieno».

Il giorno dell'inaugurazione potrebbe essere il 21 agosto, giornata iniziale del prossimo campionato (la Juventus dovrebbe giocare in casa), oppure la settimana successiva, chiedendo di posticipare l'esordio in casa, per permettere di preparare meglio la settimana dei festeggiamenti, che altrimenti cadrebbe in quella di Ferragosto. Niente da fare invece ancora per il nome: «Se ne occupa SportFive (l'azienda incaricata dalla Juventus a trovare lo sponsor, ndr) e sta lavorando per questo».

Qualche novità invece per il colore esterno: sarà caratterizzato da tre tipi diversi di grigio con effetto "pixel" (firmato Giugiaro) , fermo restando il messaggio della "italianità", che sarà caratterizzato da una cintura tricolore attorno all'intero l'impianto. A "salutare" i tifosi all'ingresso delle gradinate, due gigantografie di altrettanti miti del passato, Gaetano Scirea e Michel Platini. I seggiolini, saranno uno bianco e l'altro nero (firmati Pininfarina), in alternanza, con richiamo allo stile estetico anglosassone in cui lo stadio ha i colori della squadra che rappresenta.
Fonte[/size]




Edited by Milea - 9/9/2011, 09:23
 
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La Juve cambia:
la maglia in 3D e il nuovo stadio


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Anche senza Europa, la Juventus si butta ugualmente con entusiasmo sulla nuova stagione perchè, come ha detto il presidente Andrea Agnelli, «ci sarà un felicissimo ritorno nel vecchio stadio di tanti trionfi, ricostruito appositamente per il calcio e quindi c’è voglia di ripetere i risultati del passato»..


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Juve, scelto il Notts County
inaugurerà il nuovo stadio


L'8 settembre i bianconeri apriranno il nuovo impianto di proprietà ospitando il club britannico, il secondo più antico del mondo, dal quale hanno ereditato il colore bianconero delle maglie

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Notts come Nottingham, bianconero come Juventus. La curiosità arriva oggi dal nome della squadra che inaugurerà, con i padroni di casa, il nuovo stadio di Torino, di proprietà del club bianconero, il prossimo 8 settembre. Il nome completo è Notts County, club inglese che con i suoi 149 anni è il secondo più antico del mondo, dopo lo Sheffield.

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L'ANEDDOTO - E infatti nel 1903, quando la Juventus era nata da pochi anni (1897), la squadra di Nottingham ricevette una singolare richiesta attraverso un mercante britannico, contattato da un socio bianconero, John Savage: spedire a Torino un lotto di maglie di calcio. L'esigenza nasceva dal fatto che in Italia quello del pallone era ancora un mondo pionieristico, con i giocatori che scendevano in campo in cravattino. E quindi perchè non rivolgersi a chi questo sport lo aveva inventato da tempo ed era già entrato nella sfera professionale anche per quanto riguardava le divise di gioco? Il mercante scelse il club più vicino, appunto il Notts, che vestiva i colori bianconeri: la scelta cromatica della futura Juventus (che fino a quel momento giocava in rosa) fu legata all'opportunità offertale. In una parola, seguire anche nello sport la moda più innovativa del tempo. La storia del Notts non è piena di gloria: è la seconda squadra di Nottingham, città che, al contrario, con il Forrest si è fregiata addirittura di due Coppe Campioni. I cugini del Notts, che furono anche tra i fondatori della League, dopo lunga militanza in prima serie, culminata con una vittoria in FA Cup, hanno conosciuto anni difficili, retrocedendo addirittura in terza divisione, nella quale giocano oggi. Ma è arrivato il provvidenziale sceicco anche da quelle parti e ha promesso di riportare il club all'onore di un tempo.

IL NOME DEL NUOVO STADIO -Ad oggi sia per la crisi economica sia per i risultati non brillanti negli ultimi 3 anni della Juventus non si è ancora trovato un nome allo stadio.
C'è una trattativa con un colosso straniero ma non è detto che sia chiusa per la data dell'inaugurazione, così prende corpo l'ipotesi di dare un nome temporaneo all'impianto e tra questi in pole ci sarebbe Juventus Stadium.


Fonte






Edited by Milea - 20/8/2011, 14:12
 
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Lo Shopping Center
del Nuovo Stadio della Juventus si chiamerà

"Area 12"



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Il centro commerciale che è stato costruito accanto al Nuovo Stadio della Juventus si chiamerà Area 12, a richiamare l’idea del dodicesimo uomo in campo. La scelta del nome associa, infatti, sia il concetto di area, intesa come area di rigore, ma anche come spazio attrezzato e luogo di incontro, sia quello del pubblico tifoso, che, con il suo calore e la sua presenza, sostiene e motiva la squadra.
Area 12 è un innovativo centro commerciale integrato all’unico stadio di proprietà di una società calcistica in Italia. Realizzato dalla società San Sisto, unico proprietario, nata dall’accordo tra Nordiconad di Modena, la cooperativa per il Nord Italia del Gruppo Conad, Cmb di Carpi (Mo) e Unieco di Reggio Emilia, due tra le più importanti realtà italiane nel settore delle costruzioni e tra i più attivi developer di centri commerciali, Area 12 sarà il primo centro commerciale italiano di queste dimensioni a coniugare shopping e grandi eventi sportivi.

Lo shopping center sarà inaugurato a ottobre ed è legato alla partnership tra Juventus e Nordiconad. Partnership non solo di tipo commerciale, ma anche una vera e propria sponsorizzazione, grazie alla quale l’azienda modenese è diventata “Official Supplier” della società bianconera. In virtù di questo accordo, Nordiconad ha acquisito la facoltà di disporre, per la promozione del proprio brand, di spazi pubblicitari bordocampo, diritti di hospitality, attività in campo, nonché dell’utilizzo dell’immagine di Juventus per la realizzazione di alcune iniziative, tra le quali anche un filmato commerciale finalizzato al lancio del centro commerciale presso il Nuovo Stadio della Juventus.

Area 12, i cui lavori di costruzione sono in avanzata fase di completamento, prevede una superficie di 34 mila metri quadrati all’interno dei quali ci saranno un ipermercato E.Leclerc Conad e svariati negozi, ristoranti e boutique, indipendenti dallo stadio ma integrati a livello di forme e materiali usati. Lo shopping center e il Nuovo Stadio della Juventus insieme costituiranno un “superluogo”, integrato nel tessuto cittadino, che diventerà un punto di incontro per migliaia di persone. Sarà aperto sette giorni su sette, per permettere alla cittadinanza di vivere l’area anche quando non si disputano partite.

La scelta di accostare la nuova casa bianconera alle porte di Torino con un’area commerciale nasce dalla volontà di offrire ai tifosi, agli spettatori e ai residenti un polo di aggregazione, incontro, divertimento, shopping e sport, valorizzando la zona circostante e promuovendo i valori che accomunano Juventus e Nordiconad: lo sport inteso come momento di aggregazione e lo stadio quale luogo di divertimento sano e non violento, da vivere tutti i giorni, soprattutto da parte delle famiglie, in tutta sicurezza e tranquillità.

Mauro Lusetti, amministratore delegato di Nordiconad, spiega le ragioni che hanno spinto l’azienda a stipulare la partnership: «il rapporto con la società bianconera è nato dalla condivisione di una stessa concezione della vita e dello sport, che pone al centro la famiglia e la possibilità di vivere serenamente il momento della partita e quello dello shopping. Inoltre, Nordiconad e Juventus sono avvicinate da un altro importante elemento comune: entrambe le società rappresentano un’eccellenza a livello nazionale, noi nella grande distribuzione e Juventus nel calcio».

E continua: «Questa partnership con Juventus ci ha già permesso di offrire a 40 nostri clienti la possibilità di visitare in anteprima il Nuovo Stadio e il centro commerciale lo scorso 29 luglio».
Così commenta Aldo Mazzia, Amministratore Delegato e CFO Juventus Football Club: «Juventus è orgogliosa di tenere a battesimo il primo progetto commerciale perfettamente integrato con il proprio stadio, unico in Italia di proprietà di una società calcistica. Area 12, è un esempio di sviluppo sia sotto il profilo urbanistico sia di partnership tra marchi d’eccellenza».Fonte


Ultimi ritocchi allo stadio della Juventus



Ancora non è stato reso noto il nome, ma le ultime indiscrezioni dicono che potrebbe essere Juventus Stadium o Juventus Dome.

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Fonte





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A Torino lo stadio che cambia il calcio

è un concentrato di tecnologia


L'impianto Internet è stato realizzato dalla startup italiana Wi-Next.
Intervista all'ad del gruppo Nicola De Carne


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Non si conoscono ancora tutti i dettagli del nuovo stadio della Juventus che sarà ufficialmente rivelato l’8 settembre. Quello che è certo è che sarà dotato di strutture e sistemi all’avanguardia, nel campo dell’innovazione e del rispetto ambientale. Tra le aziende che hanno partecipato alla costruzione del complesso, c’è anche Wi-Next, start-up italiana nata dal Gruppo di Ricerca del Politecnico di Torino. Viene fondata nel 2007 e rimane incubata all'I3P dell’istituto torinese per 3 anni.

Agli inizi del 2010 arriva l’acquisizione da parte del Gruppo Carpaneto Sati, fra i leader nel mercato elettrico, che ha interesse nell’investire in tecnologie Wi-Fi innovative. Da allora la Wi-Next comincia a macinare idee e prototipi che la porteranno, storia recente, a lanciare una nuova tecnologia per la realizzazione di reti Wi-Fi a sensori. Ma la svolta vera e propria arriva con la vittoria nella gara per la copertura Wi-Fi dello stadio della Juventus che aprirà le danze con la partita amichevole contro i Notts County Fc, team che ha (involontariamente) ispirato l’adozione delle casacche a strisce bianconere. “Uno dei nostri obiettivi – spiega Nicola De Carne amministratore delegato di Wi-Next – è quello di svecchiare il concetto di connessione senza fili legata agli hot spot e a visioni statiche dell’apparato”.

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E’ per questo che è stata creata la Wi-Fi Mesh System che rappresenta una vera e propria svolta nel futuro del Wi-Fi. Con essa si può garantire un impiego semplice ed immediato, sia in ambienti pubblici e privati, dove il Wi-Fi ha il fine di ottimizzare i processi all’interno di un contesto. “Il passo successivo – prosegue l’AD - è stato creare una tecnologia nuova e assolutamente innovativa, in grado di creare reti di sensori tramite i quali far interagire la rete Wi-Fi con l’ambiente circostante per monitorare, ad esempio, il passaggio delle persone, l’autenticazione, parametri ambientali e agire con l’accensione automatica della luce o del condizionatore”. Il primo risultato di questa tecnologia è il router NAAW Sense, prodotto in Italia.

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“Riteniamo che ormai non si debba più interpretare il Wi-Fi come una tecnologia per collegarsi a basso costo ma come uno strumento che consenta di realizzare reti locali a banda ultralarga in grado di fornire servizi innovativi ancora prima che la semplice connettività”. Un’ultima battuta sul lavoro svolto sulle ceneri del Delle Alpi: “sull’intero progetto c’è ancora il massimo riserbo – sottolinea De Carne - ma penso di poter dire che l’impianto Wi-Fi giocherà un ruolo importante per la fornitura di servizi a valore aggiunto, ad esempio per i giornalisti”. Tra pochi giorni ne sapremo di più.
ANTONINO CAFFO

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Tutto è pronto per lo 'Juventus Stadium'


Prove generali per l'inaugurazione del nuovo impianto, prevista per la serata di giovedì. Una parata di stelle, i trofei, un conto alla rovescia di ventinove secondi (come gli scudetti secondo la dirigenza bianconera), ed anche autoironia con 420 performer dotati di... gobba. Previsto un grande spettacolo.

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TORINO - Giù il sipario. E' tutto pronto per l'inaugurazione dello "stadio che cambia il calcio", il nuovo tempio dei tifosi della Juventus. Sullo zerbino la scritta "welcome home", benvenuti a casa. L'insegna è in fase di montaggio: Juventus Stadium. "Siamo pronti a riconfigurare l'impianto con il nome dello sponsor", spiega il direttore commerciale Francesco Calvo. Il marchio dell'azienda titolare del "naming right" farà bella mostra tra i pennoni tricolori.
L'impatto visivo è quello di un catino, con gli spalti a strapiombo sul campo. La prima fila è a soli 7,5 metri dal rettangolo verde, le panchine sono inglobate nel primo anello di spalti. Questa sera è prevista la prova generale dell'evento inaugurale di giovedì (dalle 19.45). "Sarà uno show emozionante, un evento epocale per battezzare uno stadio che rivoluzionerà lo spettacolo-calcio in Italia", promette il numero uno di K-Events Marco Balich, uno dei maggiori ideatori e produttori di eventi al mondo.

Alla serata, condotta dagli juventini doc Cristina Chiabotto e Linus, sono attese le massime cariche sportive e istituzionali italiane: Roberto Maroni, Gianni Petrucci, Giancarlo Abete, il gotha del calcio nazionale, molte vecchie glorie bianconere, manager, vip. Dopo lo show futuristico, alle 21.30, la celebrazione del glorioso passato bianconero, con l'amichevole contro il Notts County (terza serie inglese), il secondo club più antico del mondo (dopo lo Sheffield) dal quale la Signora ha ereditato il colore bianconero delle maglie. Sarà la prova generale, per squadra e stadio, prima del debutto ufficiale di domenica (ore 12.30) in campionato contro il Parma.

BALICH: "TRASMETTIAMO PASSIONE" - "Sappiamo emozionare, trasmettiamo passione", garantisce il deus ex machina dell'evento inaugurale Marco Balich. Rivedere, per credere, l'inno di Mameli cantato dalla bambina in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi di Torino 2006 oppure lo spettacolo galleggiante, sulle acque del Po, per il lancio della nuova Fiat 500 nel 2007. Lo spettacolare battesimo dello Juventus Stadium durerà circa un'ora, celebrerà il passato e il presente del club e getterà uno sguardo sul futuro.
Tre punti cardine: tradizione, innovazione e stile. Due protagonisti in scena: la Juventus e i suoi tifosi. "E' stato lo stesso presidente Agnelli - conclude Balich - a dirci come il pubblico qui debba sentirsi a casa propria: i sostenitori bianconeri rimarranno a bocca aperta".

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GOBBI, PARATA DI STELLE E MAXI-TROFEI - Tutto comincerà con un conto alla rovescia, gli ultimi 29 secondi verranno scanditi dall'immagine dei 29 scudetti (già, 29) conquistati dalla Juventus. Due momenti clou: la proiezione di un filmato che "susciterà la reazione del pubblico" e la "spettacolare coreografia conclusiva, utilizzata soltanto ai Giochi di Pechino 2008 e nell'intervallo del Super Bowl", fatta da centinaia di volontari che, vestiti di led, andranno a comporre la bandiera italiana.
A dirigere le danze, il coreografo inglese di fama internazionale Bryn Walters. Lo show prevede grandi coreografie di massa (una, autoironica, con 420 performer dotati di... gobba!), la passerella delle stelle bianconere (tanti ex e due bandiere: Boniperti e Del Piero), la sfilata dei trofei (di dimensioni extra-large, trainati in campo da tifosi selezionati on-line), un momento protocollare, con il rituale taglio del nastro tricolore (l'onore delle forbici al presidente Agnelli e al sindaco di Torino Fassino, noto tifoso juventino) e un passaggio toccante, in memoria delle vittime dell'Heysel (i parenti sono stati invitati alla cerimonia inaugurale).

IN TELEVISIONE - "Abbiamo investito oltre 2 milioni per quello che sarà un grande show - annuncia Francesco Calvo, direttore commerciale della Juventus -. La produzione televisiva sarà superiore a quella di una finale di Champions League". La copertura televisiva sarà davvero massiccia: diretta su Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Sky Go e Juventus Channel (dalle 19), anche in alta definizione, e a partire dalle 21 su Cielo (canale 126 della piattaforma di Sky e 26 del Digitale Terrestre Free). Cerimonia inaugurale in streaming su Juventus. com e Youtube. com/Juventus, a partire dalle 22.

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UN CATINO... DI RICAVI - "Il nuovo impianto garantirà il triplo dei ricavi di quello vecchio e porterà la Juventus ai massimi standard economici e qualitativi d'Europa". Lo afferma Francesco Calvo, nuovo direttore commerciale del club bianconero: "Con questo impianto cercheremo di correggere un'anomalia tutta italiana. I ricavi da stadio infatti, nel nostro paese, rappresentano circa il 13% degli introiti delle società, contro il 27% di Inghilterra o Germania.
Per quanto riguarda la Juventus, lo scorso anno abbiamo incassato dallo stadio 11,5 milioni. Per la stagione alle porte, pur mantenendo i prezzi dei biglietti sostanzialmente invariati, prevediamo di arrivare a 32%, grazie all'aumentata capienza, ai naming rights e ai servizi aggiuntivi, come lo Juventus Premium Club".

SICUREZZA, ACCOGLIENZA, VISITE GUIDATE E MUSEO - Addio curve, il catino dello Juventus Stadium ha forma rettangolare: "Chi siederà in Tribuna Nord, sarà alla stessa distanza dal campo, appena 7,5 metri, rispetto a chi occuperà i posti in Tribuna Ovest", conferma il direttore dello stadio Francesco Gianello. Tra i fiori all'occhiello della nuova casa bianconera c'è la sicurezza: "E' stato sviluppato un progetto innovativo per i sistemi di controllo e di broadcasting - prosegue Gianello -, rispettando gli standard più moderni e le richieste dei regolamenti nazionali e internazionali.

Un altro motivo di vanto è l'accoglienza: punti ristoro, aree hospitality pronte a fornire 4mila pasti nei giorni delle partite". A ottobre cominceranno le visite guidate e aprirà il centro commerciale adiacente alla struttura, Area 12. In primavera, poi, verrà inaugurato il Museo della Juve, mentre a maggio l'impianto ospiterà lo Stadium Business Summit, la riunione annuale degli esperti di gestione degli stadi. Lo Juventus Stadium fa già scuola.

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IL NUOVO STADIO IN CIFRE - Investimenti per 105 milioni di euro per 41.000 posti a sedere: sono le cifre principali del nuovo stadio.
Ecco tutte le altre:
- 7,5 i metri che separano la prima fila dal campo di gioco;
- 49 i metri tra l'ultima fila di tribuna e il campo;
- 3.600 Premium Seats, di cui 4 Suites e 62 Sky Boxes;
- 86 l'altezza in metri dei due pennoni tricolore in acciaio;
- 275 posti in tribuna stampa;
- 3 spogliatoi;
- 21 bar;
- 8 aree ristorazione;
- 2 pitch view studio;
- 4.000 posti auto;
- 355.000 metri quadrati di area urbana interessata dal progetto;
- 90.000 metri quadrati la superficie dello stadio
- 34.000 metri quadrati l'ampiezza dell'area commerciale adiacente;
- 30.000 metri quadrati di aree verdi intorno all'impianto;
- 2009 l'anno d'inizio (luglio) dei lavori di costruzione, preceduti (dal novembre 2008) dalle demolizioni della vecchia struttura del Delle Alpi.
TIMOTHY ORMEZZANOFonte


juventusstadium








Edited by Milea - 6/9/2011, 22:54
 
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Del Piero, 4 stadi in 18 anni
"Ma questo è rivoluzionario"


Alla vigilia dell'inaugurazione del nuovo impianto parla il capitano della Juventus: "Il mio è probabilmente il record più imbattibile di tutti, simpatico e meraviglioso. Le prime file a 7 metri dal campo, una rivoluzione culturale per il nostro calcio. Come immagino il mio ultimo anno? Vincente"


juventusstadium



"Comunale, vecchio Delle Alpi, Olimpico e il nuovo stadio: quattro stadi in 18 anni. E' probabilmente il record più imbattibile di tutti, quindi simpatico, ma meraviglioso allo stesso tempo, perché ho potuto assaporare in quattro stadi, lo farò nel quarto tra poco, emozioni che nel tempo sono cambiate, ma hanno sempre dei punti di riferimento molto fermi". A parlare a Sky è il testimone per eccellenza: il capitano della Juventus Alessandro Del Piero, in vista dell'inaugurazione del nuovo stadio della società bianconera, in programma domani sera.

STADI E LEGGENDE - "Soprattutto, ho potuto calcare dei campi che hanno visto giocare tantissimi grandi giocatori quindi, trarre energia da quello, è bellissimo", racconta il fucoriclasse. "Quando tre anni fa John Elkann mi ha dato il pallone, che a sua volta gli era stato regalato dall'Avvocato, pensavo che l'avrei riconsegnato nel nuovo stadio, da giocatore? Ci speravo, in quel momento lo conservavo con orgoglio, ma sapevo che era un passamano". Spiega Del Piero: "Che effetto mi fa rispetto al vecchio Delle Alpi, che è lo stadio dove ho vinto e segnato di più? Si tratta di un piacevole trait d'union, tra quello che è stato il Delle Alpi, uno stadio comunque vincente, molto vincente, per me e per la Juventus, e questo, che ci auguriamo abbia gli stessi successi, se non di più".

ANNO VINCENTE - L'impatto con la nuova struttura è emozionante. I primi posti sono infatti a 7 metri dal campo. "E' una rivoluzione culturale, sicuramente, è una rivoluzione del mondo calcistico, è un passo delicato, importante, coraggioso. Partirei da queste tre cose, per far sì che diventi una normale attualità per il calcio e gli stadi italiani. Ho preparato una maglietta per celebrare l'evento dei quattro stadi - rivela Del Piero - sarà una maglietta simpatica che regalerò ad amici, parenti, a chi in questi anni mi ha accompagnato in questi quattro stadi. Come immagino il mio ultimo anno alla Juventus? Vincente, non vedo alternative".

IN TV- Collegamento su Sky a partire dalle 19 con un ampio prepartita, poi cerimonia inaugurale dalle 20 e alle 21.30 il fischio d'inizio di Juve-Notts County. La cerimonia di inaugurazione sarà trasmessa integralmente su Cielo (canale 126 di Sky; canale 26 Digitale Terrestre Free) a partire dalle 21.

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Edited by Milea - 9/9/2011, 00:04
 
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Juve
benvenuta a casa:
è festa per il nuovo stadio



Il club bianconero ha inaugurato il nuovo impianto di proprietà:
tutto esaurito, tifosi entusiasti, coreografie e parata di trofei, campioni e volti noti.
Una nuova era per la Vecchia Signora. Del Piero: "E' lo stadio che ci meritiamo".

juventus_stadio_festa_02_ansa


Eccolo, finalmente, il primo giorno della nuova era:
con una cerimonia in grande stile è stato inaugurato il nuovo stadio.

juventus_nuovo_stadio_andrea_agnelli


In campo, per la cerimonia di inaugurazione,
centinaia di figuranti vestiti di bianconero.

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L'impianto può contenere 41 mila spettatori ed è costato 105 milioni di euro.

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L'ammontare è stato coperto da Sportfive,
l'agenzia cui la società ha ceduto per 75 milioni i naming rights,
dal mutuo sottoscritto con il Credito Sportivo
e dalla vendita a Conad delle aree commerciali esterne.

juventus_stadio_festa_04_ansa


Andrea Agnelli ha salutato il pubblico con visibile emozione:
"Benvenuti a casa", ha detto.

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Per Alex Del Piero, "questo è lo stadio che ci meritiamo"

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Nello "Juventus stadium" le panchine inserite nelle tribune, come a Old Trafford.

nuovo_stadio_juventus_ansa


La prima fila di tifosi a 7,5 metri di distanza dal campo di gioco

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Le aziende hanno a disposizione sky-box e zone esclusive,
ma c'e' anche un baby parking

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All'esterno dell'impianto,
i giochi di luce proiettano le immagini dei loghi della squadra e dei giocatori

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Per la stagione 2011-12,
la Juventus stima un incremento del peso dei 'ricavi da stadio'
sul totale dall'attuale 7% al 19,6% (circa una ventina di milioni),
e di una crescita complessiva del 13% del fatturato.

nuovo_stadio_juve
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Agnelli:

"Un progetto pionieristico che cambierà il calcio"



nuovostadioagnelli1




nuovostadioagnelli

"Signori e signore, benvenuti a casa! Siamo decine di milioni di tifosi nel mondo, siamo milioni in Italia e centinaia di migliaia in questa città. Sappiamo gioire, sappiamo soffrire, sappiamo stringere i denti, sappiamo vincere. Noi siamo la gente della Juve. Siamo gente che si riconosce quando ci si guarda negli occhi, occhi che sanno accettare i risultati conseguiti sul campo, su un campo verde come questo, solcato da linee verde che definiscono il nostro destino. Linee che non mentono perché il campo dice sempre la verità. Un prato come questo ci ha consacrato 29 volte Campioni d'Italia, 2 volte Campioni d'Europa e Campioni del Mondo. Oggi scriviamo un nuovo capitolo di questa leggenda, una leggenda che supera amarezza e gioie, una leggenda che supera i presidenti e i giocatori, una leggenda che ha scaldato i cuori di intere generazioni. Una leggenda che oggi entra nella sua casa: la Juventus. Quando entreremo qui a casa nostra sapremo guardarci negli occhi e i nostri sguardi incroceranno gli sguardi dei nostri ragazzi, ragazzi che vogliono vincere perché vincere è sempre stata la nostra abitudine ed è una bellissima abitudine! Adesso provate per un momento i vostri occhi, riapriteli e guardate i vostri vicini. Non dimenticate mai le facce dei vostri vicini, sono le facce della Juve che si incontrano dopo 114 anni quando il popolo bianconero ha finalmente conquistato la sua nuova casa. Abbiamo la nostra casa! Abbiamo la nostra magnifica casa! Abbiamo degli straordinari tifosi! E saremo sempre uniti, oggi e domani, pronti a gridare assieme: "Fino alla fine..." Forza Juventus!"

stadiumjuve


Agnelli, ai microfoni di Sky che ha trasmesso l'inaugurazione - definisce lo stadio un progetto "pionieristico, che cambierà il modo di intendere il calcio, e non solo per la Juve ma per tutto il calcio italiano". E aggiunge "Mi piace ricordare che l'idea nacque a metà degli anni '90, ma il progetto è partito nel 2008, in un momento non facile per la società ma anche per il contesto macroeconomico". Agnelli ha evitato di tornare sull'argomento degli scudetti revocati: "Ventinove o ventisette? Siamo sul campo, e abbiamo sempre detto che è il campo che dà certe emozioni. Però questo è un argomento delicato - ha concluso - non è l'occasione per parlarne. La nostra storia è fatta di momenti belli e di momenti meno belli, e noi ce la teniamo tutta".

agnelli
agnelli1



Il ricordo di Gianni e Umberto Agnelli ammanta d’emozione lo stadio Juventus le immagini in bianco e nero per una memoria vivissima e per le lacrime d’emozione della famiglia Agnelli in tribuna per ricordare i due storici e mitici presidenti e patron della Juve. Poi è il momento del fuoco: la memoria diventa ferita, l’Heysel non si dimentica. E in campo scendono 39 bambini, 39 angeli: uccisi dalla furia e dalla follia uligana a Bruxelles nel fatiscente stadio scelto dall’Uefa per la finale di Coppa dei Campioni dell’85. 39 bambini per non dimenticare i 39 angeli deceduti in quella tremenda sera di maggio. IN MEMORY, scrivono sul fuoco e partono le note di Bob Dylan: Knockin’ on heaven’s door.

Del Piero e Boniperti - Suggestivo accostamento, a centrocampo, fra la Juventus del presente, Alessandro Del Piero, e quella del passato, Giampiero Boniperti, classe 1928. Pieno di significato i loro brevi messaggi mandati dal tappeto verde del nuovo stadio. "Qui ho vinto il mondo - ha esordito Del Piero - e garantisco che la voglia di vincere è rimasta la stessa". "Sono qui dopo 67 anni a farvi gli auguri per altre grandi vittorie. Sono arrivato alla Juventus il 4 giugno 1946 - racconta Boniperti - e ricordo ancora adesso quel momento preciso. Ancora oggi penso che vincere non sia importante, ma sia l'unica cosa che conta".

bonipertidelpiero



Capello: " Che i politici capiscano di cosa abbiamo bisogno" - "Speriamo che da questa serata, da questo stadio, l'Italia, i politici capiscano di cosa abbiamo bisogno". Lo ha detto Fabio Capello, ai microfoni di Sky, parlando del nuovo stadio di proprietà della Juve. Poi gli scudetti contesi degli anni di Calciopoli: "Abbiamo fatto tutto quel che potevamo sul campo, e per quanto ci riguarda quei due scudetti li vincemmo sul campo". L'ex allenatore bianconero, ora ct della nazionale inglese, ha anche parlato della lunga risalita dalla B della Juve: "Questa maglia dà una pressione enorme, sono stati presi tanti buoni giocatori ma non top: il vino si fa con l'uva buona". Poi una carrellata storica: "Anche la mia Juve era molto forte, ma credo che quella di Platini e Scirea, allenata da Trapattoni, fosse davvero difficile da battere. Ma anche quella di Zidane era una bella Juve".

Fassino: "Si sentirà il dodicesimo giocatore, lo spettatore" - Un'opera che fa onore allo sport e a Torino". Così il sindaco di Torino, Piero Fassino, appena giunto con la moglie Anna Serafini all'inaugurazione del nuovo stadio della Juventus. "E' un bellissimo stadio, un'opera di architettura sportiva innovativa e moderna che consente allo spettatore di essere partecipe sul campo, creando una tensione emotiva molto forte. Il dodicesimo giocatore, cioè lo spettatore - ha concluso Fassino – peserà e si sentirà".




Edited by Milea - 9/9/2011, 19:06
 
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Juve, col Notts County è 1-1
Segna Luca Toni e poi pareggia Hughes



stadiojuve



Finisce in parità, 1-1, la gara che ha inaugurato il nuovo stadio della Juventus. Contro il Notts County è pareggio grazie al gol di Luca Toni per i bianconeri (che ha ribadito in rete dopo il rigore sbagliato da Quagliarella) e di Hughes per gli ospiti a tre minuti dalla fine. Quella giocata nella scintillante casa bianconera è stata più che altro una sgambata in vista della prima gara di campionato nella quale la Juve affronterà il Parma.

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Una sgambata di allenamento. Nulla più. È stata più che altro una prova generale in vista della gara di domenica contro il Parma la passerella che stasera ha visto in campo i giocatori della Juventus. Una gara iniziata tardi, dopo le 22, che è servita per dare spazio a tutti, anche ai più giovani, contro una formazione come il Notts County che, con tutto il rispetto del caso, nel nostro campionato faticherebbe forse a strappare un pari anche contro l'ultima della classe.

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Che la partita fosse più che altro un allenamento lo si è capito alla consegna delle distinte: Conte ha portato per l'occasione ben 40 giocatori, ovvero tutta la prima squadra e tutta la Primavera. Ma è stata l'occasione per oliare quei meccanismi tattici che in certe occasioni durante le sfide estive di precampionato avevano cigolato anche troppo.
Il 4-2-4 di Conte non è nulla più che un 4-4-2 con due esterni che spingono un po' di più, come ha più volte affermato lo stesso allenatore, e ieri sera proprio alcuni interessanti affondi sulle corsie esterne si sono visti soprattutto da sinistra dove nel primo tempo agiva l'ultimo arrivato, Elia. Poca roba comunque, vista la caratura della rivale. Il resto è cronaca con la Juve pericolosa nel primo tempo in almeno tre occasioni: prima con una conclusione a lato di Elia e poi con quelle alte sopra la traversa di Del Piero e Pepe.
Nella ripresa girandola di cambi con un occhio anche ad un altro neo acquisto, il paraguayano Estigarribbia, molto dinamico nonostante il jetlag per il rientro dall'Honduras dove aveva giocato con la sua nazionale.

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E finalmente all'8' il gol della Juventus: rigore di Quagliarella respinto dal portiere Burch e tocco ravvicinato di Toni per il momentaneo 1-0.

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toniz

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Un gol che però non è bastato perché a tre minuti dalla fine ci ha pensato Hughes a sfruttare una mischia in area juventina e a chiudere la sfida in parità.
Fonte

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